Saponara, dopo l’alluvione scoppia la polemica

Saponara, dopo l’alluvione scoppia la polemica

Salvatore Di Trapani

Saponara, dopo l’alluvione scoppia la polemica

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lunedì 28 Novembre 2016 - 15:31

E’ polemica tra i consiglieri del gruppo “La Saponara che vorresti” e l’amministrazione. Al centro del dibattito la sicurezza del territorio e la prevenzione di danni causati da eventi calamitosi

La sicurezza del territorio al centro del dibattito tra l’amministrazione e i consiglieri del gruppo La Saponara che vorresti. Dopo il forte maltempo che la scorsa settimana si è abbattuto sul territorio il ricordo dei tragici eventi alluvionali del 2011 torna prepotentemente al centro della politica. In quell’occasione persero la vita 3 persone e più di 700 furono costrette a lasciare le proprie abitazioni.

“Ogni tintinnio di pioggia è subito terrore –hanno spiegato i consiglieri Rosilda Salvo e Alessio Calderone, del gruppo La Saponara che vorresti- E’ necessario eliminare qualsiasi rischio e intervenire con celerità sul territorio. Dalle istituzioni c’è poca considerazione, gli interventi eseguiti e previsti sono esigui e l’amministrazione risulta poco presente”.

Ad oggi, tra i principali interventi effettuati, figurano le operazioni di manutenzione del plesso Scolastico di Saponara Centro in via Firenze, per un importo di 150.000,00 euro, il rifacimento in somma urgenza dei tratti di argine lungo la Via Kennedy (torrente Saponara) e la via Como (torrente Scarcelli), per un importo di 180.000,00 euro, e la messa in sicurezza del tratto di Via Trieste nella frazione Scarcelli, per un importo di 70.000,00 euro. Nel prossimo futuro, inoltre, sono previsti interventi per 4.200.000,00 euro nell’ambito del Patto per la Sicilia.

“Si sarebbero potute gestire meglio le risorse –hanno aggiunto Salvo e Calderone- l’amministrazione ha voluto utilizzare a tutti i costi i fondi compensativi Terna per il rifacimento del centro urbano. A nostro avviso si sarebbe potuto investire in zone con maggiore criticità, attenzionando le aree situate presso il torrente o presso i valloni. Di recente –concludono Salvo e Calderone- l’amministrazione ha inoltre destinato un avanzo di amministrazione di circa 300.000 euro per interventi non necessari ignorando, ancora una volta, la sicurezza del territorio”.

Cattiva gestione delle risorse, dunque? L’amministrazione non è della stessa opinione e ribatte: “Abbiamo lavorato con costanza e celerità –dichiara il vice sindaco Giuseppe Merlino- sono stati eseguiti correttamente tutti i passaggi richiesti dalle istituzioni per l’accesso a fondi e finanziamenti. Non ci rimproveriamo nulla. La lentezza della burocrazia è una realtà tristemente attuale. Attendiamo ancora nuovi fonde per ulteriori operazioni”.

Il vice sindaco ha poi proseguito: “Per quanto riguarda i fondi compensativi di Terna tengo a ribadire ancora una volta che questi risultavano destinati ad opere già programmate nel 2010 e non potevano essere utilizzati diversamente. Sull’avanzo di bilancio –ha concluso- dei 300.000 euro disponibili abbiamo utilizzato 25.000 euro per il sanamento di debiti fuori bilancio e 50.000 per operazioni nei pressi della casa di riposo La Collina del Marea, la cui strada di collegamento principale risultava franosa e difficilmente praticabile. Le altre risorse verranno utilizzate con il prossimo bilancio”.

Salvatore Di Trapani

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