Il curatore fallimentare della pasticceria ha presentato una denuncia. "Notizie diffamanti e false che mortificano il lavoro di 30 persone"
Nella falsa black list sulle pasticcerie a rischio salmonella diffusa ieri su whatsapp risulta anche il Bar Messina. Così come le altre attività falsamente inserite nell’elenco (come ad esempio il Bar Santoro), i legali stanno già provvedendo alla tutela dell’immagine per la diffusione di messaggi infondati. L’avvocato Carlo Nucita, curatore del fallimento che, dal 23.12.2019, gestisce in esercizio provvisorio l’azienda “Bar Pasticceria Messina”, smentisce categoricamente le notizie circolate in questi ultimi giorni circa la presunta chiusura della stessa.
Notizia falsa e infondata
Il “Bar Pasticceria Messina” è totalmente estraneo alle asserite criticità artatamente addebitategli; va sottolineato, infatti, che nessun provvedimento sanzionatorio, di qualsiasi natura, ivi incluso quello di chiusura dell’attività, anche temporanea, è stato adottato dai competenti organi ispettivi. L’incontrollata diffusione di tali false notizie, oltre ad arrecare grave nocumento allo svolgimento dell’esercizio provvisorio, mortifica il lavoro dei circa 30 dipendenti dell’azienda che, ormai da anni, svolgono, con dedizione e impegno, la propria attività, garantendo il mantenimento di elevati standard qualitativi.
La querela
La gravità e l’ampia diffusione delle false informazioni circolate hanno persuaso l’organo fallimentare a presentare denuncia querela al fine di individuare e punire i responsabili della sopra illustrata condotta. Pertanto, tenuto conto della funzione e della valenza sociale che assume l’esercizio provvisorio, nel ribadire la piena operatività del “Bar Pasticceria Messina” per l’intero periodo estivo, lo scrivente Curatore Fallimentare invita tutti a non considerare e a non diffondere le false informazioni circolate, supportando, invece, l’attività commerciale con la propria scelta e preferenza.
Il coronavirus ha portato via solo persone indifese, gli sciacalli sono sopravvissuti. Peccato.
Le autorità competenti e la magistratura – considerato che i risultati delle analisi sui gelati e pasticceria sono ormai accertati da molti (troppi) giorni – dovrebbero, oltre a chiudere gli esercizi incriminati ed andare avanti con le procedure penali previste dalla legge, rendere noti i nominativi di tali esercizi sia per difendere la salute delle persone (cosa più importante), sia per eliminare sospetti su esercenti che non c’entrano con la salmonellosi, sia per tranquillizzare chi, da quando si è diffusa la salmonella, evita di comprare dolci e gelati perchè non conosce con certezza gli esercizi incriminati.