Sarà il 28 maggio l'udienza d'appello davanti al Consiglio di Giustizia amministrativa in merito al ricorso presentato contro l'elezione di Accorinti alle amministrative 2013. L'appello, predisposto dall'avvocato Silvano Martella, si basa su alcuni aspetti della sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso il 31 gennaio.
Il Cga ha fissato l’udienza d’appello per il ricorso contro l’elezione a sindaco di Renato Accorinti, alle amministrative 2013: sarà il 28 maggio 2014.
Come si ricorderà lo scorso mese di febbraio i ricorrenti al Tar, Alessia Currò, Giovanna Venuti e Giovanni Cocivera, dopo la sentenza di inammissibilità hanno hanno conferito l’incarico all’avvocato Silvano Martella, per presentare l’appello contro la sentenza del tribunale amministrativo.
Il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa è stato predisposto dall’avvocato Martella dal momento che, secondo il legale, la sentenza del Tar presenta diversi travisamenti che costituiscono il presupposto della decisione stessa.
I ricorrenti infatti avevano chiesto l’apertura dei plichi ed il riconteggio dei voti. La sentenza impugnata spiega: “Tuttavia, per nessuna delle sezioni individuate in ricorso i ricorrenti precisano quali dovrebbero essere i risultati corretti, …..Per molte delle sezioni per le quali erano ravvisabili lacune nei verbali risulta che l’Ufficio Centrale ha ricavato i dati sui voti traendoli direttamente dalle tabelle di scrutinio, senza ricorrere ad esse laddove il dato risultava ricostruibile con ragionevole certezza indipendentemente dalle irregolarità formali o dalle omissioni parziali dei verbali”.
In merito a questo punto della sentenza i ricorrenti ricordano che però le tabelle di scrutinio utilizzate in mancanza dei verbali “in molti casi non erano quelle ufficiali all’interno del plico sigillato. Spesso infatti l’Ufficio Centrale, in assenza della tabella, riteneva del tutto illegittimamente, di utilizzare la copiaccia informale che era stata consegnata al Segretario Comunale: tale copia era, ovviamente, priva di ogni valore formale e di ogni garanzia di autenticità”.
Sempre secondo il Tar, oltre al non aver fornito le prove che i voti non corrispondevano alla realtà, il ricorso non spiegherebbe neanche “in quale modo tale eventuale discrasia avrebbe influito sull’esito finale. In sostanza, i ricorrenti non riescono a dimostrare che dagli affermati vizi di verbalizzazione delle sezioni, sia effettivamente derivata una alterazione del risultato elettorale”.
Secondo l’avvocato Martella, che ha appunto predisposto l’appello al Cga non è possibile fornire alcuna prova evidente dell’alterazione del risultato elettorale dal momento che mancano i verbali di contestazione: “L’unico modo per dimostrarlo sarebbe stato fotografare i singoli voti, ma è chiaramente un’attività illecita. In merito alla possibile alterazione del risultato elettorale si ribadisce che a fronte di una differenza di appena 59 voti rispetto al quorum richiesto, le censure proposte ne investono quasi un migliaio!”.
Il dato contestato, tra l’altro, è quello attestato dall’Ufficio Elettorale, basandosi, come si legge, non sui regolari verbali delle sezioni o nelle tabelle di scrutinio ma: “In alcune sezioni facendo ricorso ai dati del CED, per altre attraverso l’ interpello del Presidente e del Segretario di Seggio; per altre non compilando alcune pagine; altre ancora mediante la somma dei dati risultanti su altre pagine del verbale;· per altre ricorrendo alla copia delle tabelle di scrutinio informalmente detenute presso la Segreteria Comunale. Tali circostanze investono un numero di voti di circa 50 volte superiore rispetto al valore numerico che ha determinato la mancata elezione diretta del candidato avv. Felice Calabrò”.
La prova richiesta dal Tar quindi è rappresentata, secondo il legale, dalla mancanza o dalle carenze nei verbali, riscontrate anche dall’Ufficio centrale elettorale.
L’avvocato Martella nel ricorso cita poi la recentissima sentenza del Cga n.46/2014 a in base alla quale saranno rifatte le elezioni regionali in 9 sezioni della Provincia di Siracusa, nelle quali, si ripartirà da zero. A presentare ricorso al Tar era stato un deputato non riconfermato all’Ars per un centinaio di voti. Durante la fase di giudizio però alcuni plichi non si sono potuti aprire in seguito ad un allagamento del Palagiustizia di Siracusa dove erano custodite le schede. Nell’appello dell’avvocato Martella, si fa riferimento alle motivazioni della sentenza del Cga che ha fissato nuove elezioni nelle 9 sezioni interessate. Secondo il Cga infatti esistono alcune operazioni elettorali tassative che devono essere eseguite: “La violazione di tali regole imporrebbe l’obbligo di annullare le operazioni di voto indipendentemente dalla circostanza che il ricorrente riesca a dare la prova che le irregolarità rilevate siano tali da incidere sul risultato elettorale trattandosi di regole poste a presidio della legittimità, trasparenza e regolarità della votazione e dello scrutinio”.
