Crocetta: "Ci sono deputati che hanno incompatibilità grandi come i grattacieli"

Crocetta: “Ci sono deputati che hanno incompatibilità grandi come i grattacieli”

Rosaria Brancato

Crocetta: “Ci sono deputati che hanno incompatibilità grandi come i grattacieli”

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martedì 11 Dicembre 2012 - 16:06

Dopo la bufera di Report sulla formazione siciliana il presidente Crocetta rincara la dose: "Ci sono deputati che hanno incompatibilità grandi come i grattacieli. Proporrò un disegno di legge". Il governatore ha già annunciato il blocco del pagamento agli Enti coinvolti.Intanto a Messina continuano le reazioni dai renziani al circolo Libertà e giustizia fino a Reset

"Nel settore della formazione c'è una incompatibilità per alcuni deputati, legati direttamente agli enti grande quanto un grattacielo. Sui familiari fino al terzo grado, invece, la normativa regionale è omissiva". Rincara la dose il presidente Crocetta dopo la bufera scatenata dalla trasmissione Report sulla formazione e se ieri ha annunciato di voler bloccare i pagamenti agli Enti legati a deputati regionali oggi va oltre, con riferimento alla normativa in materia d’ incompatibilità, rilevandone alcune lacune che son servite da alibi "E' stata fatta una legge per gli enti locali che prevede incompatibilità persino per i consiglieri comunali del paesino più sperduto della Sicilia- dichiara- ma non per i familiari dei deputati. Per questo proporrò una legge sulle incompatibilità per deputati, assessori e dirigenti sulle orme di quella in vigore per i Comuni. Queste incompatibilità dissipano il bilancio della regione. Chi ci dice se quando viene approvato il bilancio non vengono fatti abusi nella ripartizione delle risorse proprio alla luce di queste incompatibilità?" Nel mirino delle verifiche Crocetta ha inserito anche l’ormai nota tabella H, quel calderone dove confluivano tutte le prebende per enti ed associazioni vicini ai singoli deputati e sulla cui distribuzione vigeva una sorta di par condicio tra partiti. Nei programmi del governatore c’è anche la costituzione di una task force che vigili su ogni forma di spreco, con particolare attenzione al sistema dell’utilizzo dei fondi europei divenuto un pozzo talmente profondo ed insondabile da spingere l’Unione Europea a inviare ispettori in queste ore per far chiarezza sull’uso delle risorse comunitarie.

Il presidente della Regione quindi vuol accendere i riflettori su incompatibilità ed ineleggibilità, perché la prima può sanarsi con le dimissioni dall’Ente, l’ineleggibilità non è sanabile. Il messinese Fortunato Romano, eletto deputato regionale nell’Mpa, fu dichiarato ineleggibile perché non si era dimesso in tempo dalla carica di Presidente dell’Efal in seguito ad un ricorso presentato da Santi Catalano.

La legge regionale 29/1951 all’art.10, indica i casi d’ineleggibilità: per coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali, amministratori e dirigenti di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato o con la Regione per contratti di opere e per i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società ed imprese volte al profitto di privati, che godano di contributi, concorsi, sussidi o garanzie da parte dello Stato o della Regione. Nel caso di Romano la Cassazione, con sentenza del luglio 2010 chiariva le motivazioni alla base della norma,volta “a garantire la par condicio tra i vari candidati e, dunque, ad evitare che tali soggetti possano assumere una posizione di privilegio rispetto agli altri, proprio in ragione dell'attività da loro svolta all'interno dei predetti enti, sì da essere potenzialmente in grado di influenzare la volontà degli elettori, con l'uso strumentale degli enti di cui gli stessi amministratori e sui quali incide in vario modo la Regione per il cui organo legislativo essi si candidano”.

La bufera si sta abbattendo su una galassia, quella della formazione, che ha i suoi pianeti anche a Messina, una costellazione di Enti collegati a Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. In riva allo Stretto non mancano le reazioni alla vicenda.

