Bimbo muore a un giorno di vita, 6 medici indagati a Messina

Bimbo muore a un giorno di vita, 6 medici indagati a Messina

Alessandra Serio

Bimbo muore a un giorno di vita, 6 medici indagati a Messina

mercoledì 24 Luglio 2024 - 11:11

Lo strazio di una coppia che aveva cercato a lungo un figlio, i sospetti sul parto cesareo anticipato

Sono sei gli indagati per la morte di Matteo, venuto alla luce al Papardo il 15 luglio scorso e spirato il giorno dopo. I genitori hanno chiesto alla magistratura di fare luce sul caso e la sostituta procuratrice Anna Maria Arena ha avviato gli accertamenti necessari, spiccando gli avvisi di garanzia per i sei camici bianchi che si sono occupati di loro.

Avvisi di garanzia per sei medici

L’autopsia sul corpo del piccolo è stata già effettuata e i periti della Procura, il medico legale Fabrizio Venaria e i consulenti Nicola Cassata e Marco Farina, si sono riservati 3 mesi di tempo per consegnare il loro dossier. Dall’esame si aspettano lumi su cosa ha stroncato il piccolo Matteo, gettando nella disperazione i genitori. Per la coppia quella nascita era l’avverarsi di un sogno tanto agognato. Già in passato avevano tentato, senza riuscirci, una gravidanza felice. Matteo è stato invece strappato loro troppo, troppo presto.

Una gravidanza travagliata

Nella denuncia viene ricostruito l’iter della gravidanza travagliata: la madre era stata visitata all’inizio di luglio dalla ginecologa di fiducia che aveva ipotizzato di anticipare il parto, fissato per il 5 agosto, perché il feto sembrava sotto peso. Il consulto con un altro medico, invece, aveva indirizzato i due verso un’altra scelta. Per il secondo ginecologo, infatti, il feto non presentava problemi. Il 12 luglio la madre è entrata in ospedale dove il 15 luglio le è stato comunicato che il parto sarebbe avvenuto col cesareo, il 15 luglio. Il piccolo è venuto alla luce e tutto sembrava andare bene.

Lo strazio dei genitori: Matteo non c’è più

L’indomani però Matteo aveva smesso di respirare. Il papà segnala nell’esposto che la sera prima aveva chiesto al personale informazioni sul perché il piccolo si trovasse intubato nella nursery e gli sarebbe stato risposto che si trattava della procedura standard per i nati prematuri.

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