Secondo Martella comunque l’onere probatorio a carico dei ricorrenti è stato assolto ed è stata effettuata l’indicazione di ogni singola sezione in cui si sono verificate le irregolarità. Non sempre inoltre l’interessato, poiché semplice elettore, è tenuto ad avere conoscenza approfondita degli atti relativi alle operazioni elettorali. Pertanto, secondo la giurisprudenza, non avendo il mero elettore conoscenza approfondita, può considerarsi sufficiente, che l'atto fornisca indicazioni sui dati contestati e sulle sezioni cui si riferiscono, così come è stato fatto, basandosi anche “su quanto attestato dallo stesso Ufficio Centrale che, per un cospicuo numero di sezioni elettorali, è stata integralmente violata la normativa di riferimento. Nello specifico non erano stati trasmessi, e mancavano del tutto, i verbali attestanti le operazioni di scrutinio del seggio, necessari per consentire la verifica dei voti, mentre, per altre sezioni, ha constatato che alcuni verbali erano in bianco, altri non completi, altri compilati in via sommaria con dati contrastanti, altri ancora recanti cancellature ed abrasioni. Ciò non poteva consentire di attribuire il voto, in quelle sezioni, nei modi con cui lo ha fatto l’Ufficio Centrale. E’ quindi evidente che, rilevata la carenza di tali risultanze, deve affatto ritenersi superato l’onere di prova a carico della parte ricorrente. Tale onere deve, ritenersi soddisfatto dalla dimostrazione della totale assenza e/o lacunosità e/o contraddittorietà dei verbali relativi alle sezioni oggetto dell’impugnazione”.
Da queste considerazioni quindi è scaturita la decisione di ricorrere al Cga per riformare la sentenza n. 280/2014 del TAR di Catania sul ricorso n.1738/2013 RG e, quindi disporre l'annullamento dell’atto di proclamazione alla carica di Sindaco del Comune di Messina del prof. Renato Accorinti del 25.6.2013; di tutti i verbali dell'Ufficio Centrale Elettorale, compresi il verbale delle operazioni elettorali relative al primo turno del 12/13.6.2013; il verbale delle operazioni elettorali dell’Ufficio Centrale del turno di ballottaggio del 25.6.2013; i verbali delle operazioni di scrutinio dei seggi indicati relativi al primo turno.
Il nuovo capitolo giudiziario si aprirà quindi il 28 maggio 2014, ad un anno di distanza dalle amministrative. In questi mesi è successo di tutto, sia sul piano politico che giudiziario.
Rosaria Brancato
No GENOVESINO No
La verità e’ che non tenete vergogna!!!
A proposito, la parcella all’Avv. Martella, chi la paga, magari con xxxxxxxxxxx?
Gli avvocati possono dire quello che vogliono, sono di parte, ma chi ha letto la sentenza del TAR e conosce la giurisprudenza sui casi simili di inamissibilità, sa che sia impossibile un capovolgimento del giudizio da parte del CGA, soldi buttati al vento e una iattura per Messina. Il riferimento alla sentenza sulla provincia di Siracusa è improprio, è come se non avessero letto le motivazione del TAR. ACCETTO SCOMMESSE.
“L’avvocato Martella nel ricorso cita poi la recentissima sentenza del Cga n.46/2014 a in base alla quale saranno rifatte le elezioni regionali in 9 sezioni della Provincia di Siracusa, nelle quali, si ripartirà da zero. A presentare ricorso al Tar era stato un deputato non riconfermato all’Ars per un centinaio di voti.”…
“Durante la fase di giudizio però alcuni plichi non si sono potuti aprire in seguito ad un allagamento del Palagiustizia di Siracusa dove erano custodite le schede.”…..
Questo particolare della telenovelas è un cameo.
Chissà se il CGA terrà conto della consistenza politica del ricorrente.
Ex capogruppo del PDL, passato al PD e che oggi presenta ricorso per riconquistare una misera poltrona. Con l’idegno codazzo di galoppini che lo ossequiano ed elogiano, sicuramente per la sua coerenza politica, ampiamente dimostrata con i suoi salti mirabolanti.
