Milazzo, Formica: “Sulla viabilità in marina nessun passo indietro”. Le opposizioni: “Modifiche illegittime”

Milazzo, Formica: “Sulla viabilità in marina nessun passo indietro”. Le opposizioni: “Modifiche illegittime”

Giovanni Passalacqua

Milazzo, Formica: “Sulla viabilità in marina nessun passo indietro”. Le opposizioni: “Modifiche illegittime”

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lunedì 14 Dicembre 2015 - 17:43

Per il consigliere Magistri le varianti al Piano Urbano del Traffico sono di competenza del Consiglio Comunale: “Interventi in palese contrasto con il PUT, e imposti senza alcun coinvolgimento della cittadinanza”. Dubbi anche sulla funzionalità della pista ciclabile

Non accennano a placarsi le polemiche sulle modifiche alla viabilità della marina Garibaldi a Milazzo. Il sindaco Giovanni Formica ha ribadito oggi che non tornerà sui suoi passi, nonostante le numerose critiche espresse dai milazzesi sui social network – e in una manifestazione ieri mattina, anche se poco partecipata. Intanto, il consigliere Simone Magistri ha presentato un’interrogazione per chiedere il ripristino di condizioni viarie “conformi al vigente Piano Urbano del Traffico”, specificando che eventuali modifiche competono comunque al Consiglio Comunale.

“Sono molto contento di questo vivace dibattito” – aveva dichiarato il sindaco – “Evidentemente i cittadini percepiscono di avere dopo tanto tempo una amministrazione con la quale possono interloquire”. Di tutt’altro avviso il consigliere, che anzi denuncia come le modifiche siano state attuate nottetempo, senza dare alcuna informazione preventiva alla cittadinanza. Ma, soprattutto, evidenzia come gli interventi siano in palese contrasto con le previsioni del vigente PUT, “che risulta atto di esclusiva competenza del Consiglio Comunale, e che prevede nel suo iter l’assegnazione alla cittadinanza ed alle associazioni interessate di un apposito termine per la formulazione di osservazioni”.

Per il consigliere c’è dell’altro. “Le suddette modifiche, specie quelle relative all’istituzione della nuova segnaletica orizzontale” – continua l’interrogazione – “sono state attuate in assenza di apposita ordinanza del comandante della Polizia municipale, o di qualsivoglia altro provvedimento amministrativo necessario. Questi interventi, non previsti e attuati in difformità con le procedure di legge, hanno determinato per l’ente un esborso di risorse finanziarie, di importo allo stato sconosciuto, che graveranno in via esclusiva sulle asfittiche casse comunali, e dunque sulle tasche degli ignari cittadini”.

Magistri manifesta poi alcune perplessità a proposito della pista ciclabile: “Nel PUT era prevista la realizzazione della pista ciclabile nel lungomare di levante, lungo l’area della cortina del porto, proseguendo poi sulla passeggiata a mare, con la realizzazione di appositi percorsi distinti e distanti da quello stradale. L’attuale pista si riduce di fatto a una passeggiata di qualche centinaio di metri, che poteva benissimo essere realizzata dove previsto; e nemmeno la scelta sembra dovuta a criteri di funzionalità, visto che la pista è priva di interconnessioni tali da conferirle un minimo di continuità”.

A chi lo accusa di aver stravolto il PUT, Formica ha risposto negando che le modifiche siano in contrasto con le previsioni del Piano, tranne che per “il modulo di pista ciclabile e per la possibilità, per coloro che tornano da Vaccarella, di proseguire verso la chiesa di San Giacomo, invece di essere obbligati a immettersi lungo la via Colombo. Ma questo sarà il prossimo passo” – continua il primo cittadino, che annuncia ulteriori cambiamenti – “è mia intenzione modificare non solo e non tanto la viabilità, quanto certe abitudini. In marina Garibaldi dovrà transitare in auto solo chi deve recarsi a Vaccarella o al Capo. Non vedo perché percorrerla per tornare indietro. Anche perché, a medio-lungo termine, vorrei realizzare una grande isola pedonale che dall’incrocio di via Colombo arrivi sino a piazza Mazzini, prolungando così da entrambe le parti la via Medici”.

“Una cosa deve essere compresa” – conclude Formica – “i cambiamenti, pur non semplici, vanno accettati. La visione della città non può essere quella del passato, ma deve guardare al futuro”. Resta da capire se questa visione abbia alla base una valutazione complessiva della viabilità mamertina; se questa valutazione sia in qualche modo conciliabile con gli indirizzi iniziali del PUT; e se le scelte imposte dall’amministrazione dovevano passare dal Consiglio Comunale.

Giovanni Passalacqua

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