“Avete sentito la (non) risposta, da consumato dribblatore, data da Francantonio Genovese, a Report- scrive Giusy Furnari, coordinatore del circolo Libertà e Giustizia- e le impunite dichiarazioni fatte dal cognato, il deputato regionale Franco Rinaldi, il quale ha rivendicato come legittimo l’uso elettorale dei fondi della formazione gestiti da enti che fanno capo a suoi familiari? Cosa ne pensa Rosario Crocetta lo sappiamo dalla sua presa di posizione. Aspettiamo di sapere cosa ne pensa Bersani. Noi crediamo che tutti i cittadini, che guardano con speranza alla “rivoluzione della dignità”, non debbano restare muti e indifferenti di fronte a queste oltraggiose affermazioni. In città ancor più che altrove è necessario che si apra un dibattito che metta in discussione ciò che si vuol promuovere come “bene comune” e quali debbano essere i nostri rappresentanti istituzionali”. Chiaro il riferimento a Bersani, candidato premier del centro-sinistra e che proprio a Messina e proprio grazie a Genovese ha superato il tetto del 74% dei consensi.

Cosa ne pensano i renziani messinesi lo sappiamo da settimane, dal momento che in piena campagna per le primarie, chiesero ufficialmente a Crocetta “l’azzeramento del sistema formazione,nelle logiche, nei modi, nelle pratiche gestionali e nei metodi di finanziamento”. Oggi i Comitati Adesso per Renzi rilanciano riprendendo il comunicato rimasto inascoltato e nel quale s’invitava anche ad un azzeramento dei progetti in itinere per riformularli alla luce delle reali esigenze professionali. I renziani chiedevano anche l’istituzione di un’Authority regionale indipendente dalla politica che vigilasse su tutta la filiera dei fondi Fes-Fesr e che le assunzioni avvenissero su bandi pubblici con selezioni aperte.

Doveva arrivare Report per sollevare il caso, peraltro già raccontato da un’inchiesta di Panorama molto dettagliata su nomi, partiti, parentele, scatole cinesi. Lo ricorda anche Reset che allo scandalo formazione dedicò il 2 agosto, pochi giorni dopo l’uscita dell’inchiesta di Panorama un incontro al Giardino Corallo, che si concluse con la proposta, tra le altre, di “Predisporre un disegno di Legge che neghi ai politici, dai consiglieri comunali fino ai deputati nazionali ed ai loro familiari a qualsiasi livello, il coinvolgimento in enti di formazione”. A quell’incontro si presentò l’allora sindaco Buzzanca, ma non si presentò Genovese.

“Ci sorprese il silenzio di molti che adesso si scandalizzano- scrive Reset- Evidentemente, “i giovani” del PD così come quelli del PDL, erano ciechi e sordi e non si sono accorti di quanto fosse “naturale” per i loro partiti fare politica acquisendo società di formazione al fine di costruire consenso ed “utilizzando” la necessità di chi cerca disperatamente una collocazione lavorativa”.

Fa riflettere il fatto che a febbraio una commissione dell’Ars, presieduta da Filippo Panarello, arrivò alle stesse conclusioni lanciando l’allarme sulle “troppe incursioni della politica” Dal ’76, data di nascita del sistema, ad oggi sono state assunte 7.500 persone, ma il 60% di queste solo dal 2000 al 2008, ed anzi il 45% del totale dal 2006 al 2008, in coincidenza con le regionali. Tutti i dipendenti della formazione siciliana rappresentano il 46% del settore a livello nazionale. Brillanti deduzioni, rimaste ovviamente sulla carta da febbraio ad oggi.

Rosaria Brancato

15 commenti

  1. ASSUNTI con stipendi discreti (ottimi direi) ed io come altri precario da 20 anni, a via di proroghe, perchè non ci sono i soldi nelle casse della Regione.
    Farabutti. Tutti.

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  2. Vai Crocetta, per coerenza si devi dimettere, Messina ha consentito la sua elezione anche grazie agli affari di Genovese e Rinaldi!!