Espressione massima di quel mostro a due teste formato, appunto, da PDL e PD, uniti, a Messina, per xxxxxxxxxxx.
Questo sarà l’ultimo atto di quel SISTEMA che, oggi, ha finalmente attirato l’interesse della magistratura.
Sarà il CGA a scrivere l’epitaffio politico su questa xxxxx che non si rassegna a scomparire.
Sconfitto, un consiglio: di nascosto, sonda il terreno per trovarti un nuovo padrone.
Non credo che il ricorso avrà successo, visto che la sentenza di primo grado è stata bene architettata per non fare valere la volontà popolare, ma un servo sciocco come te è bene che si dia da fare.
Tu sai come fare, è da una vita che lo fai.
Io spero che rimanga renatino, altrimenti con chi mi divertirei?
A proposito: cosa ne pensi dell’abbandono di Casa Serena da parte del tuo padroncino?
Eppure aveva promesso il suo intervento.
O, forse, data la sua incapacità, è meglio che renatino stia dov’è per non fare più danno ancora?
George
ZIA ZIA, dove ti eri nascosta?
Non ho letto nemmeno un tuo copia ed incolla sulla vicenda di Casa Serena!!!!!!!!!!!!
Ti brucia la cattiva figura di renatino, eh?
Che figura barbina, ZIA MARIA ZIA MARIA.
George.
george ma tu fino a qualche mese fA NON TI FIRMAVI “ASPETTANDO CALABRO'”??!
Non perdi occasione per scrivere stupide bugie.
Io scrivevo di aspettare il verdetto del TAR, che, se lo avessi letto, avresti intuito che contiene obbrobri giuridici, che nemmeno un pivellino di matricola di Giurisprudenza farebbe.
In primis, afferma che i ricorrenti non avevano interesse diretto nel procedimento, non essendo candidati.
Questa è una stupidaggine grande quanto l’Everest, visto che l’interesse comune degli elettori ad avere un sindaco regolarmente eletto è un interesse diretto, concreto e attuale.
Riconosce che gli scrutini non sono stati corretti, ma, visto che i ricorrenti non proponevano una soluzione, ha respinto il ricorso.
Ma deve essere il ricorrente a proporre una soluzione o la Giustizia?
L’unica soluzione sarebbe stato il riconteggio dei voti, ma questo avrebbe fatto venire a galla tanti e tali di quegli abusi, omissioni e manipolazioni da bloccare le sezioni penali del Tribunale per anni.
Un verdetto politico, che tende a legalizzare ciò che non è legale: i brogli elettorali.
In ogni caso, la soluzione imposta dal TAR non mi dispiace.
Le sciocchezze compiute dalla psuedo giunta mi danno continuamente spunto per mettere alla berlina loro e quelli come te, ai quali non importa di che colore siano, ma l’importante è vedere gli asini che volano.
George
GEORGE GEORGE su CASA SERENA non sai di cosa parli, mi ricordi LUCCIO LUCCIO, accecato da un risentimento incomprensibile verso mariedit, spiegabile solo dal sentirsi traditi dal mio entusiasmo verso RENATO sindaco, fino al punto di avere la mente annebbiata e non leggere le mie note critiche al Piano di Riequilibrio di Guido SIGNORINO e Antonio LE DONNE, fino ad oggi sono l’unico ad averle fatte, di cui sicuramente faranno buon uso i Consiglieri Comunali di opposizione. Queste diatribe fra commentatori di TempoStretto, fondate sul pregiudizio, faranno aumentare i contatti, ma sono inutili a crescere, facciamole sulle opinioni motivandole con altre opinioni. Su CASA SERENA, dopo il no della Prefettura sembra ormai decisa la chiusura dal 31 marzo, forse con almeno due mesi di proroga per avere il tempo di trovare una sistemazione ai 50 anziani ospiti rimasti e ricollocare gli operatori negli altri servizi. RENATO sindaco prospetta una chiusura temporanea per dare la possibilità di effettuare gli interventi di messa a norma, questa è la garanzia data nei giorni scorsi dall’assessore Mantineo. La Fp Cgil si dichiara disponibile a un periodo di sospensione per la realizzazione dei lavori. GEORGE GEORGE, cosa avrebbe fatto di più Felice CALABRO’?
Naturalmente LUCCIO LUCCIO e GEORGE GEORGE non ci pensno nemmeno un nano secondo a condividere co mariedit commenti come quello seguente virgolettato, fatto in un articolo dei giorni scorsi.
