A2A ed Eon dovranno risarcire clienti passati da prezzo fisso a variabile con modifica unilaterale. Confconsumatori: "Segnalare sempre"
L’Antitrust ha comunicato l’entrata in vigore dei provvedimenti nei confronti delle società di vendita dell’energia Eon e A2A Energia. Nei confronti delle due società, erano stati avviati dei procedimenti relativi all’invio, ai propri clienti, di lettere di modifica unilaterale di contratto, nonostante il divieto imposto dal Decreto Aiuti-bis. Gli accertamenti hanno interessato un numero di utenze che va da 25mila a 35mila per Eon, e da 200mila a 400mila per A2A. Ora, le società dovranno rispettare gli impegni assunti per non rischiare di incorrere in una sanzione.
L’Antitrust
Il procedimento nei confronti diEon, in particolare, è stato aperto in seguito alle segnalazioni inviate dalle associazioni dei consumatori riguardo alle modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali: Eon è stata accusata di inviare ai propri clienti una “Comunicazione di modifica unilaterale” del contratto di fornitura di energia elettrica, cambiando da un’offerta a prezzo fisso a una a prezzo variabile, seguita da una “Comunicazione di risoluzione” in cui la società sosteneva di essere costretta a risolvere i contratti.L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiarito che Eon ha cercato di influenzare i consumatori e le microimprese, inducendoli ad accettare nuove e peggiorative condizioni contrattuali. Tutto ciò è avvenuto nonostante il Decreto Aiuti-bis,in vigore dall’agosto 2022, che sospendeva fino al 30 aprile 2023 l’efficacia delle clausole contrattuali che permettono alle imprese fornitrici di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo.
Anche nel caso di A2A Energia, il procedimento è stato aperto a seguito delle comunicazioni unilaterali inviate alla clientela a partire da maggio 2022, in violazione del Decreto Aiuti-bis, riguardanti modifiche delle condizioni economiche dei contratti di fornitura.
I risarcimenti
In seguito alle verifiche dell’Antitrust, Eonsi è impegnata a ripristinare le originarie condizioni economiche di fornitura di energia elettrica a sconto rispetto alle condizioni del mercato tutelato per i clienti che sono ritornati a Eon entro il 1° marzo 2023, dopo aver cambiato fornitore. Inoltre, Eon compenserà gli ex-clienti che non sono tornati a Eon entro il 1° marzo 2023 a causa della “Comunicazione di risoluzione”, garantendo loro un rimborso per la differenza tra quanto avrebbero pagato secondo le condizioni a sconto e la tariffa nel mercato tutelato per il periodo 1° ottobre 2022-31 marzo 2023.
Anche A2A, a sua volta, si è assunta degli impegni nei confronti delle utenze interessate dalla pratica commerciale scorretta con l’obiettivo di migliorare la trasparenza delle comunicazioni. Se questi impegni non verranno rispettati, le società rischiano di dovere pagare una sanzione fino a 10 milioni di euro.
Segnalare, sempre
“Questi procedimenti sottolineano l‘importanza delle segnalazioni delle pratiche commerciali scorrette da parte degli utenti e delle associazioni dei consumatori, che contribuiscono alla creazione di un mercato più equo, trasparente e rispettoso dei cittadini”, dichiara l’avvocata Carmen Agnello, presidente di Confconsumatori Messina.