Particolarmente interessante ed attuale la sessione sulla tema della liberalizzazione della professione forense
Si è concluso al Complesso Monumentale di S. Spirito in Sassia a Roma, il VII Congresso giuridico forense per l’aggiornamento professionale organizzato dal Consiglio Nazionale Forense. 2500 avvocati iscritti provenienti da tutta Italia hanno seguito le 42 sessioni tematiche dedicate ai temi giuridici di massima attualità: dai diritti della persona alla tutela del credito, dalla responsabilità penale del datore di lavoro alle indagini difensive. Particolarmente interessante ed attuale la sessione sulla tema della liberalizzazione della professione forense in cui è stato posto l’accento sul fatto che l’avvocatura è una professione sui generis assimilabile forse e per certi aspetti a quella medica, che tutela, come quella, valori costituzionalmente garantiti: il diritto a vedere tutelati i propri diritti. Obiettivo, si è detto, che può raggiungersi non certo con una azione aggregatrice pura e semplice: non è accorpando l’Avvocatura a tutte le altre professioni che il cittadino può trarre effettivo beneficio; semmai quel vantaggio, si è sostenuto, può derivare da una migliore regolamentazione di riforma della professione forense, indirizzata alla certezza del diritto, alla celerità del processo, alla accessibilità al diritto di difesa a tutti garantito, alla preventiva e migliore formazione possibile dell’Avvocatura. Immancabili, all’appuntamento annuale con l’aggiornamento professionale a Roma, tra gli altri, gli Avv. Nunzio Cammaroto, avv. Sergio Rizzo e avv. Silvana Paratore del Foro di Messina.