Si allarga ulteriormente l'inchiesta giudiziaria sui brogli elettorali, con il coinvolgimento di altri politici
Altre 9 persone, tra cui politici, vanno ad allungare la lista degli indagati nell’ambito dell’inchiesta dei brogli elettorali nelle elezioni dello scorso settembre per il rinnovo del consiglio comunale di Reggio Calabria.
La Procura della Repubblica reggina ha emesso dei nuovi provvedimenti a carico, dell’ormai ex consigliere comunale del Pd Antonino Castorina, attualmente agli arresti domiciliari, di due candidati a consigliere comunale di centrodestra Giuseppe Eraclini di Forza Italia e Luigi Dattola di Fratelli d’Italia, Giuseppe Cuzzocrea candidato in una lista civica a sostegnoe di Giuseppe Falcomatà e Paola Serranò del Pd ex consigliere ma che poi non si è candidata alle amministrative dello scorso mese di settembre, mentre gli altri indagati sono Serena Minniti dello staff di Castorina, Giuseppe Saraceno, zio di Antonino Castorina, Elena Anna Cotugno e Giuseppina Facciolo. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo sono violazione della legge elettorale e falso.
Su questo nuovo filone dell’inchiesta, le cui indagini sono eseguite dalla Digos di Reggio Calabria, coordinate dal Procuratore Giovanni Bombardieri e dell’ Aggiunto Gerardo Dominijanni., interviene Luigi De Magistris, candidato alle prossime elezioni regionali: “L’indagine della Procura della Repubblica sulle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria
– dichiara il sindaco di Napoli – ci consegna un quadro desolante che apre a scenari imbarazzanti di manipolazione del consenso popolare.
Il sistema delle preferenze fraudolente all’inizio sembrava rilegato solo ad un piccolo numero di soggetti mentre oggi appare essere un sistema trasversale non legato a singoli schieramenti o partiti. Un sistema marcio in cui c’è gente che ha votato più volte o in cui singoli soggetti accumulavano decine di deleghe di elettori impossibilitati per indirizzare il consenso su determinati soggetti.
Non posso che esprimere la mia solidarietà alla cittadinanza di Reggio Calabria, – conclude De Magistris – cui è stato negato un diritto costituzionale come quello di avere elezioni libere e democratiche. Chiedo invece che la politica locale si assuma tutte le responsabilità del caso senza tentennamenti e senza far finta di nulla, facendo mea culpa per aver danneggiato i propri cittadini e l’immagine di un’intera città”.