Il sindaco di Furnari Mario Foti: "Sull'Arena la minoranza dice sciocchezze ed è manovrata"

Il sindaco di Furnari Mario Foti: “Sull’Arena la minoranza dice sciocchezze ed è manovrata”

Giovanni Passalacqua

Il sindaco di Furnari Mario Foti: “Sull’Arena la minoranza dice sciocchezze ed è manovrata”

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giovedì 25 Giugno 2015 - 17:12

Il sindaco di Furnari replica alle contestazioni dei consiglieri d'opposizione in merito ai costi dell'Arena. "Ad accusarmi non sono loro, ma i manovratori che hanno dietro. Tutte mistificazioni. Non occorre alcun piano finanziario e comunque abbiamo speso meno di quel che dicono"

“La minoranza dice un sacco di sciocchezze”. È perentorio Mario Foti, sindaco di Furnari, nel rispondere alle accuse mossegli dall’opposizione sulla vicenda dell’Arena Vittorio Emanuele. Al centro delle polemiche i costi della struttura; ma la vicenda è più complessa.

Il piano finanziario

“In base alla convenzione stipulata con il Vittorio Emanuele, non c’è nessun piano finanziario da redigere. I conti andranno a consuntivo” spiega Foti, in risposta alle interrogazioni presentate dall’opposizione nelle quali sin da maggio si chiedeva contezza dei costi affrontati dall’amministrazione di Furnari per far fronte alla convenzione. Il comune di Furnari ha fornito all’ente teatro la location, i servizi essenziali e l’energia elettrica. In base alla convenzione spettano al Comune la locazione per i terreni, la predisposizione delle utenze, la realizzazione del parcheggio. Anche le cifre circolate sui costi dell’Arena non sarebbero veritiere: “I miei oppositori parlano di 140.000 euro già spesi; peccato che questa cifra sia totalmente inventata. In realtà i soldi spesi sono meno della metà; il calcolo della minoranza è ottenuto sommando spese tra loro diverse, con un pizzico di mistificazione, suggeritogli dai loro abili manovratori. Dicono che le mie risposte non sono state esaustive: io credo invece che già dalle interrogazioni traspaia la malafede dei miei interlocutori”.

L’impianto di pubblica illuminazione

La mistificazione in questione riguarderebbe i 40.000 euro impiegati nei lavori per il ripristino della pubblica illuminazione nel tratto, parallelo all’autostrada, che va da Furnari a Falcone, passando per l’Arena. I lavori, secondo Foti, si sono resi necessari a causa di un furto di rame, risalente a qualche tempo fa. Secondo l’opposizione, nei costi da affrontare per questi lavori sarebbero stati indebitamente inseriti anche quelli per dei cavi elettrici utilizzati negli eventi musicali; una tesi definita ridicola da Foti, che la ritiene frutto delle pressioni dei “referenti politici” del gruppo “Giovani per Furnari”. Le stesse pressioni che avrebbero distorto i costi della pulizia delle spiagge, parlando di un rincaro del 100%, anch’esso seccamente smentito dal sindaco. E ancora una replica va ai paventati pericoli di sicurezza, dovuti alla vicinanza dell’Arena ai canali di scolo delle acque piovane: “In piena estate non ci aspettiamo certo grandi piogge, ma in ogni caso non c’è da preoccuparsi: il luogo degli spettacoli è stato vincolato dalla soprintendenza, dopo aver ottenuto l’approvazione di un’apposita commissione e dei vigili del fuoco”.

La convenzione

Un terzo punto è oggetto di polemiche: le ripartizioni dei ricavi derivanti dagli spettacoli dell’Arena. “Al comune di Furnari – spiega ancora Foti – non andranno soltanto 50 centesimi ogni biglietto venduto, ma anche il 50% dei proventi dalle sponsorizzazioni raccolte dal comune stesso e il 10% di quelle raccolte invece dall’ente teatro. È ovvio che ci siano spettacoli di nicchia e spettacoli di massa: i biglietti per i concerti di Massimo Ranieri e Renzo Arbore sono quasi esauriti, mentre per Gershwin o per l’Amleto ci aspettiamo meno pubblico. La distribuzione di ticket omaggio, poi, non ci riguarda; dei biglietti si occupa un imprenditore privato, e solo lui può decidere se regalare o meno qualche biglietto. Noi stiamo cercando soltanto di avere una riduzione per gli abitanti di Furnari”.

Per Foti, dunque, le polemiche scatenate dall’opposizione hanno uno scopo politico. “Ad accusarmi non sono tanto i consiglieri di minoranza – dichiara il sindaco – quanto piuttosto i loro manovratori: quegli stessi personaggi responsabili della cattiva fama di Furnari; quegli stessi personaggi che, dopo esser stati allontanati dal 2007 in poi – alcuni grazie all’intervento della magistratura, altri per volontà popolare – cercano adesso di ricostruirsi una verginità politica con un’opposizione demagogica e denigratoria. Per questi motivi non esiterò a ricorrere alla magistratura, querelando chi ha dichiarato il falso”.

Il futuro dell’Arena

Oltre al problema “strutturale”, che riguarda il comune di Furnari, c’è poi quello del cartellone artistico. La programmazione della Rassegna è infatti affidata totalmente all’ente Teatro Vittorio Emanuele; ma all’interno del Cda proprio sulla programmazione estiva, che non riguarda solo Furnari ma anche Taormina, il Verdura di Palermo, il Monte di Pietà e il Forte San Jachiddu, sono venute a galla profonde fratture. Una situazione che ha portato alla sospensione delle repliche di “Comme un souvenir”, in programma venerdì 26 a Furnari e il 30 a Palermo e che riguarderà anche altri spettacoli in cartellone. La programmazione infatti sarà oggetto di rimodulazione alla luce probabilmente di un mancato approfondimento negli equilibri tra entrate e uscite.

“Il mio auspicio” – conclude il sindaco – “è che questo progetto venga portato a termine come previsto. Quel che è certo è che i soldi impiegati non sono sprecati: il nostro paese è noto soprattutto per storie di rifiuti e malavita, e c’era assoluto bisogno di portare un po’ di cultura, capace anche di far riscoprire la vocazione turistica del territorio. Noi abbiamo fatto la nostra parte; speriamo che il lavoro non sia stato vano”.

Giovanni Passalacqua

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