Colpiti da misura cautelare nuovamente l'ex consigliere Castorina e poi lo zio Saraceno e i collaboratori D'Ascola, Laganà e Morelli
Riarrestato Nino Castorina, ex consigliere comunale e consigliere delegato metropolitano di Reggio Calabria per il Pd, nell’àmbito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Reggio Calabria (procuratore capo,Giovanni Bombardieri) sui brogli elettorali in occasione delle Comunali reggine dell’ottobre scorso.
Cinque le nuove misure cautelari disposte dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria Stefania Rachele, accogliendo le richieste di Bombardieri, del suo aggiunto Gerardo Dominijanni e dei pm reggini Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo.
Ma è notizia di primo piano anche che tra i soggetti indagati a piede libero ci sia pure un membro della nuova giunta Falcomatà, l’ex presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino, da un grappolo di settimane assessore comunale al Welfare.
Le misure
I cinque arrestati, per come esposto questa mattina dagli inquirenti in conferenza stampa virtuale, sono lo stesso Castorina (già ai domiciliari in seguito all’operazione del 14 dicembre scorso), lo zio acquisito Giuseppe Saraceno, l’avvocato Simone D’Ascola, il consigliere comunale di Calanna e membro del coordinamento regionale di Anci Giovani Francesco Laganà e il giornalista Antonio Fortunato Morelli (tutti a vario titolo collaboratori di Antonino Castorina).
Tutti e cinque i soggetti colpiti da misura di custodia cautelare sono stati posti agli arresti domiciliari.
Colpito invece da interdizione dai pubblici uffici Antonino Covani, già segretario della Commissione elettorale comunale.