Bimbi nati da uteri in affitto, fermi come pacchi in attesa di essere "ritirati"

Bimbi nati da uteri in affitto, fermi come pacchi in attesa di essere “ritirati”

Chiara Cenini

Bimbi nati da uteri in affitto, fermi come pacchi in attesa di essere “ritirati”

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lunedì 14 Giugno 2021 - 07:21

La pandemia ha bloccato tantissimi neonati soprattutto nei Paesi dell'est ed in molti casi le preoccupazioni sono per le condizioni di vita dei piccoli

Questa come tante altre una delle conseguenze piu’ terrificanti da accettare dovuta ad un post coronavirus che non ha guardato in faccia né grandi né bambini. Una realtà che sembra lontana anni luce da noi…. e invece no. “UN DRAMMA CHE RUOTA ATTORNO A MILIONI DI EURO” , che porta le sfumature della disperazione da entrambe le parti madre in affitto e mamma surrogata.

Sono centinaia i neonati e i genitori “SURROGATI” anche in Italia che aspettano di poter abbracciare un figlio così tanto desiderato  da aver deciso di farlo crescere dentro la pancia di un’altra donna.È questo uno dei bussines più discussi e a volte crudeli che ha fatto parlare di sé. In Ucraina sono ammesse alcune pratiche riproduttive vietate nei paesi dell’Ue. Su tutte, la maternità surrogata.

Le mamme dell’est, quelle ragazzine ucraine, come Katia che troppe volte sono state costrette dalla fame e da ciò che le associazioni promuovono e offrono loro, a prestare il proprio corpo, o meglio il proprio utero per farci crescere dentro la creatura che apparterra’ ad altri.Da troppo tempo però purtroppo le restrizioni causa covid 19 hanno bloccato come pacchi in deposito in attesa di poter essere liberi per la spedizione centinaia di neonati, e mentre le associazioni più conosciute e famose garantiscono che i bimbi sono ben custoditi da pediatri e assistenti e fanno vedere tramite videochiamata i piccoli ai loro genitori….. Altre associazioni più economiche e “ARRANGIATE” hanno già dovuto chiedere aiuto ad enti umanitari per il sostegno dei neonati…. Che ad oggi risultano soli, in quanto, come spiegano i legali, il rapporto con la madre naturale si conclude il minuto dopo la nascita del bambino, la madre viene liquidata, pagata e scompare.

Ad oggi speriamo che con il diradarsi dell’epidemia la situazione sia sbloccata, ma resta il fatto che una “batteria umana di neonati” già prima di essere venuti al mondo separazioni innaturali che nessun essere vivente dovrebbe passare, speriamo che oggi i pargoli abbiano raggiunto quell’amore, quel calore affettivo  e quella protezione tanto lontano anche dalla vita  spezzata delle proprie madri ucraine naturali……. Donne, forse nate nel posto sbagliato ed in un momento sbagliato in un rincorrersi di vite che vengono al mondo in contesti disperati  ed al  limite della sopravvivenza, in una nazioni dove il sole non splende quasi  mai.

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