La senatrice del M5S punta il dito contro il Consorzio dopo i 2 incidenti mortali in meno di 24 ore sulla Messina-Catania e Messina-Palermo
E’ un bollettino sanguinoso quello che anche questa settimana arriva dalle autostrade siciliane. Un triste copione che si ripete, purtroppo, da troppo tempo: gli incidenti mortali di questi giorni sulla Palermo-Messina e sulla Messina-Catania non rappresentano certo un fulmine a ciel sereno.
La pensa così la senatrice messinese Grazia D’Angelo. Per l’esponente del M5S non c’è altra strada: bisogna revocare la concessione al Consorzio Autostrade Siciliane. Di seguito la nota dell’onorevole grillina.
In attesa che vengano fatti i doverosi accertamenti sull’accaduto dei sinistri, si ripropone però con prepotenza il tema del pessimo stato in cui versa la rete viaria sotto il controllo del Cas, il Consorzio per le Autostrade Siciliane. Da troppi anni vengono continuamente segnalate e certificate inadempienze, mancate manutenzioni e livelli di incuria elevati su manto stradale, segnaletica, sistemi di protezione. Il Consorzio, che gestisce la A20 e la A18 ormai da quasi un quarto di secolo, purtroppo si è confermato non all’altezza della situazione.
Come M5s, ribadiamo al ministro Giovannini che l’unica via è provvedere subito la revoca della concessione. E’ quanto mai necessario porre fine a questo scempio, e individuare una soluzione diversa, come abbiamo ribadito anche in diverse interrogazioni a tutti i livelli. Andiamo verso un quinquennio di investimenti senza precedenti per le infrastrutture nel Meridione, e certe gestioni scellerate non possiamo più permettercele. La vicenda Aspi, con l’ingresso della cordata guidata da Cdp, dimostra che trovare alternative è possibile quando ci si trova dinanzi a mancati adempimenti, opacità e speculazioni abnormi. In Sicilia è importante che vengano liberate queste due tratte, vitali per l’isola, dall’incuria in cui sono costrette a vivacchiare da anni.
Vedo che per fare campagna elettorale si sfruttano anche le tragedie. Invece di sparare subito revochiamo la concessione perché non vedete di potenziare i fondi per migliorare le strade.
Per rendere sicura la a18 e a20 la soluzione è una chiuderle in attesa di renderle più sicure.
Ma penso che sia una strada non percorribile.
Da quale pulpito . Invece le strade gestite dallo Stato (ANAS) sono un modello di efficienza con manutenzione programmata e continua vedasi A19 Palermo-Catania. Vero viceministro grillino ai Trasporti Cancelleri? Dalla padella alla brace. Piuttosto decurterei i lauti ed indecorosi stipendi ai supemanager e funzionari del CAS legandoli al grado di reale efficientamento delle strade. E’ mai accettabile che per fare un viadotto di poche centinaie di metri ci vogliano anni? e per ristrutturare il viadotto Trapani ovvero tutti i viadotti ? Ricordo che la Messina – Patti (50 km di viadotti e gallerie) é stata realizzata in soli cinque anni . Vergogna