Nervi tesi a Messinambiente, Accorinti e Ialacqua ai sindacati: "Rivedete la vostra posizione"

Nervi tesi a Messinambiente, Accorinti e Ialacqua ai sindacati: “Rivedete la vostra posizione”

F.St.

Nervi tesi a Messinambiente, Accorinti e Ialacqua ai sindacati: “Rivedete la vostra posizione”

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venerdì 08 Maggio 2015 - 12:57

Non si è fatta attendere la replica dell'amministrazione alla durissima lettera dei sindacati che annuncia la sospensione delle relazioni sindacali con il Liquidatore Ciacci. I confederali hanno parlato di "stato di polizia", Sindaco e assessore Ialacqua ricorrono a toni più conciliatori e tentano la mediazione.

I sindacati attaccano, l’amministrazione prova a mediare. Sulle fortissime tensioni che in questo momento tengono Messinambiente sotto scacco, non è tardata ad arrivare la risposta del Sindaco Accorinti e dell’assessore Ialacqua che si dichiarano “oltremodo sorpresi” per quanto affermato dai sindacati. Gli amministratori evidentemente non sanno il clima che si respira per ora nell’azienda guidata da Ciacci o non riescono a rendersi conto dell’impatto che stanno avendo le decisioni assunte all’indomani di quell’episodio di caos negli uffici di via Dogali. Stavolta però usano un tono mite e conciliatorio, totalmente diverso rispetto alle durissime dichiarazioni che l’assessore all’Ambiente aveva rilasciato subito dopo gli scontri tra i lavoratori e il Liquidatore Ciacci che hanno portato a quello che oggi Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno definito uno “stato di polizia”. I sindacati, nell’annunciare la sospensione delle relazioni sindacali con i vertici di Messinambiente, hanno chiesto all’amministrazione Accorinti di intervenire al più presto per ripristinare quel dialogo che è fondamentale tra azienda e lavoratori e di abbattere il muro che Ciacci sembra aver costruito. Dalle contestazioni disciplinari alle misure di controllo adottate all’interno dell’azienda, per sindacati e lavoratori questo modus operandi è inaccettabile e hanno chiesto a Sindaco e assessore di prendere in mano le redini di una questione che rischia di inasprirsi ulteriormente.

«Nel momento in cui si avviano tante iniziative virtuose che vedono l'azienda in grado di migliorare notevolmente il servizio ai cittadini è necessario recuperare immediatamente le possibilità di confronto, per non penalizzare gli sforzi che tanti lavoratori stanno facendo da tempo e che finalmente cominciano a dare risultati che la Città apprezza. Non sfuggirà a nessuno che Messinambiente ha avviato un profondo programma di cambiamento e di innovazione perseguito con la massima determinazione dal commissario liquidatore, Alessio Ciacci, in linea con quanto questa Amministrazione aveva richiesto» spiegano Accorinti e Ialacqua, che però non devono dimenticare che le nuove iniziative o i percorsi virtuosi avviati da Ciacci non possono essere l’unica faccia di Messinambiente.

Sindaco e assessore tornano a puntare l’attenzione sul rispetto delle regole come obiettivo prioritario affinché la legalità non sia un vuoto richiamo di principio, ma una garanzia per tutti: «Proprio per questo risultano inaccettabili comportamenti che appaiono tentativi di prevaricazione che mai potranno essere giustificati e che, se accertati, andranno sottoposti ai conseguenti provvedimenti. Invitiamo per questo le organizzazioni sindacali a riconsiderare la loro posizione, collaborando con il commissario Ciacci nel difficile lavoro di rilancio dell'azienda». Alla fine Sindaco e assessore ribadiscono la condanna verso qualsiasi atteggiamento di violenza e il sostegno all’operato di Ciacci anche sul fronte delle contestazioni che stanno creando tanto scalpore. Lanciano un messaggio di pace ai sindacati, chiedendo loro di fare un passo indietro e di riprovare a dialogare, sperando che abbiano chiesto la stessa cosa al Liquidatore Ciacci. Invocano il rispetto delle regole. Regole che però anche il Comune dovrebbe ricordare di rispettare, per esempio evitando di ritardare i pagamenti degli stipendi per inefficienze o errori degli uffici che inevitabilmente scatenano l’esasperazione dei lavoratori che, in questo periodo così difficile, non riescono a sopportare neanche due settimane di ritardi. Non entrano però nel merito delle accuse precise mosse dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori. A questo punto non resta che attendere quale sarà la reazione dei sindacati.

F.St.

14 commenti

  1. E’ proprio un bel quadretto; Il comune senza soldi sull’orlo del dissesto; MessinaAmbiente tecnicamente in liquidazione dove il grosso dei costi sono rappresentati dal personale. Forse tutti quanti dovrebbero tornare al buonsenso e sedersi insieme per percorrere una strada comune nell’interesse dei cittadini in primis.

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  2. E’ proprio un bel quadretto; Il comune senza soldi sull’orlo del dissesto; MessinaAmbiente tecnicamente in liquidazione dove il grosso dei costi sono rappresentati dal personale. Forse tutti quanti dovrebbero tornare al buonsenso e sedersi insieme per percorrere una strada comune nell’interesse dei cittadini in primis.

