La replica arriva dopo le accuse della minoranza, secondo la quale il segretario percepirebbe €130.000, nonostante la retribuzione dello stesso sia pubblicata nell'albo pretorio e risulti essere di circa € 82.000. E sulla retribuzione del ragioniere sono i documenti a smentire l'opposizione
Continua il botta e risposta tra l'amministrazione di San Pier Niceto, guidata dal sindaco Calderone, e la minoranza consiliare, sul tema delle indennità percepite dal segretario e dal ragioniere comunale. Ancora una volta protagonisti sono i numeri: quelli diffusi dall'opposizione, che parlano di € 130.000 destinati a remunerare il segretario Francesco Scattarreggia e di altri € 15.000 erogati al ragioniere Salvatore Caravello. Numeri definiti “bugie” dalla giunta Calderone.
“Il segretario” – si legge nel manifesto affisso dalla maggioranza – “è in convenzione con il comune di Monforte San Giorgio, e costa ai cittadini dei due comuni € 82.000 lordi annui, perché professionalmente di fascia superiore rispetto al precedente; inoltre, svolge numerosi altri compiti per il comune”. E anche sulle indennità di carica arriva una secca smentita: viene infatti mostrato il confronto tra le indennità percepite dalla passata amministrazione – 7595 € più i 2000 riservati all'ex esperto comunale, Nicola Formica – e quelli attuali, inferiori per via della diminuzione al di sotto dei 3000 abitanti della popolazione comunale. In totale, le indennità mensilmente percepite dalla giunta Calderone sarebbero di € 5076.
Il ragioniere, pagato per la sua qualifica professionale di categoria D4, ricopre invece l'incarico di responsabile d'area, ruolo che non può essere attribuito a soggetti di categoria diversa. Il precedente responsabile comunale era infatti di categoria C; ma, come confermato da una circolare del Ministero degli Interni nel 2012, negli enti locali che dispongono di dotazione organica di livello D, è previsto che il responsabile d'area rientri nella categoria indicata. Per quel che riguarda la retribuzione, quella del responsabile d'area viene stabilita in base al comune di provenienza. Nel caso di Caravello si tratta di Milazzo; tuttavia, lo stesso ragioniere risulta in aspettativa al comune mamertino, e percepisce esclusivamente lo stipendio erogato dalla convenzione tra i due comuni che ne impiegano i servizi – l'altro è Pace del Mela. Dalla documentazione fornita, la retribuzione di Caravello risulta essere di circa € 1200 netti al mese, erogati per 18 ore settimanali.
Ovviamente, non mancano le accuse a quella che, fino a tre anni fa, era la maggioranza sampietrese. Nel documento si citano le case popolari di Ponte Muto e il centro diurno – costruiti di recente, ma già fatiscenti – e i debiti per oltre € 800.000, che la Corte dei conti sostiene esser stati causati dalla cattiva gestione dei bilanci comunali da parte degli ex amministratori, assenti alla seduta in cui gli stessi debiti sono stati riconosciuti.
Giovanni Passalacqua