Senza stipendi da più di un anno, per gli ex Fiera arriva la cassa integrazione

Senza stipendi da più di un anno, per gli ex Fiera arriva la cassa integrazione

F.St.

Senza stipendi da più di un anno, per gli ex Fiera arriva la cassa integrazione

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giovedì 14 Novembre 2013 - 18:02

Dal Dipartimento regionale del Lavoro arriva la buona notizia per i 12 lavoratori dell'ex Ente Fiera che dopo la soppressione non hanno avuto più alcuna notizia nè degli stipendi, nè del loro futuro occupazionale. Ma è solo una soluzione tampone.

Una buona notizia, dopo mesi di silenzio e incertezze. Una buona notizia che al momento è solo una soluzione tampone, ma che rappresenta una vera boccata d’ossigeno per i 12 lavoratori dell’ex Ente Fiera che ormai da 15 mesi vivono senza stipendi e senza sapere che ne sarà del loro futuro. Per loro il Dipartimento regionale del Lavoro, dopo avere esaminato l’istanza presentata dai sindacati di categoria, ha sbloccato le procedure per accedere alla Cassa integrazione in deroga per il 2013.

“Un meccanismo che non risolve il problema occupazionale di questi lavoratori che sono rimasti senza un’occupazione e per i quali ancora non è stata individuata una soluzione- spiega Carmelo Garufi, segretario generale della Filcams Cgil di Messina che segue la vertenza-. Però l’ammissione alla Cassa integrazione in deroga dà loro almeno un po’ di respiro in termini economici, visto che da oltre quindici mesi non viene versato loro un euro”.

In questi mesi i lavoratori hanno più volte lanciato disperati appelli alla politica senza però ottenere alcuna risposta, sono rimasti a guardare senza poter fare nulla quando i colleghi dell’Ente fiera di Palermo venivano subito trasferiti nella Resais, soluzione che doveva comprendere anche loro. Ma quella ipotesi svanì, lasciandoli senza soldi e senza occupazione. Adesso però iniziano a vedere qualche spiraglio.

“Quello dell’ammissione alla Cassa integrazione in deroga non era affatto un procedimento scontato dal momento che la Fiera era un Ente pubblico- spiega Isella Calì segretaria confederale della cgil di Messina responsabile del Dipartimento Mercato del Lavoro che ha seguito il procedimento-. Ma grazie al paziente lavoro svolto dai sindacati, ad alcuni precedenti come quello della Gesip – società di servizi pubblici creata dal Comune di Palermo e da Italia lavoro spa nel 2001-, e alla volontà del Governo regionale di dare risposte ai lavoratori, si è giunti a questo obiettivo”.

La Cgil però non si ritiene se non parzialmente soddisfatta e chiede ora al Governo regionale di attivarsi per individuare una soluzione certa per i lavoratori rimasti senza un ufficio e senza incarichi dallo scioglimento dell’Ente. “L’ammissione alla cassa integrazione per tutto il 2013 è sicuramente un elemento che restituisce un po’ di serenità e dignità ai lavoratori ma resta in sospeso il nodo del loro futuro così come il destino della Fiera di Messina- osserva Garufi-. La Filcams Cgil manterrà alta l’attenzione e il proprio impegno per individuare una soluzione definitiva al problema occupazionale e al futuro dei lavoratori”.

2 commenti

  1. Ma lavoratori non sono quelli che impegnano il loro cervello e quindi le loro mani?

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  2. Ahhh meno male va.

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