Alcuni pareri discordanti, uno preponderante: le volumetrie dovrebbero essere ridotte, eliminando le fasi non di pregio (è il grafico in foto principale)
Tutela dell’ambiente, miglioramento dell’accessibilità, valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico. Ecco i principali temi emersi durante il confronto pubblico verso il concorso di progettazione del fronte mare Boccetta – Annunziata.
Venerdì scorso l’incontro aperto a tutta la cittadinanza, il prossimo 25 marzo (qui per partecipare) la presentazione dei risultati.
Tutela dell’ambiente
Rispetto al tema della tutela dell’ambiente e del paesaggio, è stata espressa la necessità della riqualificazione della Passeggiata a mare con particolare attenzione alla tutela del verde esistente, così come all’interno dell’area dell’Ex Fiera, ove sorgono alberature di grande pregio. Questa stessa area, infatti, è stata indicata come luogo idoneo per la creazione di un grande parco che valorizzi le specie vegetali autoctone, in modo da rispondere alle esigenze legate all’adattamento al cambiamento climatico. Per quanto riguarda il tema del verde, inteso anche come patrimonio della città, è interessante la specifica indicazione di un filare di ficus nella Passeggiata a mare e, in particolare, due di essi “abbracciati” che potrebbero diventare simbolo della città.
Ai fini della tutela dell’ambiente è stata indicata da alcuni partecipanti anche la necessità di studi dettagliati riguardo alle correnti marine e il loro impatto sul litorale, e di uno studio delle zone umide, compresi gli alvei dei torrenti, con particolare attenzione rispetto ai periodi di migrazione della fauna soprattutto nelle aree ricadenti nella Zona di Protezione Speciale. È emersa l’idea di utilizzare il fronte mare per sperimentare la produzione di energia elettrica tramite il moto ondoso.
Miglioramento dell’accessibilità
Riguardo al tema dell’accessibilità, è molto sentita la necessità di recuperare l’affaccio a mare per la città di Messina, riqualificando il fronte mare nell’ottica di ricreare un legame tra il mare e i cittadini; infatti, si è anche parlato della Passeggiata a mare come un luogo di aggregazione senza barriere, senza muri e senza recinzioni, “una spina dorsale su cui distribuire tutti gli spazi ed i servizi”.
In questa direzione procedono le richieste di eliminazione delle barriere visive che impediscono la vista del mare dalla città e l’eliminazione delle barriere architettoniche che interferiscono con la necessaria continuità dei percorsi pedonali lungo la costa.
Sempre riguardo al tema della mobilità lenta, è stata espressa l’importanza di creare una pista ciclabile sul lungomare, in coordinamento con il Pums e il Biciplan, e di puntare sulle piste ciclopedonali già esistenti nel circuito urbano e periurbano.
Si è parlato anche della possibile creazione di “miniterminal” che possano servire per il servizio di trasporto pubblico via mare, decongestionando il traffico gommato.
Molti partecipanti, inoltre, hanno espresso la necessità di dare più spazio alla pesca sportiva, sottolineando come sia uno sport che risponde alla tutela dell’ambiente. È stata anche indicata la necessità di dedicare un molo all’attività della pesca accessibile a persone con disabilità, che potrebbe essere utilizzato anche per attività ricreative e per spettacoli, e delle postazioni dedicate alla pesca lungo la costa, come ad esempio i frangiflutti. Si è inoltre parlato dell’esigenza del ripristino dei campionati dell’attività sportiva “Canna Riva”.
Sempre con l’obiettivo di rendere l’area accessibile a tutti i cittadini, è stata espressa l’esigenza di dotare il lungomare di aree attrezzate e accessibili a tutti: ai bambini, alle famiglie, ai giovani, agli anziani e a persone con disabilità: spazi intergenerazionali e inclusivi in grado di favorire gli scambi sociali. Si è anche parlato di attrezzare l’area con servizi per i cittadini, quali fontanelle e servizi igienici pubblici.
Si è chiesto, inoltre, di porre attenzione all’ampliamento della zona portuale in area Rada San Francesco, nella quale viene immaginata la creazione di un’area per il diportismo, tenendo in considerazione i principi di sostenibilità ambientale, economica e urbanistica degli interventi.
Si è parlato anche dell’attuale spiaggia del Ringo, invitando alla sua tutela e sostenendo la necessità di un avanzamento della linea di costa. Un partecipante ha sostenuto che non vada ampliata la spiaggia solo in quest’area, ma che tutto il fronte mare dovrebbe ospitare aree destinate a verde e spiagge, al fine di restituire all’affaccio la sua storica vocazione balneare.
