L'annuncio della vicepresidente della Regione in occasione di un confronto fra Università, Ordini degli ingegneri e istituzioni nel segno della collaborazione fra le due sponde
REGGIO CALABRIA – “Giornata mondiale dell’acqua – Difesa, restauro e valorizzazione delle aree costiere” è il tema del convegno che si è svolto questa mattina alla facoltà di ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, organizzato l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria, della Calabria e Sicilia in sinergia tra l’Ateneo reggino. In primo piano la scelta della Regione calabrese di stanziare 100 milioni per la salvaguardia delle coste.
Un incontro che accomuna regione Calabria e Sicilia, che condividono lo stesso specchio d’acqua che non separa ma unisce. L’incontro, all’inizio del quale non poteva mancare un pensiero alle vittime della tragedia di Cutro, è stato un’occasione di approfondimento e di discussione su argomenti strategici quali la vulnerabilità e l’esposizione ai rischi costieri in chiave di sostenibilità, resilienza e adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici, opportunità di sviluppo economico dei territori costieri siciliani e calabresi.
Sinergia tra regioni
“L’Ordine degli ingegneri di Reggio – ha affermato il presidente Francesco Foti – intende amplificare la collaborazione con l’Università e l’importanza di questo convegno sta nella presenza di tutte le università calabresi e siciliane e nell’unione degli ordini professionali di Calabria e Sicilia”.
Ha sottolineato questo connubio Mauro Antonino Scaccianoce, presidente dell’Ordine di Catania che ha moderato i lavori: “Il tema delle coste e del mare è un tema strategicamente rilevante sia per la Sicilia che per la Calabria, dal punto di vista economico e non solo. Sicilia e Calabria costituiscono il 33 per cento dell’intero patrimonio costiero Italiano”.
Presente anche il Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri Angelo Domenico Perrini.
Il mare e le coste: grandi risorse
Della tutela delle coste ha parlato il rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti “C’è grande pressione sulle aree costiere – ha spiegato – il modello di sviluppo lineare ha messo in crisi gli ecosistemi e c’è da riflettere sul fatto che il mare e le coste, sono una risorsa e vanno tutelate nel miglior modo possibile. Il consiglio dell’ordine degli ingegneri di Reggio, con l’Università Mediterranea, nello specifico il dipartimento di ingegneria, ha voluto questo evento con gli studenti, non solo universitari ma anche delle scuole, gli addetti ai lavori e le autorità. Siamo convinti che con il lavoro sinergico con altre professioni le nostre competenze possano essere utili alla causa superiore dell’ambiente. Si apre una stagione di grandi opere per la Calabria e la Sicilia, e per Reggio, nello specifico è previsto il riavvio di una grande opera che è il Museo del mare, in questo contesto le sinergie istituzionali sono fondamentali”.
Erosione costiera nel Piano del mare
Nel corso del convegno è intervenuto in videoconferenza il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il quale ha annunciato che nella stesura del Piano Nazionale per il mare sarà inserito uno specifico capitolo dedicato all’erosione costiera e si è detto interessato a conoscere gli esiti dell’incontro per indirizzare eventuali interventi legislativi.
Oltre 100 milioni di euro dalla Regione
“Tutti – ha affermato Giusy Princi, vicepresidente della Regione Calabria – capiamo l’importanza di un mare pulito, di un’acqua potabile e quindi di una gestione sostenibile delle risorse idriche che impatti anche i disastri determinati dai cambiamenti climatici. E proprio in merito alla valorizzazione delle nostre coste sappiamo quanto influiscano i cambiamenti climatici e la gestione poco oculata dell’uomo. Le cause antropiche negli anni hanno determinato erosioni costiere a causa dell’insediamento abitativo. La Regione Calabria ha già stanziato oltre 100 milioni di euro per i prossimi anni e interverrà con il piano strategico. Abbiamo una planimetria esatta delle aree più esposte ai rischi e le importanti risorse stanziate ci permettono di razionalizzare gli insediamenti abitativi con interventi oculati. Per tutto questo e abbiamo chiesto supporto all’università della Calabria e all’ordine degli ingegneri. La Calabria ha 800 km di coste e la Sicilia anche di più. Dobbiamo fare squadra, e questa sinergia di intenti tra regioni è fondamentale per prevenire e intervenire con piani strategici di carattere tecnico scientifico”.
Felice Arena, prorettore delegato al patrimonio edilizio ha sottolineato l’attenzione che il Governo ha dedicato al mare “ripristinando il ministero del Mare che torna al centro dell’interesse nostro Paese con tutte le attività connesse. Oggi l’incontro è incentrato su Sicilia e Calabria e si pone l’attenzione alle tematiche del sud come l’erosione costiera. Fondamentale è che il mare torni a rivestire un’importanza di primo piano per l’Italia e che le regioni del sud possano rivestire un ruolo determinante”.