Una parte del Corpo D dell’ospedale verrà ristrutturata e sarà adibita a cittadella della riabilitazione. Proseguono intanto i lavori al padiglione 6 del Piemonte mentre tra pochi giorni verrà riaperto il padiglione 4. Mercoledì verrà riparato un gruppo refrigeratore che negli ultimi giorni ha creato qualche problema
Quattro milioni di euro per ristrutturare una parte del corpo D dell’ospedale Papardo, ed adibirlo a cittadella della riabilitazione, con stanze di degenza, ambulatori e piscine.
I fondi provengono dai residui dell’articolo 20 della legge 67/1988 che prevede investimenti strutturali nel campo della sanità reiterati negli anni sino alla legge finanziaria del 2007. La notizia arriva dalla Regione, che ha firmato il decreto e lo notificherà in azienda in questi giorni.
Il Corpo D, al momento, ospita l’Anatomia Patologica, la Camera Mortuaria e la Cappella. I locali attigui non erano rientrati nella complessiva riorganizzazione del Papardo ma adesso potranno essere ristrutturati ed utilizzati per funzioni riabilitative.
Al nono piano del Corpo A, invece, è stato aperto da qualche mese il reparto di Oncologia, il cosiddetto Coep (Centro oncologico d’eccellenza peloritano). 28 posti letto suddivisi in 14 di degenza ordinaria e 14 di day hospital ed apparecchiature ad alta tecnologia per radioterapia, medicina nucleare e pet.
“La situazione è al di sopra di ogni aspettativa – afferma a tal proposito il direttore generale dell’Azienda Papardo Piemonte, Armando Caruso -. Forniamo un servizio ad alto livello a pazienti che ne hanno molto bisogno. Ma c’è da lavorare per migliorare ancora”.
L’analisi di Caruso si sposta poi al Piemonte dove, in questi giorni, si è creato un problema per la rottura di uno dei due gruppi refrigeratori. “La situazione è sotto controllo – assicura – poiché si riesce comunque a garantire una temperatura interna di 26 gradi. Sala operatoria, rianimazione e terapia intensiva sono regolarmente attive. Il danno verrà riparato entro mercoledì e subito dopo provvederemo ad acquistare una macchina nuova poiché questa è datata e non è la prima volta che si rompe”.
Entro la fine del mese, poi, o al massimo nei primi giorni di luglio, dovrebbe arrivare il nulla osta da parte dei Vigili del Fuoco per la riapertura del padiglione 4, che è stato ristrutturato. L’ala rinnovata consentirà di far crescere i posti letto del nosocomio di viale Europa che, dagli attuali 80, diventeranno 90. Il padiglione è destinato ad accogliere, oltre che la Patologia Clinica e il già attivo Centro Prelievi, anche il reparto di Medicina, con 10 posti letto ordinari e 2 di day hospital.
In corso, invece, i lavori di adeguamento sismico del padiglione 6, aggiudicati nel mese di maggio alla ditta Cutrona Liborio srl di Montemaggiore Belsito (Pa). “Si procede a gonfie vele – conclude Caruso -. Questi lavori potranno essere terminati entro la fine di novembre e consentiranno di aumentare ancora i posti letto, anche se è prematuro indicare un numero preciso prima di aver stabilito una modulazione dei tre piani. La valutazione andrà fatta nel complesso, subito dopo il periodo estivo, considerando che i posti letto devono essere collegati alla funzionalità del reparto. Il piano terra sarà sicuramente dedicato agli ambulatori e al pronto soccorso, ma aumenteranno anche gli spazi per i medici e gli infermieri che adesso sono confinati in quattro o in cinque all’interno di una stessa stanza. I nuovi posti letto saranno collocati negli altri due piani, ma non è ancora stata stabilita la suddivisione dei reparti”.
(Marco Ipsale)