Il VicePresidente della III circoscrizione Alessandro Geraci (M5S) chiede interventi immediati di pulizia e bonifica in prospettiva dell’imminente stagione autunnale: «In pericolo l’incolumità dei residenti in una zona nevralgica della città in cui non esistono vie di fuga alternative»
Una vera emergenza ambientale a pochi metri dalle abitazioni e da una struttura nevralgica come il centro migranti dell’ex caserma Gasparro, in una zona della città in cui non esistono vie di fuga alternative. È la situazione in cui versa ormai da anni il Torrente Bisconte Cataratti, stracolmo di rifiuti e invaso dalle erbe incolte, cresciute cosi tanto da superare i tetti delle case adiacenti.
A lanciare l’allarme sulle condizioni del Torrente, lungo più di due chilometri, è il VicePresidente della III circoscrizione Alessandro Geraci, che in una nota urgente indirizzata al Sindaco Cateno De Luca, al Prefetto Maria Carmela Librizzi e agli assessori Musolino e Minutoli, chiede interventi immediati di pulizia e bonifica, soprattutto a fronte dell’imminente stagione autunnale e dell’aggravarsi delle condizioni metereologiche, che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità pubblica.
«La pulizia completa del Torrente – spiega Geraci – non avviene ormai da due anni. Da allora, a causa dell’immondizia presente e della folta vegetazione, si verifica un proliferare di insetti, topi e serpenti che costringono i residenti a vivere con le finestre chiuse, anche per scongiurare il pericolo di contrarre malattie infettive. La presenza di canne facilmente infiammabili, inoltre, può causare l’insorgere di incendi, senza considerare i rischi idrogeologici a cui vanno incontro gli abitanti del quartiere, dato che l’alveo del torrente in molti punti arriva a livello della strada comunale».
«Alla luce di ciò – conclude l’esponente del M5S – è fondamentale intervenire in tempi celeri, considerando che il Torrente rientra nelle opere di riqualifica ambientale, risanamento igienico e messa in sicurezza e che risultano già stanziati 30 milioni di euro di fondi Regionali. Purtroppo l’emergenza è tale che non è possibile attendere le opere già in programma per la copertura del Torrente ed è necessario mettere in atto nell’immediato tutte le misure di prevenzione e tutela per salvaguardare la salute dei cittadini».