Il sindacato ha inviato al sindaco Buzzanca formale richiesta per un incontro al fine di trovare un percorso finalizzato alla riorganizzazione dell’Ente, specificando gli obiettivi da raggiungere. Il segretario generale Emanuele: «Le questioni non sono più rinviabili e che l’inerzia potrebbe sfociare anche in altre iniziative che coinvolgono dipendenti e cittadini per ripristinare il rispetto delle regole»
Incarichi, consulenze, assunzione di dirigenti esterni. La Cisl torna a sprechi denunciati e ad invocare il riordino complessivo della macchina amministrativa del Comune. “Purtroppo – sottolinea in un comunicato il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Calogero Emanuele e – dall’insediamento dell’amministrazione Buzzanca e malgrado le reiterate promesse ci si impegna sulle emergenze, facendo diventare tale anche l’ordinario. L’amministrazione Buzzanca con i suoi stretti collaboratori – continua ancora il segretario della Funzione Pubblica Cisl – si è resa conto solo dopo tre anni che alcuni dipartimenti hanno bisogno di copiosi e sostanziosi rinforzi ma, forse artificiosamente, vengono depauperati e annientati servizi strategici già ottimamente funzionali”.
Il sindacato, pur comprendendo le difficoltà economiche e finanziarie di tutte le amministrazioni pubbliche e anche di quella messinese, lancia l’allarme per le nubi che si addensano all’orizzonte degli stipendi dei dipendenti. “Dopo 50 anni e per la prima volta, gli stipendi dei lavoratori saranno percepiti oltre la scadenza del mese. Ma potrebbe essere solo l’inizio. Non possiamo assolutamente accettare che le contromisure da adottare già da anni a cura della politica ma anche e soprattutto dei Dipartimenti preposti, sin’oggi sono state sempre rinviate nel tempo forse anche per le diatribe e beghe interdipartimentali e personali”.
La Cisl Fp ha inviato al sindaco formale richiesta per un incontro al fine di trovare un percorso finalizzato all’organizzazione dell’Ente, ponendo l’accento su punti importanti quali: dislocamento del Personale nei Dipartimenti per categoria e profili professionali;riordino del Corpo di Polizia Municipale; stabilizzazione del personale precario; gestione in house dei servizi esternalizzati ove risultano presenti professionalità interne; snellimento burocratico delle procedure; raggiungimento degli obiettivi e miglioramento dei livelli di produttività individuale e collettiva.
“La forza lavoro dell’Ente – conclude Calogero Emanuele – rappresentata da 1750 dipendenti a tempo indeterminato e da 304 a tempo determinato, è una ottima condizione per poter dare servizi di qualità all’utenza. Purtroppo, però, il tempo è scaduto e quindi è opportuno attenzionare quanto sopra evidenziato, sapendo che le questioni non sono più rinviabili e che l’inerzia potrebbe sfociare anche in altre iniziative che coinvolgono dipendenti e cittadini per ripristinare il rispetto delle regole, le agibilità ed il buon andamento della pubblica amministrazione e quindi la qualità dei servizi e la qualità della vita della città”.