TUTTE LE BANCHE CENTRALI TAGLIANO I TASSI : 08.10.2008
Le banche centrali «con un’azione congiunta senza precedenti» hanno tagliato i tassi dello 0,50% e, probabilmente martedì, ci sarà un vertice dei leader mondiali sui problemi finanziari.
La Banca centrale europea (Bce) ha portato i tassi al 3,75%, quella statunitense (Federal Reserve) all’1,50%, la Banca d’Inghilterra al 4,5%.
La stessa mossa è stata adottata anche dalle banche centrali di Svezia, Canada, Svizzera e Cina (0,27% per Pechino).
In una nota congiunta gli istituti centrali sottolineano che la mossa congiunta è «senza precedenti». Ha fatto eccezione il Giappone: l’istituto bancario di Tokyo ha emesso un comunicato di sostegno all’iniziativa, ma ha ricordato che il proprio tasso di sconto è già dello 0,50%. La Banca del Kuwait ha tagliato addirittura 125 punti e ha portato il tasso al 4,50%. Immediato il rimbalzo delle Borse mondiali, che poi però si sono di nuovo appesantite finendo per chiudere ancora in rosso.
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Il Governo vara fondo da 20 miliardi di euro a sostegno delle banche( 08.10.2008 ore 21,30)
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente provvedimenti per la stabilità delle banche e del risparmio.
Nel decreto è previsto un fondo da 20 miliardi di euro per sostenere eventuali crisi di istituti di credito. Inoltre, in caso di ricapitalizzazione delle banche, il Tesoro potrà intervenire comprando azioni privilegiate delle banche stesse senza diritto di voto.
Infatti il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha sottolineato come il Governo «non ha interesse a entrare nel capitale delle banche, ma se la Banca d’Italia o le banche stesse registreranno una capitalizzazione insufficiente, quel capitale lo metterà lo Stato». L’ingresso dello Stato – ha detto ancora Tremonti – sarà «sterile ai fini del potere», senza diritto di voto. L’apporto di capitale sarà «tempestivo e neutrale».
Nel corso della riunione si è espressa la convinzione che allo stato attuale però non c’è pericolo di crisi per le banche italiane e che l’obiettivo è comunque quello di proteggere e rassicurare i cittadini: il nostro sistema bancario è «sufficientemente patrimonializzato» e «sufficientemente liquido», ha sottolineato Tremonti.
E il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, assicura che in Italia «nessun risparmiatore rischia». Il premier ha invitato gli italiani a «stare sereni perché da noi ci sono le più forti garanzie» e a quelle «mutualistiche tra le banche» si aggiunge «quella del governo».
«A seguito della riunione Ecofin di lunedì e martedì e in coordinamento con altri governi europei, il Consiglio dei ministri adotterà i provvedimenti necessari per garantire la stabilità delle banche e del risparmio» si legge in una nota della presidenza del Consiglio dei ministri, emanato poche ore prima della decisione di Bce e Fed di tagliare i tassi di mezzo punto.
GARANZIA DEPOSITI – Tra le misure che il governo sta mettendo a punto c’è la garanzia dello Stato sui depositi bancari fino a 100mila euro. Si tratta, in pratica, della ratifica di quanto deciso dall’Ecofin, con l’aumento delle garanzie pubbliche sui depositi ad almeno 50 mila euro. Attualmente in Italia i depositi sono garantiti fino a 103mila euro dal fondo interbancario, che è privato e alimentato dagli istituti di credito. L’istituzione del fondo ha anche l’obiettivo di dare segnali di tranquillità al mercato ed è in linea con la maggiore flessibilità decisa in Europa nell’applicazione delle regole sugli aiuti di Stato. (fonte Reuters)