Fondi Cipe per intreventi sugli edifici scolastici, Carreri chiede di accelerare sui progetti

Fondi Cipe per intreventi sugli edifici scolastici, Carreri chiede di accelerare sui progetti

Fondi Cipe per intreventi sugli edifici scolastici, Carreri chiede di accelerare sui progetti

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sabato 29 Marzo 2014 - 10:44

La Regione ha proroga i termini per la presentazione di progetti di edilizia scolastica, il Comune di Messina può approfittare per intercettare fondi importanti per gli istituti cittadini. Il consigliere Nino Carreri fa pressing sull'amministrazione.

Messina ha ancora la possibilità di usare i fondi Cipe per finanziare interventi di edilizia scolastica e dare così una boccata d’ossigeno a tutti queglistituti messinesi che oggi fanno i conti con carenze strutturali che in qualche caso arrivano a mettere a rischio l’incolumità dei ragazzi. L’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale ha infatti prorogato l’avviso pubblico per la presentazione dei progetti, un’occasione che sarebbe meglio non sprecare. A lanciare questo monito è il consigliere comunale Nino Carreri che ha indirizzato un’interrogazione al sindaco Renato Accorinti per chiedere un esplicito intervento dell’amministrazione atto a sollecitare il dipartimento manutenzione immobili comunali alla luce dell’avvenuta proroga.

“Ho tentato di raccogliere l’appello del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Enzo Drago – Principe di Piemonte, Giuseppina Scolaro, che è l’identico grido di aiuto che arriva da tutte le direzioni didattiche, asfissiate dalla burocrazia e dalla drastica riduzione di risorse economiche, per girarlo tempestivamente agli uffici comunali ottenendo purtroppo solo timide risposte” commenta Carreri che però non può non tenere in considerazione il fatto che e recenti rotazioni dirigenziali e di personale disposte dall’amministrazione comunale non hanno di certo favorito la pronta riorganizzazione di uffici che stentano tra mille problemi ma certo è che l’amministrazione non può permettersi di perdere opportunità del genere. L’esponente Dr ricorda quali sono le tipologie di interventi finanziabili: si va dalla costruzine/demolizione/completamento di edifici scolastici, alle ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie per adeguamenti degli edifici, alle normative vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene ed abbattimento delle barriere architettoniche per finire alla realizzazione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di impianti sportivi di base o polivalenti.

“Lo slittamento dei termini di presentazione dei progetti rappresenta un’ottima occasione per tentare di attingere risorse da impegnare per quel patrimonio, sede di scuole materne, elementari e medie, che è certamente carente dal punto di vista strutturale e manutentivo e per capire anche se questo bando deve essere considerato l’ennesimo “treno perso” o se invece si può ancora salvare il salvabile. Una ghiotta occasione insomma per chi, come nel caso dell’istituto Enzo Drago – Principe di Piemonte, combatte da anni contro le carenze strutturali e logistiche non riuscendo a soddisfare pienamente la forte domanda di iscrizioni”.

Carreri prendi dunque ad esempio la Enzo Drago e la Principe di Piemonte e spiega che ad esempio alla Enzo Drago non esiste un’aula magna, le quattordici aule sono piccole e la struttura non è dotata di palestra per le attività fisiche. Anche il sindaco Accorinti, ex insegnante della scuola, era infatti costretto a svolgere la propria attività nella vicina struttura dell’ex-Gil. Alla Principe di Piemonte si aspetta da tempo immemore la ristrutturazione delle facciate esterne e di quelle prospicienti il cortile interno per le quali è stato redatto un progetto, inserito nel triennale delle opere pubbliche ma non ancora finanziato mentre, attraverso un altro progetto che è giunto al finanziamento, a breve, sarà dato inizio ai lavori di ristrutturazione di un’altra importante porzione di tetto che permetterà la probabile restituzione alla fruibilità di circa dieci aule del primo piano.

Questi sono solo due esempi, ma sono tante le scuole che potrebbero beneficiare dei finanziamenti. Ecco perché Carreri chiede un’accelerazione sui progetti.

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