Boccetta - Annunziata e Zona Falcata, da qui passa la nuova Messina

Boccetta – Annunziata e Zona Falcata, da qui passa la nuova Messina

Marco Ipsale

Boccetta – Annunziata e Zona Falcata, da qui passa la nuova Messina

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mercoledì 25 Gennaio 2023 - 07:00

I progetti dell’Autorità Portuale per ridare vita a due zone preziose della città, da anni senza programmi di recupero

Entro febbraio i pareri per il progetto in Fiera, la pubblicazione del concorso di progettazione per il fronte mare Boccetta – Annunziata e il progetto di bonifica della Zona Falcata.

Sogniamo ad occhi aperti e immaginiamo un lungomare di due chilometri e mezzo subito a nord dell’area portuale, in continuazione dell’attuale Passeggiata a mare, con la rada San Francesco riaperta alla pubblica fruizione e magari, finalmente, la possibilità di avere una spiaggia più vicina al centro città.

Così anche in Zona Falcata, lì dove la spiaggia già c’è ma è inaccessibile perché l’area è inquinata e piena di costruzioni che ne impediscono l’accesso.

FIERA e CONCORSO di PROGETTAZIONE

Si procede per fasi, partendo dalla Fiera. Il progetto è stato presentato a dicembre “e ai primi di gennaio è partita la conferenza di servizi, che ha un termine massimo di 60 giorni. Quindi a marzo, speriamo anche prima, si potrà andare in gara” – dice il presidente dell’Autorità Portuale, Mario Mega -. Per il concorso di progettazione Boccetta – Annunziata, invece, “l’Università ha finito di predisporre la documentazione di base mentre noi abbiamo firmato una convenzione con l’Ordine degli Architetti, per essere supportati nell’uso della piattaforma di pubblicazione gestita dal Consiglio nazionale degli architetti. Contiamo di pubblicare nel giro di un mese. Febbraio e marzo del 2023 saranno mesi molto importanti per la nostra Autorità Portuale”.

RINGO

Detto della rada San Francesco, dove tra l’altro si aspetta l’esito del Cga sul ricorso contro lo “spacchettamento”, si arriva al Ringo, che purtroppo è in condizioni disastrose. “Il marciapiede è di competenza del Comune mentre sulla spiaggia facciamo periodica rimozione di relitti, rifiuti e mezzi abusivi. Abbiamo segnalato il problema alle forze dell’ordine, più di questo non possiamo, probabilmente si risolverà solo con una nuova destinazione d’uso di tutta l’area”.

ZONA FALCATA

Ci trasferiamo in Zona Falcata, dove Ph3 Engineering sta facendo indagini e lavorando al progetto di rimozione degli inquinanti, che dovrebbe essere pronto entro febbraio. Disponibili, potenzialmente, i 20 milioni dell’emendamento della sottosegretaria Matilde Siracusano. “Insieme andremo al Ministero per il Sud con l’obiettivo di sbloccare i finanziamenti. Speriamo di avere presto notizie positive, poi si potrebbe andare a gara per la progettazione esecutiva e realizzazione della bonifica, che potrebbe iniziare entro l’estate”.

NUOVA PALAZZINA UFFICI

Sempre in Zona Falcata dovrebbe trovare posto la nuova palazzina che si sarebbe dovuta realizzare al posto dell’ex Teatro in Fiera. “Il progetto è in corso, l’area è stata individuata alla radice di via San Raineri, un po’ prima del campo da basket. E’ una zona libera demaniale, che non fa parte di quelle dove ci sono le caratterizzazioni in corso. Quando le indagini geotecniche e geologiche saranno pronte, presenteremo un progetto che non riguarderà solo i nostri uffici ma ci sarà anche un’ala a disposizione per gli operatori portuali, una sala congressi, un punto ristoro, insomma una casa della portualità, niente in contrasto col piano regolatore”.

ASSUNZIONI

A questo è collegato anche il tema delle assunzioni. La pianta organica della nuova Autorità Portuale è di 65 unità. I posti coperti erano solo 27 e ora sono 34. “Abbiamo assunto sette nuovi tecnici e c’è un concorso per un dirigente informatico, oltre ad aver coperto due posizioni dirigenziali, quella del demanio e da poco quella tecnica. Ora ci sarà una fase di progressioni interne, poi avremo bisogno di altri tecnici, amministrativi, operativi, due legali e qualche informatico. Faccio parte della cabina di regia nazionale che sta organizzando la digitalizzazione dei porti italiani. A Bari avevo realizzato uno dei sistemi portuali informativi più evoluti d’Italia, qui c’era solo un informatico, ora sta arrivando il dirigente e poi speriamo altri. Entro fine anno contiamo di fare altre sei o sette assunzioni, poi avremo bisogno dei nuovi uffici. Altri tre dipendenti li aggiungeremo a Reggio, dove al momento abbiamo solo due dipendenti ospitati in Capitaneria e c’è un edificio in corso di ristrutturazione”.

3 commenti

  1. Tutto molto bello e auspicabile che un domani si possa fare. Ma, visti i precedenti in questa città, sa tanto di “fantascienza”.

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  2. Crepuscolo post 1908 25 Gennaio 2023 14:33

    Tutte opere che non creeranno indotto,come al solito si ragiona coi piedi e mani con la testa
    A Messina si deve liberare spazio,e le strade vengono ristrette sempre più.
    Dove c’era la Fiera se ne deve rifare un’altra,la Fiera era il nostro fiore all’ occhiello,e lì deve risorgere.Poi si può renderla fruibile tutto l’anno,e soprattutto per i crocieristi.
    Più avanti dove c’è la rada San Francesco si dovrebbe fare un acquario in stile Genova ma molto più grande,e da lì in avanti comprendendo il Baby Park,un acquapark.Si avrebbe attrazione turistica tutto l’anno,lavoro per centinaia di lavoratori,e introiti che adesso ci possiamo solo sognare.

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  3. Crepuscolo post 1908 25 Gennaio 2023 14:34

    Tutte opere che non creeranno indotto,come al solito si ragiona coi piedi e mai con la testa
    A Messina si deve liberare spazio,e le strade vengono ristrette sempre più.
    Dove c’era la Fiera se ne deve rifare un’altra,la Fiera era il nostro fiore all’ occhiello,e lì deve risorgere.Poi si può renderla fruibile tutto l’anno,e soprattutto per i crocieristi.
    Più avanti dove c’è la rada San Francesco si dovrebbe fare un acquario in stile Genova ma molto più grande,e da lì in avanti comprendendo il Baby Park,un acquapark.Si avrebbe attrazione turistica tutto l’anno,lavoro per centinaia di lavoratori,e introiti che adesso ci possiamo solo sognare.

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