Dal presidente del consorzio "Cassiopea" un appello ad associazione costruttori e alla politica
MESSINA – E’ un richiamo alla politica perché si faccia carico del problema degli imprenditori edili della provincia di Messina, alle prese con le difficoltà legate al superbonus, ma anche una polemica interna al corporativismo dell’associazione industriali quella che il costruttore Giuseppe Pettina muove, dopo l’incontro del candidato presidente Renato Schifani con l’Ance (Associazione nazionale di costruttori edili) di Messina.
“Parlo a nome della grande categoria degli imprenditori emarginati della Sicilia – dice il presidente del Consorzio Cassiopea di Patti – in particolare della provincia di Messina. All’incontro all’Ance era presente era presente anche il presidente di Sicindustria Messina Pietro Franza, sono stati affrontati tanti temi, ma nessuno ha parlato dei bonus fiscali, e dell’impossibilità di accesso al credito che subiscono, quotidianamente, le imprese che operano in questo settore… e sono davvero tante”.
Sarebbe bello che la politica, anche regionale, affrontasse queste problematiche, quelle dei bonus fiscali che ha generato una crescita del PIL in modo rilevante. Non mi pare che si sia affrontata quest’argomento come non mi pare si sia parlato dei ritardi – colpevoli – di liquidazione dei crediti contratti con lo Stato che pare abbiano meno valore, per le banche, di quelli che le imprese stipulano con la Regione stessa. Un paradosso che la politica dovrebbe tenere bene a mente”.
“Ance e politica facciano la loro parte con più forza”
“Noi, titolari di imprese, che viviamo giornalmente nei cantieri, tra i nostri operai e collaboratori, non riusciamo a comprendere perché le banche accettano i crediti maturati con gli enti pubblici (vedi Regione) mettendo nelle condizioni le imprese di potere sostenere le esigenze finanziarie, e non accettano i crediti fiscali (di fatto contratti con lo Stato) mettendo a rischio le imprese di fascia medio bassa”, spiega Pettina.
“L’Ance dovrebbe difendere di più e farsi portavoce dell’intera categoria delle imprese edili, portavoce delle esigenze di tutti e nel contempo far gruppo e sostenere anche con chi nel settore non è ancora entrato in questo contesso associazionistico. Di contro la politica, rappresentata dal senatore Schifani deve ascoltare tutti, e rendersi consapevole dello stato di disagio in cui versano imprese e aziende, oggi più che mai delusi dall’ultimo decreto aiuti varato dal governo nazionale”.
“Speriamo che il prossimo governo regionale metta nella sua agenda di programma meccanismi più agevoli per i pagamenti da parte dell’amministrazione, affronti il problema delle norme sugli appalti pubblici, le soprattutto sappia cogliere le opportunità della rigenerazione urbana, favorendo gli interventi infrastrutturali legati al Pnrr e soprattutto punti sulla riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici. Un governo che punti al green e all’energia pulita, che abbia idee chiare sulla questione rifiuti e che guardi con attenzione al territorio. Noi, aziende “minori” abbiamo accetto la sfida con il futuro, abbiamo idee e progetti, vogliamo solo essere ascoltate, dentro o fuori dell’Ance”, conclude il costruttore.