S'indaga per omicidio colposo. E spuntano altri tre cellulari, oltre a quello di Nicolas
MESSINA – Gli investigatori cercano “di battere il ferro caldo”, nell’inchiesta sulla morte di Nicolas Mazza, il 27enne trovato cadavere nella Smart di un amico, qualche giorno fa in una stradina isolata di Zafferia. Per il sostituto procuratore Stefania La Rosa, titolare del caso, e i carabinieri del Nucleo Investigativo, i primi accertamenti sono infatti fondamentali per capire quale pista imboccare ma soprattutto per non “disperdere” quelle che potrebbero rivelarsi altre tracce importanti.
Così stamane è stata eseguita una tac total body sul corpo di Nicolas, un esame che mira a rivelare se ci sono segni di tagli, fori di pallottole o altri segni di violenza, segni che ad un primo esame esterno potrebbero essere sfuggiti al medico legale per via dello stato di decomposizione avanzata in cui era il cadavere, quando è stato trovato.
Domani invece è il giorno dell’autopsia, affidata al dottore Gennaro Baldino, lo stesso intervenuto a Zafferia per esaminare i poveri resti di Nicolas, quando erano ancora nella Smart “rovente”, nascosta nella viuzza dietro la chiesa del centro.
Accanto agli accertamenti medici che puntano a stabilire esattamente cosa è stato letale per Nicolas, gli investigatori vogliono ricostruire anche le ultime ore di vita del giovane. Già stamane quindi è cominciata la perizia tecnica per estrarre i dati del traffico telefonico dal cellulare del ragazzo. Ma i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno sequestrato anche altri tre cellulari ed anche quelli saranno periziati. Al momento il fascicolo non annovera indagati iscritti nel registro, ma l’acquisizione fa pensare che gli investigatori stiano cercando di chiarire il ruolo di qualcun altro, a qualche titolo, nella vicenda sfociata in tragedia. L’ipotesi di reato formulata è quella di omicidio colposo.
Mentre l’inchiesta procede, alla famiglia del giovane non resta che aspettare che venga loro restituito il corpo per accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Tante le loro domande, in queste ore di dolore. Per quelle che hanno a che fare con gli aspetti penali si sono affidati all’avvocato Antonello Scordo, che li assiste.