Per quanto riguarda l’accessibilità legata al turismo molti interventi convergono sull’idea di rendere il mare un’opportunità economica e turistica; si è proposto di incentivare il turismo di lusso, promuovendo la spiaggia, la crocieristica, la portualità e aumentando le strutture alberghiere.
Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico
In una prospettiva di preservazione del passato produttivo dell’area e dell’economia del luogo, è stata ribadita l’importanza del mantenimento delle attività commerciali presenti nell’area in modo da valorizzare i servizi essenziali della zona. Si ritiene importante condurre uno studio di marketing territoriale. Alcuni partecipanti ritengono fondamentale valorizzare le aree verdi esistenti, come Villa Sabin, e gli attrattori culturali come il MuMe.
Il tema della valorizzazione del rapporto tra la città e il mare emerge continuamente ed è interessante la suggestione che descrive lo Stretto “percepito come la piazza di Messina”.
Inoltre, è ritenuto fondamentale valorizzare gli edifici tutelati dell’area Ex Fiera:
- mantenendo le attività dei padiglioni dell’Ex Fiera, in quanto appartenenti alla storia della città;
- valorizzando i prodotti tipici del territorio che potrebbero essere localizzati nella Ex Fiera, rendendola attiva tutto l’anno;
- creando spazi espositivi;
- creando un acquario che rappresenti un’attrazione turistica.
È ritenuto di grande importanza un ragionamento complessivo e sistemico sui problemi dell’affaccio a mare e sulle strutture esterne all’area di progetto.
Dalle evocazioni legate al tema dell’arte sono emerse diverse idee per creare monumenti e luoghi simbolo per la città, come ad esempio:
- l’introduzione di piattaforme sul mare che ospitino fontane e giochi d’acqua;
- la realizzazione di una ruota panoramica che possa dare la possibilità di apprezzare la città e lo stretto;
- la costruzione di un’opera che trasformi le onde del mare in musica (come ad esempio a Zara, in Dalmazia) per poter attrarre turisti e avvicinare i giovani all’arte.
Insieme alla necessità di rifunzionalizzazione degli edifici presenti nell’area, si è parlato anche di riconvertire l’ex Gasometro in un parcheggio multipiano.
Temi trasversali
È emersa in maniera trasversale e condivisa l’idea che la partecipazione debba continuare anche nella fase di progettazione esecutiva, soprattutto coinvolgendo il terzo settore perché i beni comuni possono essere valorizzati soprattutto grazie alle azioni di tutti i cittadini.
Alcuni partecipanti ritengono che sia necessario avviare una discussione sulla riorganizzazione delle concessioni nell’area. In alcuni tavoli si è sottolineata, inoltre, la necessità di estendere l’ambito di progetto alle zone limitrofe, ad esempio nell’area delle “Case basse” di Paradiso.
Domande e risposte
Infine, a partire da quanto emerso dai tavoli di lavoro sono state elaborate e sottoposte domande per sondare le preferenze dei 102 partecipanti rispetto ad alcune questioni chiave.
– Come ritieni debba essere organizzato lo spazio costruito? Per il 65.7 % le volumetrie dovrebbero essere ridotte, eliminando le fasi non di pregio (è il grafico in foto principale).
– Per migliorare la fruibilità e l’accessibilità dell’area quali di queste azioni ritieni più importante? Per il 31.6 % incrementare gli spazi di fruizione; per il 24.6 % eliminare le barriere fisiche che separano mare e città; per il 17.5 % rinaturalizzare parte del litorale per la balneazione e gli sport del mare; per il 15.8 % migliorare la qualità dello spazio pubblico.
– Quali funzioni ritieni più appropriate da collocare all’interno degli edifici che saranno riqualificati? Per il 42.1 % funzioni culturali e di valorizzazione del patrimonio storico e identitario; per il 28.1 % funzioni legate al tempo libero e allo svago; per il 14 % funzioni legate alla valorizzazione dei saperi e del tessuto produttivo locale.
– Quale, tra questi aspetti, dovrebbero essere affrontati con maggiore attenzione? Per il 38.6 % la gestione degli spazi pubblici e del verde (qualità urbana); per il 31.6 % la capacità di gestire in modo integrato e collaborativo il fronte mare; per il 24.6 % la sostenibilità economica delle attività previste nel progetto di riqualificazione.
– Infine un tema caldo, l’ex Teatro in Fiera che è stato demolito e doveva essere ricostruito ma l’appalto è stato interrotto e le prime due ditte vincitrici sono state escluse. La domanda “Saresti d’accordo a costruire un fabbricato da destinare a servizi nell’area dell’ex teatro in fiera?” può significare che forse si sta pensando a non ricostruire più nulla. Tra i partecipanti al confronto pubblico i pareri sono contrastanti: il 45.6 % dice sì, il 40.4 % no, il 14 % resta in dubbio.