Il nuovo laboratorio di partecipazione civica ha risposto attraverso una riunione cittadina a quanto il sindaco aveva affermato nei giorni scorsi circa la situazione finanziaria in cui versa la città.
Messina non è in dissesto. Questo è quanto è stato ribadito, nel Salone delle Bandiere, ieri mattina durante la riunione cittadina organizzata da Messinaccomuna a cui hanno preso parte gli ex assessori della giunta Accorinti, Guido Signorino e Enzo Cuzzola. In platea anche l'ex sindaco Renato Accorinti e gli ex asessori Sergio De Cola, Gaetano Cacciola e Daniele Ialacqua.
Un dibattito,aperto al pubblico organizzato per cercare di far luce sulla situazione finanziaria in cui versa il comune di Messina, ma anche per rispondere alle accuse lanciate dall’attuale sindaco all’ex giunta Accorinti. Quello fra il sindaco e l’ex assessore al Bilancio Signorino è un botta e risposta che ormai va avanti da giorni fra reciproche accuse, battute e numeri da verificare. E proprio sui numeri Signorino ha voluto porre l’attenzione presentando una serie di slide in cui ha spiegato ai cittadini presenti, ma anche dai rappresentanti sindacali ed alcuni esponenti dell’attuale consiglio comunale quanto fatto durante il proprio mandato.
Come sostenuto da Signorino, la giunta Accorinti nel giungo 2013 ereditava una situazione finanziaria pressoché instabile caratterizzata dalla violazione del patto di stabilità, oltre che dai parametri di deficitarietà strutturale, una crisi di liquidità arginata dall’anticipazione straordinaria di 14 milioni di euro dal Ministero dell’Interno e un saldo in cassa pari a meno 50milioni. Una situazione economica particolare quella con cui ha dovuto fare i conti per tutti i 5 anni la giunta Accorinti, che nonostante ciò secondo quanto affermato da Signorino è riuscita a rispettare quanto si era prefissata ad inizio mandato.
Infatti, secondo i dati diffusi dall’ex assessore al Bilancio ad inizio giugno 2018 il comune di Messina grazie a un percorso di riequilibrio sostenibile è riuscita a restituire l’anticipazione straordinaria di 14 milioni al Ministero, ed ha lasciato in cassa un attivo di più 51 milioni di euro senza esercitare nel corso del suo mandato tagli ai servizi offerti ai cittadini. A confermare quanto affermato da Signorino, anche Enzo Cuzzola.
“Quando l’amministrazione Accorinti si è insediata nel 2013- ha sostenuto l’ex consigliere- Messina aveva il cancro. Oggi Messina risulta invece guarita. Non esistono ad oggi le condizione che possano farci accettare la tesi per cui la città è in una condizione di dissesto”.
Infatti, secondo i dati snocciolati dagli ex assessori, ammonterebbero solo a 80 milioni di euro i debiti del Comune, che potrebbero essere smaltiti entro il 2019. Si tratterebbe quindi di una situazione meno grave rispetto a quella dipinta dal sindaco De Luca. Per confermare questa tesi Messinaccomuna ha ribadito la richiesta al Consiglio comunale di creare una commissione d'inchiesta che esamini i bilanci dell’ex amministrazione comunale.
All'incontro di ieri mattina erano presenti il segretario della Cgil Giovanni Mastroeni e il segertario dlla Uiltrasporti Michele Barresi, che hanno ribadito il loro no al "Salva Messina" e invitato la cittadinanza ad intervenire alla manifestazione che si terrà mercoledì31 ottobre a Piazza Unione Europea per dire no ai tagli previsti dal piano elaborato da De Luca.
Francesca Calì