Mi dispiace dovermi citare, ma ne sono costretto dal duo LUCCIO LUCCIO e GEORGE GEORGE. ” GLI ANZIANI HANNO RICOSTRUITO LA CITTA’ CHE ADESSO LI ABBANDONA, non solo condivido l’urlo dei nostri anziani, ma invito con forza RENATO sindaco, qualsiasi decisione abbia intenzione di prendere su CASA SERENA, di non dividere questa piccola comunità di messinesi. CAPISTI? ”
MARIEDI MARIEDIT e MESSINESE ATTENTO MESSINESE ATTENTO che c’entra Felice Calabrò con Casa Serena?
La sua vita da dipendente, forse difficile, aggravata dall’onta dell’emigrazione, la porta a credere che tutti, come lei, debbano subire un padrone al quale inarcare la schiena.
Purtroppo per lei, egregio avvinazzato, la mia vita professionale, come la semplice quotidianità, è talmente lontana dalle dinamiche politiche che, se ci amministrasse anche un xxxxxxxx come lei, circondado da amichetti immaginari e dai fantasmi di un passato difficile, poco mi importerebbe.
Capisco che lei di servitù se ne intende, come capisco che subire le angherie dei superiori per una vita intera, l’ha portata a credere che la sua sia una situazione comune a tutti. Invece no, c’è chi non deve subire quello che ha subito lei, per il solo fatto di aver raggiunto una posizione lavorativa e sociale senza dover dire grazie ad alcuno e, soprattutto, senza dover fare quello che a lei riesce bene: inarcare la schiena sotto il nervo del superiore di turno.
Le mediocri, ripetitive, banalità che scrive, tendono a presentarmi come un accorintiano, nulla di più lontano dalla realtà. Sono semplicemente contro quella politica che ha affamato il popolo e che ha creato mostri lobotomizzati asserviti, un pò come lei, insomma.
Continui pure a fare il Paolini dei poveri, su un giornale web. Difficilmente, chi la guarda dall’alto, le tenderà una mano per salvarla dal suo alter ego che xxxxxxxx.
Le potrei dire, infine, che è un xxxxxxxx, già solo per il fatto di non accettare se stesso. Invece dico che non è altro che una personcina in cerca di riscatto. Io, in tutta sincerità, le auguro di trovare la via giusta per ottenerlo, che non è certamente quella intrapresa.
In bocca al lupo!
Mi dispiace notare che lei sia così prevenuto nei miei confronti da non leggere nemmeno ciò che scrivo.
Io non ho mai menzionato casa Serena nei miei post, al contrario del suo amico e collega george, il quale usa argomenti carpirti qui è la per dare corpo alle sue banalità.
Ma, visto che tiriamo in ballo casa Serena, per alcuni vero pozzo di San Patrizio, credo si debba dimezzare il personale in esubero e che la chiusura temporanea del centro sia un passo imprescindibile, se si vuole restituire ai nostri anziani un luogo sicuro ed a norma.
Per ciò che mi riguarda mai accostato Calabrò a casa Serena.
Abbiamo a che fare con un imprenditore e per giunta di rilevanza mondiale, al cui confronto Cordero di montezemolo o Marchionne sono due scolaretti.
Uno di quei Messinesi buddaci, che si riempiono la bocca di discorsi sull’imprenditorialita e lo sviluppo della nazione dopo abbondanti “fumatine”.
Complimenti!!!
Soltanto ti pregherei di un piccolo favore, non per me, visto che sei il trastullo della mia giornata di onesto (io) ex lavoratore dipendente: cura, per favore, la forma dei tuoi sciocchi sproloqui.
A causa del livore causato dal travaso di bile dal vederti messo alla berlinae della scarsa qualità di ciò che fumi, non scrivi in italiano corretto, con la dovuta forma e sintassi.
Provvedi, forse sei ancora in tempo.
Non togliermi il piacere di canzonarti come e quando voglio.
Ah, ah, ah, ah, ah, ah!!!!!!!!!!!!!!
George
Non mi sembra porevenuto.
E’ che ha imparato a conoscerti per qullo che sei.
George
ZIETTA ZIETTA, cosa avrebbe fatto Calabrò non lo so, visto che non lo conosco.
Su questo punto, puoi essere più chiara tu, visto che lo conosci tanto da chiamarlo sempre in causa.
Se tu avessi capito il post da me scritto giorni orsono, sul fallimento del tuo padroncino, avresti trovato la risposta al dubbio che ti attanaglia.
Devi partire da un punto: il tuo padroncino non ha fatto, finora, nulla di buono.
Solo chiacchiere e fumo.
