Il Consiglio provinciale ha approvato l'ordine del giorno con il quale chiede la revoca in autotutela del provvedimento di nomina della giunta a 15, perchè in violazione alla norma regionale che fissa il tetto massimo di assessori a 9. Intanto dopo la "fronda" dei 7 consiglieri Pdl oggi pomeriggio 4 assessori area ex An disertano la giunta, Cusumano, Catalfamo, Ventimiglia e Fichera.
E' bufera a Palazzo dei Leoni. In tarda mattinata l'Aula boccia Ricevuto e nel pomeriggio ben 4 assessori Pdl, area ex An (Cusumano, Ventimiglia, Fichera e Catalfamo) disertano la giunta. Le cattive notizie per l'amministrazione Ricevuto arrivano sin dalle prime ore del mattino, con la fronda dei 7 consiglieri Pdl ex An e del consigliere della Destra sociale (vedi articolo) che contestano l'ampliamento a quota 15 e anche la deputazione che lo ha avallato. Poi, a ruota, il Consiglio provinciale boccia l’allargamento della giunta. E lo fa grazie anche alla consueta assenza in aula di gran parte dei consiglieri della maggioranza. La seduta, disertata come ormai consuetudine dei due Palazzi, da gran parte dei consiglieri della maggioranza, ha votato un ordine del giorno con il quale chiede la revoca in autotutela del provvedimento di ampliamento della giunta, perché avvenuto in violazione della norma regionale che fissa il tetto massimo di assessori a 9 (il 20% del numero dei consiglieri provinciali). In aula nessuno, a parte i consiglieri dell’Udc, a difendere le decisioni degli alleati che governano la Provincia ed i 3 esponenti del Pdl che si sono astenuti. Ma in un Consiglio dove l’assenteismo è la regola vincono comunque i numeri ed in seconda convocazione l’ordine del giorno presentato da Pd, Sicilia Vera, Fli, Mpa, Mli e Rifondazione Comunista, primo firmatario Pippo Lombardo, è stato approvato con 11 voti a favore, 6 contrari (gli Udc) e 3 astenuti (Pdl). Accesi i toni del dibattito, non solo da parte dei Consiglieri Pdl vicini a Nania e Buzzanca, che sono arrivati a contestare la deputazione del Pdl, ma anche dai banchi della “vecchia” opposizione a Ricevuto. “Avevamo detto ieri che la nuova giunta era l’ennesimo tentativo di ricomporre una maggioranza che non è mai esistita- hanno sottolineato gli esponenti del Pd- ed oggi ne abbiamo la prova con le dichiarazioni del capogruppo di Gioventù della libertà Galluzzo e dei 7 consiglieri di area ex An che prendono le distanze da Ricevuto, pronti anche a dimettersi”. Già ieri alla presentazione della nuova giunta allargata alla conferenza non hanno partecipato gli assessori di area ex An e nella nota firmata dai Pdl “ribelli” vengono contestati anche i deputati che hanno avallato l’operazione a quota 15. “L’approvazione dell’ordine del giorno che chiede la revoca del provvedimento- dichiara Peppe Grioli- nonché la posizione di 8 consiglieri di maggioranza rappresentano la prova del fallimento della coalizione che ha portato alla vittoria Ricevuto nel 2008. Ora vogliamo sapere se i 5 assessori ex An vogliono dimettersi e se il Presidente ha intenzione di presentare in Aula la sua giunta e il programma per verificare con i numeri se ha ancora una maggioranza che lo sostiene” Sin dal 2008 al punto 2 dell’ordine del giorno del Consiglio provinciale c’è proprio la presentazione della giunta, ma evidentemente in quattro anni non c’è stato il tempo per farlo;Il ruolo dell’Udc in questa operazione- ha sottolineato Gullo, Pd- dimostra la salda solidarietà con una coalizione che in questi anni non ha dato prova di essere all’altezza di governare con i fatti, ma solo con gli annunci e i proclami”. La posizione dei centristi, che da un lato sembrano voler cedere a tentazioni matrimoniali e dall’altro continuano a rinsaldare le basi di una coalizione di centro destra che ha vinto a Messina è alla base anche dell’intervento di Roberto Cerreti, Movimento Liberi Insieme: “Aspettando Godot, ovvero l’Udc messinese, scopriamo con grande sorpresa la reazione dei consiglieri del Pdl contro l’ampliamento della giunta. Apprezziamo il fatto che i consiglieri dell’Udc, pur consapevoli dell’esito del voto, sono comunque rimasti in aula. Speriamo che presto si uniscano al coro di quanti vogliono rivoluzionare questo ventennale sistema politico”. Al momento per la verità l’Udc è ben salda ai posti di comando e in questo rimpasto ha fatto la parte del leone, al punto da scatenare le reazioni dell’area ex An che non vede di buon occhio l’eccessivo spazio dato a chi, soprattutto a Palazzo Zanca, ha sferrato attacchi alla maggioranza e adesso, alla vigilia delle tornate elettorali, non ha ancora chiarito bene da che parte andrà. E infatti nel pomeriggio, alla giunta convocata da Ricevuto gli assenti erano proprio i 4 assessori Pdl dell'area ex An: Catalfamo, Cusumano, Fichera e Ventimiglia, segnale chiaro e forte di venticelli di guerra diventati bufera.
