Bocche cucite sul giro di droga a Sant'Angelo di Brolo

Bocche cucite sul giro di droga a Sant’Angelo di Brolo

Alessandra Serio

Bocche cucite sul giro di droga a Sant’Angelo di Brolo

lunedì 09 Ottobre 2023 - 16:18

Ecco chi ha risposto al giudice e chi ha taciuto agli interrogatori, dopo i 13 arresti per droga della Finanza.

MESSINA – E’ durata poco la trasferta del “cellulare” dal carcere di Gazzi al Tribunale e ritorno, stamattina. Tra le persone coinvolte nel blitz anti droga della Guardia di Finanza di venerdì scorso, infatti, soltanto Francesco Cotugno, di Raccuja, ha deciso di rispondere alle domande del giudice Tiziana Leanza. Accompagnato dai difensori Marilena Bonfiglio e Giuseppe Condipodero Marchetta, il 30enne ha scelto di difendersi, fornendo la propria versione dei fatti rispetto alla ricostruzione. L’uomo, accusato di un singolo episodio, ha respinto fermamente l’accusa di aver acquistato “roba” per spacciarla.

Un muro di silenzio a Messina

Hanno scelto il silenzio, invece, tutti gli altri arrestati che si trovano in cella a Messina, e che erano stati convocati per gli interrogatori di garanzia anche loro stamane. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Piera Mirella Mondello, 54 anni, di Sant’Angelo di Brolo; Salvatore Ratto (38) e Salvatore Ridinò (40) di Patti, difesi dagli avvocati Antonio Spiccia e Alessandra Ioppolo. Anche se non ha risposto, Ridinò ha comunque chiesto di rilasciare brevi dichiarazioni spontanee, dichiarando che la droga che acquistava non era per lo spaccio.

I faccia a faccia vanno avanti

Gli interrogatori proseguono domani a Siracusa, dove sono detenuti gli altri arrestati siciliani, e tra loro quello che è considerato la figura centrale della rete di spaccio scoperta dai finanzieri, ovvero Michele Siragusano. Intorno ai suoi contatti a Sant’Angelo e dintorni e le sue trasferte in Calabria, per gli investigatori per rifornirsi di cocaina e altre sostanze, si muove l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Rossana Casabona e dall’aggiunto Giulia Falchi. Atteso quindi il faccia a faccia con lui, domattina, così come quello dei presunti fornitori calabresi, esponenti di spicco di una delle ‘ndrine di San Luca.

Il blitz anti droga

La retata delle Fiamme Gialle, che si sono addentrati nei boschi dei Nebrodi, è scattata all’alba di venerdì scorso. 13 gli arrestati, un altro l’indagato a piede libero. La Direzione distrettuale antimafia di Messina, dopo averli pedinati e intercettati, li accusa, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di droga e singoli episodi di spaccio, nei paesi dell’entroterra della Costa Saracena e tra Brolo e Acquedolci, tra la fine del 2021 e il 2022. A dare il via alle indagini, un carico di cocaina intercettato agli imbarcaderi di Messina, dopo un rifornimento in Calabria, e una spedizione di metanfetamine arrivate dalla Germania a un contatto di Siragusano.

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