Io lo conosco bene: si sta comportando, adesso, come ha sempre fatto.
Quindi, un altro, al posto suo, (pensa, anche tu, ed è tutto dire) avrebbe fatto meno peggio.
Capisco che i xxxxxxxxxx nel corso della tua carriera da travet comunale ti abbiano ottenebrato le capacità intellettive, ma il fallimento di renatino e dei sempliciotti che hanno creduto in lui lo vedono tutti.
Solo tu ed il tuo degno socio, lo sconfitto dopo una vita da illuminato imprenditore lacchè del vecchio sistema DC, vi ostinate a non vedere.
Io ci provo a stanarvi dalla vostra sonnolente ignavia, ma è dura.
Troppo dura.
Anche per me.
George.
MARIEDIT MARIEDIT ma perchè TEMPOSTRETTO TI OSPITA ANCORA?
Con piacere comprendo che oltre che di vino è esperto anche di droghe.
Prometto che curerò la mia sintassi, lei, intanto, si occupi dei fantasmi che la inseguono, facendola affondare sempre più nell’ombra della follia.
Peccato, a me lei non mi diverte. Vedere gente della sua età ancora così assetate di riscatto mi intristisce.
P.S. dare del disonesto a chi non conosce, è prova inconfutabile sulla sua inconsistenza. Certo, di pregiudizi ne avrà subiti parecchi nella civile Milano, ma ci si dovrebbe essere abituato, no?
Le auguro di uscire dall’ombra che la inghiotte insieme ad i suoi disagi.
Ah giusto, esattamente come faccio io con lei.
george (“G” come giornalaio…)te l’ho già detto…ma forse non l’hai letto: VEDI CHE MERIEDIT E’ UN UOMO!!!
Quanto a tutto il resto…mi chiedo ancora “che cosa” ti ha fatto ( o non) il buon Accorinti???
Pensi che i suoi predecessori o il “buon” felice hanno (avrebbe) fatto meglio???
Diamo tempo al tempo facciamolo lavorare in pace, discutendo e criticando il suo operato ma senza pregiudizi…e tu di pregiudizi te ne intendi…
Caro Messinese Attento è vero che lei non ha accostato Calabrò a Casa Serena e per questo le chiedo scusa!!!! Il mio è stao un rimbrotto solo su MARIEDIT al quale l’ho voluto acconunare per il tenore, a volte uguali, dei commenti e le chiedo ancora scusa perché Lei dimostra,al contrario di Mariedit, di essere un SIGNORE, al di là dei diversi modi di pensare.
Stanno facendo d tutto per far odiare felice calabro dalla gente.
Ha perso, basta continuare è controproducente…
mha… che schifo… soldi tempo e cose sempre inutili cose da messina insomma
Caro genio dell’imprenditoria, ma chi ti scrive le sciocchezze che leggiamo conosce la scrittura o andate insieme per osterie fumose?
Certo che se questa è l’avanguardia accorintiana i messinesi possono stare freschi.
Certo che mi sono docvuto documentare su alcool e droghe!!!!Un tipo come te, da questo punto di vista, rappresenta per me una novità sconcertante ed assolutamente al di fuori della logica.
Povero renatino, che gente si è scelto.
George.
george (“G” come giornalaio…)
a) non ti cimentare a dare “giudizi” in materie che non sono di tua competenza e pertinenza;
b)Il verdetto del TAR era chiaro, chiarissimo, se tu non l’hai capito…problemi tuoi;
c)in ogni tuo commento ti firmavi con il countdown “aspettando calabrò”…se neghi anche questo…bè, o hai l’alzheimer galoppante (mo’ non ti offendere, si scherza!Non sulla malattia ben inteso ma sulla tua puerile bugia..)o sei in malafede (offenditi pure!!!)in ogni caso sei senza speranza!!!
Genovese oramai è fuori dai giochi, se Felice dovesse vincere le “elezioni” il 28 maggio molto probabilmente Messina comincerà a respirare, alla fine è l’unico che è rimasto senza poteri forti dietro le spalle. Sfido chiunque ad affermare il contrario…
Viviamo in una città ormai agonizzante e voi ancora fate le comari di cortile. Fate in modo che le vostre dissertazioni siano concentrate sull’utilità di scrivere cose serie su un quotidia web e volte a dare un senso critico della politica e del bene comune.
Lei vive nell’invidia e questo mi basta. Non credo esista pena più dura.
P.S. rimpianti e rancori, spesso, le fanno perdere il lume della ragione, costringendo la redazione di TS a cancellare alcuni dei suoi vaniloqui.