Vaglio preliminare e prime condanne per l'inchiesta scaturita dall'agguato ai fratelli Giorgianni di Spadafora. In 10 saranno giudicati in abbreviato.
Si divide in tre tronconi il processo scaturito dall’operazione Intreccio, l’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia su un vasto giro di spaccio nella zona tirrenica. Tra i clienti sei pusher, anche giovanissimi.
Cinque persone hanno infatti scelto il rito ordinario. Per loro il processo comincerà il prossimo 21 gennaio davanti ai giudici della II sezione collegiale. Si tratta di Lorenzo Di Blasi, Tindaro Pino, Rosario Verdura e Pietro Coppolino e Francesco Turiano. Hanno scelto di patteggiare in tre, e per loro il Gup Maria Luisa Materia ha ratificato le condanne: un anno per Daniele Giannetto e Giuseppa Scavello; 10 mesi invece a Danny Cardillo. Gli alti indagati hanno invece scelto il rito abbreviato e torneranno davanti al giudice il prossimo 24 ottobre.
A dare il via all’inchiesta, coordinata dal pm Giuseppe Verzera, è stata la spedizione punitiva messa a segno, nel 2012, da alcuni degli indagati contro i fratelli Francesco e Davide Giorgianni, di Spadafora. Uno di loro peró reagì e nella sparatoria ad avere la peggio è stato un ragazzo del “kommando”, il giovanissimo Domenico Santapaola. Le vicende che ne seguirono portarono a scoprire che una parte degli indagati gestiva un ampio giro di droga nella zona tra Messina e Milazzo, con rifornimenti nella piazza di Mangialupi e in Lombardia.
Fra i clienti anche ragazzini di 13 anni. Marijuana, hashish ma anche cocaina le sostanze spacciate dai pusher.