Il Gup Arena ha prosciolto 22 dei 27 indagati nell'udienza preliminare sui rimboschimenti fantasma in provincia di Messina. Erano accusati di aver intascato fondi europei per progetti di rimboschimento mai eseguiti. Stralciata la posizione di cinque indagati.
Il gup Maria Teresa Arena ha prosciolto, perché il fatto non sussiste, 22 indagati dell’inchiesta sul finanziamento dei progetti di rimboschimento nei comuni di Fiumedinisi, Graniti, Roccafiorita, Santa Domenica Vittoria, Roccella Valdemone, Itala e Motta Camastra. Stralciata la posizione di cinque indagati: Pietro D’Anna, Giuseppe Mangano, Bruno Marino e Antonino Tribulato, per i quali il PM Brunelli ha rimodulato il capo d’imputazione. Per il collaudatore Salvatore Ardizzone di Acireale, invece, la posizione è stata stralciata per un difetto di notifica.
Secondo la Procura, le persone coinvolte, tra tecnici degli enti locali, collaudatori e imprenditori, avrebbero truffato l’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste, che alla metà del decennio aveva messo a bando i lavori per il rimboschimento di diverse aree, compresa la Valle dell’Alcantara, attingendo al Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e garanzia. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazione di fondi pubblici, tra il 2006 ed il 2009, il reato ipotizzato per tutti. Il proscioglimento ha riguardato: l’ex presidente dell’Associazione costruttori messinesi, Carlo Borella, in qualità di amministratore della Demoter; il collaudatore Salvatore Nobile, di Ragusa; Maria Tamà Ghetti, di Santa Teresa Riva, direttore dei lavori; il tecnico del comune di Roccafiorita, Luciano Saglimbeni; il responsabile del Pit, Bruno De Vita di Taormina, in servizio a Roccafiorita; il tecnico Antonino Germanà Bozza Guerino di Tortorici; il collaudatore Maurizio Giuseppe Molica, di Milazzo; l’imprenditore Camillo Navarra di Castellammare del Golfo; i direttori dei lavori Basilio Galati Sardo di Tortorici e Antonino Salmeri di Santa Domenica Vittoria; il tecnico comunale di Santa Domenica Vittoria Francesco Spartà e il direttore tecnico Antonio Anzà di Patti; l’imprenditore Domenico Russo Papo di Nicosia, il tecnico del comune di Roccella Valdemone, Francesco Antonino Spitalieri; l’imprenditore Carmelo Alfonso di Randazzo; Michele Cosentino di Motta Camastra, Nunzio e Giuseppe Moschella di Santa Teresa Riva (questi ultimi tre direttori tecnici e responsabile del procedimento presso il comune di Motta Camastra); il collaudatore Angelo Gallina di Gangi; il tecnico Luigi Conticello di Cerami; il direttore dei lavori Agatino Cafeo di Mandanici e il responsabile unico del procedimento presso il comune di Itala, il messinese Michele Giunta. Il bando più rilevante, 1.743 mila euro, al Comune di Fiumedinisi, è quello aggiudicato alla Eurovega di Mangano. Secondo l’accusa e le attestazioni dei tecnici pubblici e privati, il rimboschimento non veniva effettuato come previsto dai bandi, le aree erano poi abbandonate e lasciate libere ai pascoli.
VE LO AVEVO DETTO..
Qualcuno ha fatto una figuraccia…
Tanto rumore per nulla? Ma intanto i boschi non ci sono e i finanziamenti spariti….. quindi….. qualcosa non quadra….
LE MUCCHE…
che pascolano abusivamente e gli incendi dolosi quelli non quadrano il corpo forestale deve vigilare e prevenire non ci sono misteri è molto semplice..
per fare i boschi e non far sparire i finanziamenti ci vuole il master ……. allora si che quadra anche quello che non deve quadrare