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  3. PAROLE SAGGE DA JERICO

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  4. PAROLE SAGGE DA JERICO

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  5. La crisi di liquidità attanaglia il Comune e la necessità di evitare DISORDINI SOCIALI dei dipendenti di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM e Servizi Sociali,costringe RENATO sindaco a finanziarsi con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA. Nella prima settimana di maggio sono €1.859.795,il 62,5% del totale entrate pari a €2.975.225(100%),a cui si sono sommate €823.827 il 27,7% di ENTRATE CORRENTI+ €277.744 il 9,3% di INCASSI non ancora regolarizzati, in totale €1.101.571 il 37%. Sono serviti a calmare i messinesi di ATM(€1.377.083),quelli dei SERVIZI SOCIALI(€669.394),i medici che si occupano degli ACCERTAMENTI SANITARI(€48.296),SPESE POSTALI(€213.733),alla SERIT(€26.016).Nel dare ed avere con UNICREDIT, sotto vigilanza della CORTE, rimborsato €131.506.

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  6. La crisi di liquidità attanaglia il Comune e la necessità di evitare DISORDINI SOCIALI dei dipendenti di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM e Servizi Sociali,costringe RENATO sindaco a finanziarsi con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA. Nella prima settimana di maggio sono €1.859.795,il 62,5% del totale entrate pari a €2.975.225(100%),a cui si sono sommate €823.827 il 27,7% di ENTRATE CORRENTI+ €277.744 il 9,3% di INCASSI non ancora regolarizzati, in totale €1.101.571 il 37%. Sono serviti a calmare i messinesi di ATM(€1.377.083),quelli dei SERVIZI SOCIALI(€669.394),i medici che si occupano degli ACCERTAMENTI SANITARI(€48.296),SPESE POSTALI(€213.733),alla SERIT(€26.016).Nel dare ed avere con UNICREDIT, sotto vigilanza della CORTE, rimborsato €131.506.

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  7. sergio indelicato 9 Maggio 2015 05:05

    Mi chiedo: se tutti fanno il proprio dovere non avrebbero nulla da temere se l’istituzione di controlli più serrati tenda a valutare l’operatività nei vari settori. INVECE LA RIVOLTA è GENERALE. Evidentemente Ciacci ha colto nel segno e le reazioni sopra le righe ne sono una evidente conferma

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  8. sergio indelicato 9 Maggio 2015 05:05

    Mi chiedo: se tutti fanno il proprio dovere non avrebbero nulla da temere se l’istituzione di controlli più serrati tenda a valutare l’operatività nei vari settori. INVECE LA RIVOLTA è GENERALE. Evidentemente Ciacci ha colto nel segno e le reazioni sopra le righe ne sono una evidente conferma

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  9. Hanno interrotto le relazioni sindacali ? Adesso non mangiamo più e ci tagliamo le vene. Non siamo più ai primi del 900 o alle lotte di classe, il livello dei sindacati oggi è il più basso nella storia della Repubblica. Il lavoratore oggi è ( giustamente)ipertutelato ed i sindacalisti hanno l’unico interesse al tesseramento per pagarsi lo stipendio. Così facendo sono diventati i difensori dei fannulloni e dei capi popolo o per meglio dire degli “Utili Idioti”, gente piccola piccola che si fa manipolare. A Messinambiente un tempo arrivava un consigliere comunale o un sindacalista e faceva e disfaceva a suo piacimento, con Ciacci la festa è finita e parlare di impegno,coordinamento,professionalità ad alcuni fa veramente male….

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  10. Hanno interrotto le relazioni sindacali ? Adesso non mangiamo più e ci tagliamo le vene. Non siamo più ai primi del 900 o alle lotte di classe, il livello dei sindacati oggi è il più basso nella storia della Repubblica. Il lavoratore oggi è ( giustamente)ipertutelato ed i sindacalisti hanno l’unico interesse al tesseramento per pagarsi lo stipendio. Così facendo sono diventati i difensori dei fannulloni e dei capi popolo o per meglio dire degli “Utili Idioti”, gente piccola piccola che si fa manipolare. A Messinambiente un tempo arrivava un consigliere comunale o un sindacalista e faceva e disfaceva a suo piacimento, con Ciacci la festa è finita e parlare di impegno,coordinamento,professionalità ad alcuni fa veramente male….

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  11. Tu che lavoro fai?
    George

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  12. Tu che lavoro fai?
    George

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  13. Ma non capisce che difende una amministrazione indifendibile? La smetta di elencare numeri e cifre e stia zitta. Perde sempre l’occasione di non muovere le dita nella tastiera. Veda di andare a lavorare e non scrivere.Lo stipendio ancora le fa comodo.

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  14. Ma non capisce che difende una amministrazione indifendibile? La smetta di elencare numeri e cifre e stia zitta. Perde sempre l’occasione di non muovere le dita nella tastiera. Veda di andare a lavorare e non scrivere.Lo stipendio ancora le fa comodo.

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