Rianimato per 70 minuti, trentaduenne torna alla vita

Rianimato per 70 minuti, trentaduenne torna alla vita

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Rianimato per 70 minuti, trentaduenne torna alla vita

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venerdì 15 Febbraio 2013 - 15:58

Una storia con il lieto fine quella del giovane di 32 anni tornato alla vita dopo che i medici della Cardiologia dell’ospedale Papardo hanno tentato di far ripartire il suo cuore per un'ora e dieci minuti. La tenacia del personale sanitario ha permesso che il ragazzo tornasse a vivere

Non si sentiva bene e quel dolore continuo lo ha convinto che doveva andare all’ospedale. Ha chiamato un suo amico e così un trentaduenne è riuscito salvare la sua vita. Aveva un infarto in corso, ma non lo sapeva ancora. Si è affidato a un amico che lo ha portato in tempo al pronto soccorso dell’ospedale Papardo. Qui i medici hanno fatto un altro miracolo perché appena arrivato alla struttura di Sperone il cuore del trentaduenne ha smesso di battere. I medici non lo sapevano ancora, ma era cominciata propio in quel momento l’ora più lunga che fino a quel momento gli era capitato di vivere. Un’ora e 10 minuti per l’esattezza. Ecco per quanto tempo i medici dell’unità di Cardiologia del Papardo hanno provato a rianimare il cuore del trentaduenne. Hanno inistito, hanno lottato con quel ragazzo che il destino voleva strappare ad una lunga vita. Hanno continuato a lottare fin quando la linea sul monitor non ha cominciato ad avere un picco verso l’alto e poi un altro e un altro ancora. Avevano vinto tutti. Il cuore del ragazzo era tornato a battere, lui era tornato alla vita.
Il trentaduenne ora sta bene, è tenuto sotto controllo ed è vivo. Davanti a lui una nuova vita grazie alla tenacia dei medici. Degli angeli custodi in camice bianco che hanno creduto e sono riusciti a salvare una vita.

9 commenti

  1. Giovanni Federico 15 Febbraio 2013 16:34

    Fiero di essere amico di uno di quei medici!

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  2. Sono davvero contento di leggere queste notizie!! grande equipe medica e paramedica!!! sicuramente ai tg nazionali neanche l’ombra di una notizia del genere…

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  3. Grande!! continuate così!! Messina non è solo malasanità!! io invece fiero di essere vostro concittadino

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  4. Angelo Silipigni 15 Febbraio 2013 19:54

    I canni rizzunu!

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  5. bravi bravissimi hanno fatto il loro dovere con molta umanità e che sia esempio x tutti e mi rivolgo al sign. direttore sanitario e a questa gente che lavora bisogna premiarli e onorarli che hanno dato tutto di sè xrchè questa gente e gente vera grazie a tutti voi di della cardologia del papardo di esistere

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  6. Onore ai medici, sempre troppo spesso vituperati …

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  7. Gesto ammirevole! Consiglio comunque di fare più attenzione agli errori ortografici!

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  8. Orgoglioso di essere amico di QUEL medico….

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  9. Si quel Claudio è un bravo medico, ma bravo soprattutto l’amico che ha accompagnato lo sfortuunato 32enne. A Messina, al giorno d’oggi, è questo il vero miracolo anche se una rondine non fa primavera

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