Calabria, in Consiglio regionale Occhiuto tiene i fari ben puntati sulla Sanità

Calabria, in Consiglio regionale Occhiuto tiene i fari ben puntati sulla Sanità

Mario Meliado

Calabria, in Consiglio regionale Occhiuto tiene i fari ben puntati sulla Sanità

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martedì 14 Dicembre 2021 - 18:26

Il Governatore presenta le linee programmatiche: Figliuolo s’è complimentato per il trend sui vaccini, ma non si può continuare a non comunicare i Lea

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale inizia intorno alle 17, con un’oretta di ritardo rispetto al previsto.
Il presidente dell’Assemblea Filippo Mancuso “gira” sùbito la parola al Governatore Roberto Occhiuto per l’esposizione delle sue linee programmatiche.

I complimenti del generale

Occhiuto, salutato il settimo assessore Mauro Dolce – new entry della Giunta –, chiarisce che pur avendo già depositato le linee programmatiche tiene a relazionare brevemente integrandole. «L’altro giorno mi ha chiamato il generale Figliuolo per complimentarsi con noi calabresi, visto che stiamo superando ogni giorno i target assegnati per le vaccinazioni. Di fronte a questa quarta ondata-Covid la Calabria sta reagendo in modo davvero puntuale: e per la Calabria, rispetto alle vaccinazioni, è la prima volta – esclama il presidente della Giunta regionale –. Ho inteso anche chiamare i farmacisti, i medici di famiglia perché svolgono un’azione di maggior prossimità rispetto ai bisogni del territorio: questo è molto importante».

Meta, uscire dal commissariamento

«Il mio obiettivo – puntualizza Occhiuto – è far uscire la Calabria dal commissariamento; “intanto”, avevo chiesto che fosse il Presidente della Regione il commissario. E sono molto contento che il Governo abbia onorato quest’impegno al primo Consiglio dei ministri dopo la mia elezione, così come per la nomina del subcommissario Bortoletti, nominato sùbito dopo l’indicazione da parte mia. Ho poi deciso che ci dovesse essere un avvicendamento ai vertici del Dipartimento regionale Tutela della salute, fermo restando il mio ringraziamento al precedente dirigente generale (il reggente Giacomino Brancati, ndr) per il complesso lavoro portato avanti in questi mesi».

Fiamme gialle? «Sì, però…»

Aggiunge il presidente Occhiuto, stavolta in pieno riferimento al suo altro incarico, da commissario governativo per la Sanità calabrese: «Stando al “decreto Calabria”, il Governo avrebbe dovuto assegnarci 25 super-esperti: ne avremo soltanto 5, ma avremo a disposizione anche 40 esperti dell’Agenas e ci resterà la possibilità di rivolgerci anche all’esterno in caso mancassero risorse umane per noi fondamentali. Oggi abbiamo avuto la possibilità d’avvalerci di 3 nuovi dirigenti – fermi restando i limiti di legge –, e abbiamo la possibilità anche di utilizzare personale della Guardia di finanza nelle Aziende. E non per avallare una concezione “poliziesca” del governo della Sanità… In precedenza c’era quest’idea che non si può gestire la Sanità nelle Aziende calabresi se non con colonnelli o generali: e invece spesso questi alti ufficiali che venivano nominati non avevano idea della “macchina” della Sanità calabrese, e infatti ci hanno restituito Aziende malgestite. Sarà una possibilità importante, invece, perché per la ricognizione del debito è necessario avvalersi anche delle Fiamme gialle. Vorremo fare come si fa nei Comuni in caso di procedura di “dissesto guidato”, con la possibilità per i creditori d’esibire i propri crediti: può succedere che alcuni crediti vantati non siano reali, ma semplicemente non iscritti nella contabilità dell’Azienda sanitaria. Dunque la presenza dei militari scoraggerà atteggiamenti opportunistici».

