Il bus andato in fiamme a Giampilieri era stato messo in strada il giorno stesso, "dopo accurata manutenzione resasi necessaria per precedenti anomalie"
“Il bus Atm andato in fiamme a Giampilieri non sembra un caso isolato”. Così Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Ugl e Orsa che il mese scorso avevano segnalato “una serie di inconvenienti tecnici su diversi bus, alla base di alcuni incidenti durante il servizio che solo per fortunata casualità non hanno arrecato danni alle persone”.
Lo scorso 9 novembre, ricordano, il bus 29, tra Castanea e Massa San Giorgio, perse la ruota posteriore sinistra, che rotolando rischiò di colpire un’auto in marcia. Poi altri casi minori e “svariate anomalie che giornalmente i conducenti segnalano ma non si ha notizia delle contromisure poste in essere dall’Azienda. Recentemente Atm ha dichiarato che starebbe procedendo a verifiche strutturali e mirate attività manutentive di controllo ma, nonostante le richieste ufficiali avanzate dai sindacati, l’Azienda non ha mai notiziato con formale riscontro sull’esito di tali attività”.
Il bus andato in fiamme a Giampilieri era stato messo in strada il giorno stesso, “dopo accurata manutenzione resasi necessaria per precedenti anomalie”.
I sindacati rinnovano la richiesta di riscontro dei risultati tecnici delle verifiche sui bus e quali siano le soluzioni che Atm vuole adottare.