L'uomo era intento a trasportare, chiusi in gabbia, 28 cardellini frutto dell’uccellagione esercitata nella mattinata, un borsone contenente le reti utilizzati per la cattura dei volatili, delle pertiche (bastoni) in legno, delle corde, delle lenze, dei picchetti, una piccozza e un rastrello
Nel corso di un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno del bracconaggio e dell’uccellagione, uomini del Corpo Forestale Regione Siciliana con il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, si sono recati a Taormina in via Santa Filomena dove, a seguito di appostamento, fermavano il Sig. D. A. A. messinese di 67 anni che era intento a trasportare, chiusi in gabbia, 28 cardellini frutto dell’uccellagione esercitata nella mattinata, un borsone contenente le reti utilizzati per la cattura dei volatili, delle pertiche (bastoni) in legno, delle corde, delle lenze, dei picchetti, una piccozza e un rastrello.
Il soggetto fermato veniva condotto presso la sede del Distaccamento Forestale di Savoca dove in tale sede si procedeva alla compilazione degli atti di rito e si predisponeva la consegna dei cardellini illecitamente detenuti al Centro Recupero Animali Selvatici di Messina Colle S. Rizzo, per la verifica delle condizioni fisiche e per valutare se sussistono le condizioni per la liberazione degli stessi.
Trattandosi di attività sanzionata penalmente, si è proceduto al sequestro penale di tutta l’attrezzatura e dei cardellini e a denunciare a piede libero l’autore del fatto illecito. L’attrezzatura sequestrata è custodita presso i locali di Colle S. Rizzo, nella disponibilità dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.