Perequazione anche per la Sanità

Ci sono poi, ad avviso del Presidente della Regione Calabria, «questioni controverse».
Per esempio, spiega lui, «le Regioni del Nord si son lamentate della circostanza che viene per il momento “congelata” la mobilità passiva, che verrà a essere “scongelata” solo dal 2026. Ma guardate che poi occorrerà fare una grande battaglia di perequazione della nostra Sanità: il nostro è un sistema nel quale in questi anni non s’è investito, non si sono fatte assunzioni… quindi la “forbice” s’è allargata, purtroppo, a nostro svantaggio. Mentre invece la perequazione va applicata come si deve applicare per le infrastrutture o per i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni».

«Ieri – ha aggiunto Roberto Occhiuto – abbiamo avuto la prima riunione del “tavolo Adduce”: c’è una mia relazione firmata insieme al colonnello Bortoletti in cui mettiamo in evidenza tutto quello che manca. Non c’è il Piano covid, non ci sono le notizie che il “tavolo Adduce” ha chiesto alle Aziende sanitarie… Io non cerco alibi, tuttavia ho avuto un atteggiamento duro, e così sarà anche in occasione dell’imminente incontro col ministro dell’Economia Daniele Franco, perché ho avuto la sensazione che i funzionari del Mef si stessero comportando come se i funzionari della Regione fossero la nostra controparte. Allora l’ho voluto chiarire: guardate che i funzionari della Regione non sono la nostra controparte, siete voi la nostra controparte. Va detto – mette i “puntini sulle i” Occhiuto – che ho trovato una situazione in cui i Lea non vengono comunicati dal 2016: non possiamo andare avanti in questo modo».

Gli incontri a Bruxelles

«Vorrei rendervi conto del mio operato anche in relazione agli incontri fissati a Bruxelles con chi, nelle Direzioni generali dell’Unione europea, si occupa insieme a noi dei fondi Ue e di valutarne la congruità – ha proseguito il suo intervento il neoGovernatore –. Sono stati utili, al punto che la commissaria europea di settore ha chiesto un incontro, proprio perché ci si è resi conto che finalmente la Regione non manda semplicemente dei dirigenti di settore ma prova “in prima persona” a risolvere alcuni nodi.

E certo avrete letto, a proposito dei modi per provare a recuperare la reputazione della nostra Regione, dell’interruzione dei pagamenti per quanto concerne la Regione Calabria: ecco, se riuscissimo a fermare questa situazione negativa, sicuramente ce ne gioveremmo su più fronti.

Per quanto riguarda poi la programmazione – così ancòra Occhiuto –, io ho chiesto che la Regione Calabria sia tra le prime Regioni in assoluto a inviare i documenti per la programmazione. Anche perché i dati sulla povertà descrivono la Calabria come la Regione più povera d’Europa, ma giustamente visto che in passato non abbiamo speso gran parte dei fondi strutturali, ci chiedono: ora come ci convincete che questi soldi in arrivo, il triplo o il quadruplo che in passato, li spenderete e che li spenderete bene?».

Assunzioni e diga sul Menta

Tra i riferimenti ulteriori, in chiusura d’intervento, assunzioni e diga sul Menta.
«Ci hanno chiesto dal Formez se desiderassimo che procedessero alle assunzioni per conto della Regione selezionando solo in base ai titoli e alle prove preselettive oppure con titoli, prove preselettive e colloqui…, ma noi abbiamo scelto di procedere solo per titoli e prove preselettive. Anche così si restituisce l’idea di una Calabria che cambia – ha affermato tra l’altro il presidente Occhiuto –. Poi è accaduto qualcosa di paradossale riguardo alla diga sul Menta. Spesso vediamo in tv di opere pubbliche non realizzate in Calabria. Invece l’invaso è stato realizzato: è diventato un’opera-fantasma solo perché c’era stato un indebito definanziamento da parte del Cipe, il Comitato interministeriale per la Programmazione economica. Nessuno se n’era accorto, per anni. Proprio oggi in Giunta abbiamo licenziato il rendiconto che recepisce le annotazioni della Corte dei conti, ponendola non nei residui attivi ma tra le opere finanziate con risorse proprie dell’Ente: e l’abbiamo fatto per evitare d’essere costretti al bilancio provvisorio».

Termina qui la relazione “integrativa” di Roberto Occhiuto alle linee programmatiche del governo della Regione.
A seguire, parola ai consiglieri.

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