Da nord a sud, i torrenti cittadini stracolmi di rifiuti. Grioli: in estate andrebbero effettuati gli interventi di pulizia in vista delle piogge invernali, ma a Palazzo Zanca l'immobilismo regna sovrano
La conferenza tenutasi ieri, venerdì 8 luglio, sulla condizione della bretella stradale di San Filippo, i cui problemi si originano dalla briglia rotta nell’omonimo torrente, nel lontano 2006, e rimossa solo di recente, fornisce al Pd un nuovo assist per discutere delle responsabilità del Comune sulla gestione del territorio. A “condire” il tutto, la notizia del sequestro della discarica a monte del Torrente Guidara, dove, nel corso degli anni, con le piogge, sono state notevoli le quantità di materiale scese a valle e accumulatesi nel letto del corso d’acqua.
«Siamo in piena estate – scrive il segretario cittadino Grioli – mentre si dovrebbe intervenire per la pulizia dei torrenti in vista della stagione autunnale ancora assistiamo ad un balletto delle responsabilità su chi deve fare la pulizia delle spiagge. I corsi d’acqua, da sud a nord, sono una bomba ad orologeria». Il Pd elenca dunque le principali emergenze: il greto del torrente di Mili all’altezza della vecchia nazionale ha raggiunto il livello del ponte di attraversamento candidandosi a costituire altra fonte di pericolo per l’abitato, a Zafferia giacciono ancora centinaia di metri cubi di materiale alluvionale nel torrente Monalla dall’alluvione del primo marzo e molte altre zone richiedono interventi urgenti. L’esponente del Pd riserva quindi un affondo sulla querelle tra Ato3 e Messinambiente, sulla vicende del bando per l’assegnazione dei servizi, andato nuovamente deserto e sul generale stato di immobilismo che, inevitabilmente, condiziona il settore. Sulla vicenda gara, in settimana il commissario liquidatore dell’Ato3 Antonio Ruggeri, dovrebbe sciogliere le riserve ma, quasi sicuramente, si procederà ad un nuova proroga “allungata”, ovvero di sei mesi, fino al 31/12 Ma nel frattempo, sempre come previsto per legge, si predisporrà un nuovo bando. «Il Comune – conclude Grioli – si renda conto di quanti rischi corrono i cittadini delle periferie nelle zone ricadenti in prossimità dei torrenti, convochi una conferenza dei servizi e programmi immediatamente interventi nei corsi d’acqua. Se l’amministrazione non è più in grado di garantire i livelli minimi di sicurezza e di igiene dovrebbe solo rassegnare le dimissioni».
Un tema che continua a far discutere e di cui riconosce la gravità e l’urgenza lo stesso assessore Isgrò, che sempre nel corso della conferenza del II quartiere di ieri, ha ribadito la necessità di trovare maggior coordinamento tra le forze presenti sul territorio, in primis con il Genio Civile. In vista poi dell’approvazione del bilancio di previsione, il rappresentante della giunta Buzzanca ha evidenziato che tutto «dipenderà dalle risorse che ci verranno messe a disposizione».
(NELLA FOTO IL TORRENTE GUIDARA)