I fondali marini rappresentano la parte meno esplorata del Pianeta e grazie alle nuove tecnologie di ripresa video in alta definizione, è possibile mostrare alcuni aspetti della natura, degli habitat e dei fondali marini, utilizzando supporto di qualità per la stampa
Si è conclusa all’Acquario Comunale di Villa Mazzini la mostra fotografica “In fondo al Mar – Flora, fauna e relitti dello Stretto di Messina”, che si è tenuta dal 21 al 30 marzo.
L’evento, che ha riscontrato una grande affluenza di pubblico, è stato patrocinato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana, dal Comune di Messina, dall’Acquario di Messina, dall’Università degli Studi di Messina, dal Centro per lo Studio delle Patologie Spontanee degli Organismi Marini, Cespom.
I fondali marini rappresentano la parte meno esplorata del Pianeta e grazie alle nuove tecnologie di ripresa video in alta definizione, è possibile mostrare alcuni aspetti della natura, degli habitat e dei fondali marini, utilizzando supporto di qualità per la stampa. Fotografie, video e altri supporti multimediali rappresentano il modo insostituibile per divulgare, conoscere ed apprezzare ciò che fino a pochi anni fa è stato esclusivo godimento di pochi appassionati ed esperti subacquei. Le stampe fotografiche, le immagini e gli audiovisivi della mostra “In fondo al Mar” hanno assunto il significato di un percorso virtuale capace di condurre il visitatore alla scoperta degli ambienti sottomarini dell’area dello Stretto di Messina. La biodiversità, intesa come ricchezza di ambienti culturali, è stato il filo conduttore dell’intera mostra. Medesima importanza è stata riservata alla presentazione multimediale di reperti archeologici sottomarini e relitti presenti nell’intera area dello Stretto.