400mila euro contro l’erosione costiera. Il finanziamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

400mila euro contro l’erosione costiera. Il finanziamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Marco Ipsale

400mila euro contro l’erosione costiera. Il finanziamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

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domenica 05 Luglio 2015 - 22:13

Si tratta di lavori da effettuare in somma urgenza per tamponare i rischi che si sono creati in seguito alla mareggiate che hanno flagellato la zona sud. Per quella stessa zona, tra Briga e Giampilieri, è pronto un progetto ben più corposo e definitivo, da 14 milioni di euro, non ancora finanziato. E poi ci sono i fondi dello Sblocca Italia…

Il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell’ambiente è il numero 50 del 18 marzo 2015 ed è stato registrato alla ragioneria centrale dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente al numero 340/468 del 15 aprile 2015. Riguarda la concessione di un finanziamento al Comune di Messina di 400mila euro per la realizzazione del progetto “lavori urgenti di manutenzione di opere marittime poste a difesa degli abitati esistenti lungo la fascia costiera del Comune di Messina nella zona compresa tra i torrenti Giampilieri e Briga” a valere sul programma di interventi approvato con decreto del Ministero dell’Ambiente 18 maggio 2004, come modificato dal decreto ministeriale numero 219 del 24 luglio 2013.

Si tratta di lavori da effettuare in somma urgenza per tamponare i rischi che si sono creati in seguito alla mareggiate che hanno flagellato la zona sud. Il progetto è già esecutivo e validato e prevede un importo a base d’asta di 313mila 750 euro, ai quali aggiungere l’importo per l’attuazione dei Piani di Sicurezza non soggetti a ribasso (3mila 623 euro) e le somme a disposizione (82mila 626 euro). I lavori, il cui avvio adesso è più che mai vicino, dovranno terminare entro 40 giorni naturali decorrenti dalla data del verbale di consegna.

“Il litorale compreso tra la foce del torrente Giampilieri fino a San Paolo Briga – si legge nella delibera di presa d’atto del finanziamento – oggi si presenta in condizioni di arretramento e la velocizzazione del fenomeno ha fatto rinvenire alla luce dei relitti di scogliere precedentemente insabbiate. L'intervento in progetto persegue l'obiettivo di garantire la necessaria protezione del tratto di litorale in questione ed in particolar modo l'abitato costiero soggetto al fenomeno erosivo in quanto situato a tergo della linea di battigia. Per quanto sopra, con il progetto in questione, verrà perseguito l'obiettivo finalizzato al ripristino e rifioritura delle scogliere frangiflutto presenti sulla spiaggia. Inoltre si prevede il salpamento dei massi in cls, recuperati lungo la spiaggia e in mare, al fine di assicurare al tratto di costa la difesa e la necessaria protezione nei confronti degli agenti meteomarini incidenti, minimizzando l'impatto visivo paesaggistico delle opere sull'ambiente circostante tramite strutture di difesa simili a quelle esistenti in loco”.

Per quella stessa zona, tra Briga e Giampilieri, è pronto un progetto ben più corposo e definitivo, da 14 milioni di euro, non ancora finanziato. Così come aspettano finanziamenti altri progetti, per 15 milioni di euro, di contrasto all’erosione costiera in diverse zone della città, da sud a nord (VEDI QUI).

16 milioni e 660mila euro sono previsti, invece, dallo Sblocca Italia per due progetti: poco più di 7 milioni per i 4 km di fascia tirrenica da Casabianca a Mezzana e poco più di 9 milioni e mezzo per i 5 km di fascia jonica da Tremestieri a Santa Margherita (VEDI QUI). Entrambi i progetti sono suddivisi in due stralci ma dal momento del finanziamento non sono giunte notizie sull’evoluzione che dovrà condurre alla pubblicazione delle gare d’appalto.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. CastorinaCarmelo 6 Luglio 2015 08:00

    Speriamo che quest’opera sia realizzata dopo attenti studi di settore, per non arrecare ulteriore nocumento alla già precaria orografia della costa.Sono stati messi a dimora in passato massi flangiflutto con esiti successivi catastrofici per l’ecosistema marino. L’area dello stretto non perdona errori e malversazioni quindi vigileremo attentamente gli sviluppi.

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  2. CastorinaCarmelo 6 Luglio 2015 08:00

    Speriamo che quest’opera sia realizzata dopo attenti studi di settore, per non arrecare ulteriore nocumento alla già precaria orografia della costa.Sono stati messi a dimora in passato massi flangiflutto con esiti successivi catastrofici per l’ecosistema marino. L’area dello stretto non perdona errori e malversazioni quindi vigileremo attentamente gli sviluppi.

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