Appuntamento domenica 19 maggio alla Feltrinelli di Messina. L'attore presenta il suo romanzo in dialogo con il critico Franco Cicero
MESSINA – L’attore e regista Ninni Bruschetta presenta il suo primo romanzo: “La scuola del silenzio”. Domenica 19 maggio, alle 18, incontrerà i lettori alla Feltrinelli di Messina, dialogando con il giornalista e critico Franco Cicero. L’autore leggerà dei brani dal libro, accompagnato alla chitarra da Tony Canto, musicista e cantautore siciliano.
Un direttore artistico e un attore al centro del romanzo di Bruschetta
Per il suo primo romanzo, l’autore non si è allontanato dal suo mondo artistico. Ecco la storia. Non a caso si legge nella presentazione del libro: “Ninni Bruschetta, che come il protagonista del libro è un amato attore di teatro, cinema e televisione, esordisce con un romanzo intenso e doloroso che, nel solco della tradizione di alcuni grandi scrittori siciliani come Leonardo Sciascia, mette in scena una storia in cui il passato si riverbera sul presente e che rivela l’amara e terribile verità di una terra magnifica e unica, in cui l’aria è costantemente pulita dal vento e il disordine e l’incuria si mischiano a scenari di rara bellezza”.
Una storia siciliana, un teatro che non funziona e un Amleto come sogno e progetto
In un paese sulla costa della Sicilia orientale, la giunta comunale ha un’idea per risollevare il teatro cittadino. Richiamare a casa come direttore artistico il figliol prodigo, che ha abbandonato la provincia e l’isola per diventare un attore di successo. Lui accetta felice, pieno di aspettative. È pronto a portare avanti un progetto innovativo e dal respiro internazionale. Ma, varcata la porta dell’edificio di fine Ottocento, quello che vede è sconfortante: i corridoi sono affollati di dipendenti annoiati che spostano carte e si accaparrano straordinari che non fanno, la biglietteria non funziona, la sartoria è abbandonata da tempo. Sballottato da questa schiera di “inutili”, come in una visione allucinata di Kafka, prova a non darsi per vinto e, per cercare di smuovere gli animi e bonificare la palude istituzionale in cui è finito, decide di organizzare tra mille difficoltà un Amleto.
Ma ogni volta che sbatte la testa contro l’ennesimo intrallazzo burocratico, sempre più scoraggiato e solo, ripensa alla disavventura che ha causato la sua fuga dall’isola, una storia fatta di silenzi, di gerarchie fasulle e abusive, di negligenze, di sistemi sociali chiusi e politiche corrotte alle quali si era ostinato a non piegarsi.
Chi è Ninni Bruschetta
Volto noto del piccolo e del grande schermo, l’attore Ninni Bruschetta inizia la sua carriera in teatro, fondando nel 1993 la compagnia “Nutrimenti terrestri”, che porta in scena testi di valenza sociale come I carabinieri di Beniamino Joppolo (1993), Giulio Cesare di William Shakespeare (1998), Corruzione al palazzo di giustizia di Ugo Betti (1999). Contemporaneamente sperimenta la sceneggiatura cinematografica, a fianco di Francesco Calogero (La gentilezza del tocco, 1987, Nessuno, 1992), e, nel 1990, firma la regia del lungometraggio Visioni private, del quale è anche interprete. Risale a questi anni l’incontro con Pappi Corsicato, che lo dirige in Libera (1993) e I buchi neri (1995). Al cinema ha interpretato innumerevoli ruoli, collezionando una filmografia che raggiunge i quaranta titoli, tra i quali ci sono La vita che vorrei di Giuseppe Piccioni, Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, I cento passi di Marco Tullio Giordana, To Rome with love di Woody Allen. Tra le ultime pellicole alle quali ha preso parte, anche La trattativa di Sabina Guzzanti (2013). Oltre alle numerosissime partecipazioni a fiction televisive, che lo hanno reso molto popolare, rimane indimenticabile il personaggio di Duccio Patanè, interpretato da Bruschetta nella serie Boris (2007), vero e proprio “cult” trasformato, nel 2011, nel film omonimo.
Il teatro continua a rimanere un punto fermo dell’orizzonte creativo di Bruschetta, che lo declina sovente lungo un versante di impegno civile: nel 2006 mette in scena L’istruttoria – atti del processo in morte di Giuseppe Fava, di Claudio Fava con Donatella Finocchiaro e Claudio Gioè, e, nel 2012, L’ufficio di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre (autori della serie tv Boris), con Maurizio Marchetti, Antonio Alveario, Giampiero Cicciò, Adele Tirante, Maurizio Puglisi, Livio Bisignano, Lucio Patanè. Con Marchetti e Alveario, Bruschetta è stato tra i protagonisti del film di Pif La mafia uccide solo d’estate (2013). È stato direttore artistico del Teatro di Messina e del Teatro del Mela, dirigendo laboratori di formazione per giovani attori. Nel 2010 ha pubblicato, con l’editore Bompiani, il volume Sul mestiere dell’attore, con prefazione di Franco Battiato.
Tony Canto e Franco Cicero
Tony Canto è un musicista compositore, cantautore, produttore, scrittore, arrangiatore e chitarrista siciliano. Marinetti, Musica Nuda (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti), Pilar, Bungaro, Paciotti/ Giovanni Allevi.
Franco Cicero è un giornalista, critico cinematografico e saggista italiano. È specialista di cinema italiano e in particolare di registi siciliani come Giuseppe Tornatore – avendo personalmente contribuito nel 1988 all’affermazione internazionale di Nuovo Cinema Paradiso – e Francesco Calogero, nonché di attori siciliani come Adolfo Celi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Dal febbraio 2023 è componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Taormina Arte Sicilia.