Tre anni e quattro mesi di reclusione sono stati chiesti dal PM Giuseppe Verzera per l'ex fisioterapista del Centro Neurolesi di Messina, Stefano Violi comparso stamani davanti al gup Micali. E' accusato di aver aiutato il boss della 'ndrangheta, Francesco Pelle durante la sua latitanza fu ricoverato nel Centro dei Colli Sarrizzo beneficiando delle coperture del fisioterapista.
Il Pm Giuseppe Verzera ha chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi per Stefano Andrea Violi, 35enne ex fisioterapista del Centro Neurolesi di Messina accusato di aver favorito la latitanza del boss della ‘ndrangheta Francesco Pelle. Violi è comparso stamani davanti al gup Massimiliano Micali per essere giudicato con il rito abbreviato. La sentenza prevista per il 23 novembre prossimo
L’uomo era stato arrestato dai Carabinieri nel luglio scorso perché accusato di aver favorire la latitanza del boss della ‘ndrangheta Francesco Pelle. Sarebbe stato proprio lui ad aiutare il boss durante i sette mesi di ricovero nel reparto di Riabilitazione del Centro Neurolesi.
Pelle, coinvolto nella faida di San Luca e nella strage di Duisburg, divenne latitante nel 2005 e il 31 luglio 2006 fu vittima di un agguato. Il padrino fu raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco alla schiena, probabilmente in un agguato. A causa delle sue condizioni di salute Pelle fu ricoverato al Centro Neurolesi di Messina dove lavorava come fisioterapista Violi. Il boss fornì false generalità facendosi registrare come signor Scipione. E così lo conobbero tutti fino al giorno delle sue dimissioni, nel maggio del 2008, quando nel referto fu scritto che era rimasto vittima di un incidente di caccia. Gli inquirenti della Procura di Messina sono fermamente convinti che dietro questo sistema protettivo ci fosse proprio Violi, I controlli dei tabulati telefonici hanno confermato che il fisioterapista in quel periodo telefonava spesso ai parenti di Pelle per dare informazioni sullo stato di salute del congiunto.