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  3. Ci sorprese il silenzio di molti che adesso si scandalizzano- scrive Reset- Evidentemente, “i giovani” del PD così come quelli del PDL, erano ciechi e sordi e non si sono accorti di quanto fosse “naturale” per i loro partiti fare politica acquisendo società di formazione al fine di costruire consenso ed “utilizzando” la necessità di chi cerca disperatamente una collocazione lavorativa”.

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  4. francotomasello 11 Dicembre 2012 17:32

    come faceva crocetta a non saperlo ???????????????????”’

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  5. Ma ci voleva un programma come quello di Report per far aprire gli occhi sul marciume con cui dobbiamo convivere?
    Erano cose risapute, erano cono conosciute, certo però non era risaputa o conosciuta la grande orrenda figura che questi elementi hanno fatto.
    E’ bene ricordare a determinati elementi che il consenso elettorale non si fa mica in questo modo, ma evidentemente così gli era stato insegnato oppure così gli è stato più facile ottenere il “famoso” consenso elettorale. I cittadini ancora liberi dalle maglie di questi elementi non possono che vergognarsi.
    La cosa che più mi sorprende è comunque verificare come ad ogni richiesta di “consenso elettorale” -elezioni- questi elementi son sempre lì. Strette di mano e pacche sulle spalle.
    Tutti siamo colpevoli, perchè tutti siamo rei di questo vergognoso andazzo.

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  6. Crocetta sicuramente lo sapeva prima delle elezioni.
    Ma i Greci per Entrare a Troia Hanno usato il cavallo (di Troia)

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  7. scusate, ma degli enti vicino all’ex assessore alla formazione perido 2008/2010 perchè non ne parla nessuno? ci sono cooperative che da fatturati modesti in quel periodo videro crescere paurosamente i loro incassi di parecchi milioni di euro proprio grazie ai finanziamenti della formazione. Guarda bene caro Crocetta tutti gli enti e non ti fermare a quelli troppo facilmente riconducibili ai politici di casa nostra. Ci sono parecchie soprprese da scartare sotto l’albero di natale 2012.

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  8. a messina si dorme,debbono venire da fuori per svegliarci, vedi panorama ,ora report, tutto deve passare sotto silenzio, guai a disturbare i manovratori. svegliaaaaaaaaaaaa

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  9. Questo stato di cose,porta all’emarginazione di ki vuole lavorare seriamente,perche’ qua se vuoi lavorare devi essere della setta! E uno schifo!

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  10. paolo, questo che dici e’ vero, ma dopo averlo usato , il cavallo, ha distrutto la citta’, non si e’ perso in chiacchiere. questo fara’ la differenza tra la storia e la leggenda

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  11. ATTENZIONE….
    a non criminalizzare tutti i lavoratori della formazione, perché alcuni di essi, il posto di lavoro, lo hanno sudato ed ottenuto dopo anni di lavoro non retribuito e poi anni di precariato.
    Dobbiamo controllare tutti quelli che hanno fatto carriera in modo velocissimo, prendono stipendi ben retribuiti e forse, non sanno cosa devono fare, rigettando il loro lavoro ai colleghi e/o sottoposti.
    ATTENZIONE…
    Fuori tutti i politici a vario titolo dagli enti di formazione e, facciamo controlli (veri) sull’operato degli enti, soprattutto sul rispetto delle mensilità dovute ai lavoratori che giustamente hanno lavorato.
    ATTENZIONE…
    I sindacati, oggi, dovrebbero scrivere come slogan “combattiamo per i diritti di ALCUNI lavoratori”.

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  12. I LADRI DI PISA
    MA A CHISTU CU MISI D’ASSUPRA ?

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  13. e dico questo perche’ proprio nel momento in cui si scatena la bufare il parlamentare di cui parliamo viene eletto alla carica di questore del parlamento siciliano, carica importante anche ai fini di controllare i fondi

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  14. Certi nome del passato incutono ancora timore.

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  15. se vuoi lavorare devi anche sapere l’italiano…

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