Rosaria Brancato
(foto Dino Sturiale)
A STO PUNTO NANNY IL BXXXXXXX DOVREBBE DIMETTERSI.NON LO FARA’ MAI E NON RINUNCERA’ MAI A 10000 EURO
Chi l’avrebbe mai detto, Ricevutus buzzanchii sconfessato dai suoi stessi compagni di merende! E ora come la mettiamo?
Starà pensando il predatore: “Qui bisogna escorgitare qualcosa, oppure questa è la volta buona che mi cacciano via ed io perdo la mia paghetta mensile” ed ancora, “Sono stato tradito dal sangue del mio sangue, dalle mie stesse budella che ora si contorcono spasmodicamente”.
Ma non è giustificabile nemmeno l’atteggiamento di D’Alia,che alla stessa stregua di Pierferdy,è sempre presente nella spartizione delle torte sia di centrosinistra che di centrodestra.Questa non è la politica del doppio forno ma quella degli innumerevoli forni.E’ bello criticare,come al Comune,ma poi……………
“L’Udc è ben salda ai posti di comando”… “In aula nessuno, a parte i consiglieri dell’Udc, a difendere le decisioni degli alleati che governano la Provincia….”
Non c’è altro da aggiungere al servizio di TS, bisogna solo prenderne atto per le prossime tornate elettorali..meditate messinesi, meditate…(MA CON LA VOSTRA TESTA…)
Ogni ulteriore commento è soltanto fiato sprecato. Ma quando interverrà la magistratura a mettere ordine in questi palazzi dove il denaro pubblico viene gestito come fosse una banca privata del presidente? Ci rendiamo conto che la Provincia di Messina è la più ridicola d’Italia? Ma che ci sta a fare? Se le province devono essere il baluardo degli sprechi, meglio sopprimerle tutte. Ricevuto non conosce il significato del termine “politica” e per questo si affida alle “cariatidi” che putroppo ancora oggi imperano e condizionano le sorti dello sviluppo di una città. Questi signori che dovrebbero difendere e tutelare Messina (onorevoli nazionali, regionali e senatori) e che sinora non hanno fatto nulla, cosa si sentono di dire, dinanzi a questo ennesimo arrogante tentativo, ai lavoratori della Servirail che sono senza lavoro? L’esecutivo di Ricevuto è stato un fallimento di una legislatura, bravissima e lodevole ad asfissiare le casse della provincia. Quindici assessori sarebbero soltanto un pretesto per il governo nazionale a far morire una città, già condannata. Ricevuto vattene in Polonia e non tornare più. Per il bene di Messina.
Ormai siamo allo sfacelo totale.
L’UDC, alleata di tutti ed oppositrice di tutti, dimostra, ancora una volta, che il cancro demoscristiano non è stato debellato.
Per le pretese di questa puttana della politica, l’amministrazione provinciale di messina è finita sulla prima pagina di Repubblica, additata a pubblica e nazionale vergogna. messina, oggi più che mai è in mano ai buffoni di corte.
Che schifo.
Che l’Udc rispecchi la peggiore DC è indiscutibile. Qui però c’è un presidente di una Provincia che se ne frega allegramente delle norme. Come già scritto nell’articolo di Rosaria Brancato, c’è una circolare del Ministero degli Interni, che fa riferimento ad una precisa norma che impone un freno sul numero di consiglieri e di assessori e che è possiamo leggere tutti su:
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/20/0299_lettera_riduzione_consiglieri.pdf
A questo punto perchè non interviene l’autorità giudiziaria a mettere fine a questo sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato per finalità più consone?
E’ mai possibile che questo presidente possa fare tutto ciò che vuole in barba alle leggi? Nessuno è in grado di fermarlo e mandarlo a casa?
Sorge spontanea un’altra domanda: Se le casse della Provincia Regionale di Messina sono asfittiche, il Presidente Ricevuto da dove ha preso i soldi per pagare gli aumenti delle indennità di consiglieri e assessori, ma sopratutto questi nuovi assessori?
E’ giusto sperperare in questo modo il denaro che viene versato dai contribuenti?