L'ufficio di Presidenza della Provincia Regionale di Messina ha comunicato alla presidente dell'associazione "Dispari Onlus" Antonella Aliberti di aver provveduto alla proroga del servizio di trasporto e di assistenza igienica personale per i ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori in tutto il territorio provinciale
Tornano a sorridere i circa venti ragazzi disabili della riviera jonica messinese (più di duecento in tutta la provincia) che da lunedì prossimo potranno iniziare regolarmente il loro anno didattico dopo la “falsa partenza” dovuta alla momentanea soppressione del servizio di trasporto scolastico e di assistenza igienico-personale.
La dura presa di posizione dell’Associazione Dispari Onlus di S. Teresa Di Riva insieme alle rimostranze di altri enti interessati ha prodotto i frutti sperati. Nel pomeriggio di giorno 19 l’ufficio di Presidenza della Provincia Regionale di Messina ha comunicato alla presidente dell’associazione Antonella Aliberti di aver provveduto alla proroga del servizio di trasporto e di assistenza igienica personale per i ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori in tutto il territorio provinciale. La proroga avrà la durata di un mese, nel frattempo saranno messe a bilancio le somme trasferite dalla Regione Siciliana per questo utilizzo specifico.
Nella mattinata la stessa Aliberti, su mandato dei genitori interessati, aveva incontrato il vice prefetto associato Caterina Minutoli ed il sindaco di Messina Renato Accorinti manifestando con tutta la grinta e la determinazione che il caso richiedeva il disappunto per un legittimo diritto allo studio negato proprio a chi non ha nessun mezzo per difendersi.
Ha il volto della felicità la Presidente di Dispari Onlus Antonellla Aliberti, che dichiara: “Faccio tanti auguri di buon inizio di anno scolastico ai ragazzi per il loro primo giorno di scuola, so quanto ci tenessero loro e le famiglie interessate. Ringrazio tutti coloro si sono adoperati a qualsiasi livello per la risoluzione dell’annoso problema e spero che per il futuro vengano evitati scenari simili dove viene calpestato il diritto dei più deboli”.