Un anno addietro, episodio chiave, è stato condannato il presunto aggressore più grande d'età: ora la scuola ha fornito le credenziali per i risarcimenti
REGGIO CALABRIA – Dopo 6 lunghi anni e una condanna, per un presunto grave episodio di bullismo adesso un ex dirigente scolastico di Bagaladi – oggi 70enne e in pensione – è stato citato in giudizio per lesioni personali davanti al Tribunale di Reggio Calabria. Secondo l’accusa, il 27 gennaio del 2016 l’allora dirigente A.N. non avrebbe vigilato e dunque non avrebbe impedito il pestaggio di un bambino di soli 9 anni all’epoca dei fatti. Il bimbo, residente nel Reggino, sarebbe stato aggredito mentre si trovava all’interno del cortile dell’Istituto scolastico, in attesa dello scuolabus.
A picchiare il piccolo sarebbero stati tre ragazzini e una ragazzina tra i 10 e 14 anni. In due avrebbero trattenuto la vittima, il più grande d’età insieme a uno degli altri due l’avrebbero preso a calci e pugni a schiena e gamba sinistra, la ragazzina avrebbe minacciato il bambino mentre veniva pestato a sangue. Esito, un trauma contusivo alla gamba sinistra e alla colonna dorsale: lesioni giudicate guaribili in complessivi 25 giorni, come evidenziato nel decreto di citazione dell’ex dirigente emesso dal pm Vittorio Fava. Prima udienza, davanti al giudice Margherita Berardi, l’8 marzo prossimo.
Ad assistere il giovane (oggi 15enne) e la madre Francesca è Studio3A, coi consulenti legali Salvatore Agosta e Giuseppe Cilidonio . Un tassello importante, la determinazione della madre – che ha ripetutamente chiesto Giustizia esponendo il caso pure in note trasmissioni televisive -, visto che i “bulli” erano arrivati a negare non solo le loro violenze, ma le stesse evidenze mediche. Mentre la scuola interessata non aveva concesso il nulla osta per il trasferimento del piccolo allievo che, invece, porta tuttora i segni delle violenze e a lungo ha avuto bisogno di supporto psicologico.
Un anno fa, nel gennaio 2021, la condanna a un anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per il “bullo” più grande d’età da parte del Tribunale dei minori: non luogo a procedere per gli altri tre in quanto nel gennaio 2016 avevano meno di 14 anni.
La sentenza ha ora sbloccato il procedimento nei confronti dell’ex dirigente. E solo ora l’Istituto scolastico interessato ha fornito le coperture assicurative della Scuola affinché si proceda al risarcimento di bambino e madre.