L'ex deputato regionale e nazionale (ora nella segreteria del Governatore) invita i sindaci ad uscire dal silenzio: "Bisogna capire da dove arrivano liquami e pattume"
Altra giornata da bollino nero per il mare che bagna la costa jonica messinese, da Scaletta a Letojanni e Taormina. L’ultima domenica di agosto si è rivelata un incubo. Impossibile entrare in acqua, a causa di liquami e pattume. Purtroppo non è una novità. Gli appelli agli amministratori e le proteste sui social e lungo le spiagge, quest’anno stracolme come non accadeva da lustri, non si contano più. E dire che a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, due paesi (Alì Terme e S. Teresa di Riva) hanno anche ottenuto dalla Fee (Foundation for Environmental Education) la Bandiera blu. L’ultimo a sollevare il grave problema, con toni perentori, è Carmelo Briguglio. Lo fa da semplice cittadino, tornato a prendere il bagno sulla spiaggia della sua Furci Siculo, cittadina che ha amministrato a cavallo degli anni ’80 e’90 prima di spiccare il volo alla Regione (come deputato all’Ars ed assessore) e al Parlamento nazionale. Adesso è nell’ufficio di presidenza del presidente della Regione, Nello Musumeci.
“Ammainate quella bandiera blu per favore – sbotta l’ex onorevole Briguglio – e tutti voi smettetela di auto-celebrarvi per stupidaggini, con mitragliate di selfie. Issate, tutti insieme, questo vessillo più adatto: non imbrogliate più la gente. Come quest’anno mai. Visto che fate i muti e i tonti, si provvederà altrimenti”. Briguglio va oltre. “A me – spiega – non interessa la questione politica. Bisogna capire da dove arriva questa sporcizia. I sindaci si riuniscano, lavorino ad una piattaforma e la presentino alla Regione. Ognuno faccia la propria parte. Ed anche io – incalza Briguglio – sono pronto a dare una mano. Purtroppo c’è un silenzio assordante sull’argomento. Non è parlandone che si danneggia il turismo. Al contrario”.
Nei giorni scorsi la questione era stata sollevata attraverso i social da un altro amministratore di Furci Siculo, il commercialista Franco Romeo. Anche lui ha descritto un quadro “indecoroso, sotto gli occhi di tutti. Tranne che degli amministratori, che sinora hanno glissato”. Il malcontento è diffuso.
“Siamo consapevoli – prosegue Romeo – che la soluzione non è semplice e immediata. Per questo occorre una unanime presa di posizione di tutte le amministrazioni locali, altrimenti saranno vanificati tutti gli sforzi fatti e che si faranno per ottenere o mantenere la Bandiera blu”.
Il sindaco di S. Teresa di Riva e deputato regionale Danilo Lo Giudice, nei giorni scorsi ha preso l’impegno di scrivere al sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca. Ma di quella missiva, che dovrebbe essere il primo passo verso la chiamata a raccolta di tutti i primi cittadini dell’hinterland al fine di analizzare collegialmente il problema, non si sa ancora nulla. (Carmelo Caspanello)