"Cultura popolare e viaggiatori stranieri in Sicilia" per la giornata nazionale degli amici del museo

“Cultura popolare e viaggiatori stranieri in Sicilia” per la giornata nazionale degli amici del museo

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“Cultura popolare e viaggiatori stranieri in Sicilia” per la giornata nazionale degli amici del museo

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lunedì 08 Ottobre 2012 - 08:24

Il programma si è svolto nel Castello Bauso di Villafranca Tirrena, nel Museo di musica e culturale popolare dei Peloritani di Gesso e nel Monastero agostiniano di Forza d'Agrò

Risulta molto lusinghiera per gli organizzatori l’intensa due giorni che ha caratterizzato a Messina la Giornata Nazionale degli Amici dei Musei giunta quest’anno alla IX edizione e che ha goduto per l’ennesima volta dell’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’evento, promosso dalla F.I.D.A.M. – Federazione Italiana degli Amici del Museo di Firenze, ha visto l’Associazione Amici del Museo di Messina, presieduta dal Dott. Franz Riccobono, promotrice di un ricco programma che ha coinvolto ben tre località del territorio peloritano.

La Giornata Nazionale a Messina è partita già nel pomeriggio di Sabato 6 con la visita alla mostra delle ceramiche d’uso comune in Sicilia (XVIII – XX secolo) all’interno del Castello di Bauso di Villafranca Tirrena. L’idea di una mostra delle ceramiche d’uso comune in Sicilia, nasce dalla costatazione degli Amici del Museo di Messina che nulla di simile esiste oggi nell’Isola. Noto ed apprezzato il Museo di Caltagirone, poco nota e trascurata la raccolta di Ceramiche di Patti, come pure altre piccole collezioni. Non vi è di fatto un luogo ove poter rileggere quale sia stata la produzione e l’uso di ceramiche, non di un luogo specifico, ma nell’intera Isola, una proposta corale di questa attività primigenia.

I manufatti in terracotta costituiscono infatti la prima industria dell’uomo “faber” sin dalla preistoria. Quindi attività remota quella del ceramista evolutasi sino ai nostri giorni, quando verrà surrogata dall’introduzione della plastica. Vasi, piatti, e recipienti d’ogni tipo caratterizzano epoche e culture divenendo, a distanza di secoli o millenni, la documentazione più certa e duratura di ciascuna civiltà. Pertanto, anche gli oggetti esposti, pur nella loro evidente modestia, prescindendo da pretese artistiche, rimangono preziose testimonianze di stili di vita oggi desueti, quando non del tutto scomparsi. Questa la convinzione che ha portato alla costituzione di una raccolta, di una collezione in cui viene riproposto ed esposto quanto costituì, nel tempo andato, il corredo e l’arredo nella casa del popolo siciliano, includendo, non solo quanto prodotto nell’Isola dalle diverse fornaci, ma anche quegli oggetti d’uso comune o devozionali, provenienti dalla vicina Calabria come pure da località più lontane, quali Vietri, in Campania, o Grottaglie, in Puglia. Quindi, un’insolita congerie di manufatti capaci di evocare nel visitatore anziano lontani ricordi e nei giovani la curiosità per usi e costumi ormai scomparsi, ma ricchi di storia e di cultura. La visita è stata organizzata anche con il supporto della Soprintendenza ai BB. CC. e AA., del Comune di Villafranca Tirrena e dell’Associazione Visarò. Alle ore 19.00 si è proseguito con la visita al Museo di Musica e Cultura Popolare dei Peloritani del Villaggio Gesso. Dopo i saluti del Presidente della Kiklos Salvatore Bombaci, del curatore del Museo Mario Sarica e del Presidente degli Amici del Museo Franz Riccobono, i numerosi intervenuti hanno potuto partecipare alla esibizione di cantori e suonatori di tradizione: Salvatore Vinci alla zampogna, Giacomo Scaltrito all’organetto e il poeta “ibisoto” Pippo Bonaccorso ed al termine degustazione di prodotti tipici. La Giornata Nazionale quindi si è conclusa Domenica 7 al Monastero Agostiniano di Forza d’Agrò con l’inaugurazione della mostra “La Sicilia dei grandi viaggiatori – Incisioni dal XVI al XIX secolo”. La cerimonia è stata preceduta dal un corteo storico cinquecentesco proposto dai figuranti della Compagnia d’Armi Rinascimentali della Stella di Messina che hanno percorso le medievali vie di Forza d’Agrò per poi raggiungere l’antico Monastero Agostiniano. Così alla presenza del Sindaco Fabio Di Cara si è aperta questa mostra curata in collaborazione con il Centro Studi Culturale “Sicilia Artistica”. Attraverso le preziose tavole, minuziosamente incise, apprendiamo di città e paesi, porti e fiumi, strade e castelli, chiese e conventi, torri e caricatoi, coltivazioni e miniere dell’Isola. Una straordinaria congerie di informazioni utili alla rilettura delle vicende storiche del territorio siciliano.

Semplici fogli di carta stampati nel corso degli ultimi cinque secoli, spesso in luoghi lontani dalla Sicilia ad ulteriore dimostrazione del ruolo che questa piccola porzione d’Europa ha avuto nel tempo. Soprattutto durante il XVIII secolo, nei resoconti dei viaggiatori del Gran Tour si sviluppa la vedutistica relativa a specifici luoghi o monumenti completando così in maniera dettagliata il panorama complessivo del paesaggio siciliano. Particolare attenzione viene dedicata ai monumenti del mondo classico in conseguenza dello spiccato interesse per l’archeologia. Non mancano peraltro raffigurazioni di edifici ed aspetti della vita, così come si svolgeva in quegli anni. Nel XIX secolo si svilupperà l’interesse per gli aspetti correlati all’antropologia culturale, con particolare attenzione alle tradizioni religiose. Questa raccolta di antiche incisioni, preliminare ad un più ampio corpus cartografico raccolto nel corso degli anni, consente di rileggere l’ambiente isolano come veniva visto dai grandi viaggiatori del passato costituendo un insuperato archivio iconografico quanto mai utile alla conoscenza del territorio siciliano. Quella della Giornata Nazionale degli Amici dei Musei è stata un’ottima occasione per presentare ufficialmente le due nuove significative esposizioni di Bauso e Forza d’Agrò curate dall’Associazione Amici del Museo di Messina attraverso il conferimento in comodato d’uso gratuito di alcune collezioni del Presidente Dott. Franz Riccobono. In particolare al Castello di Bauso in mostra una caratteristica selezione di ceramiche siciliane un tempo di uso comune ed oggi reperti significativi di un passato ormai remoto. Mentre a Forza d’Agrò una raffinata collezione di antiche incisioni realizzate dai maggiori artisti d’Europa che nel corso dei secoli visitarono la nostra Isola con il cosiddetto Grand Tour. Un esempio concreto di volontariato culturale sostenuto da nessun finanziamento pubblico ma solo dall’amore che lega gli Amici del Museo alla storia, alla cultura e all’arte della propria amata e vilipesa terra.

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