Calabria. Dopo l'Asp di Reggio, anche quella cosentina sospende oltre 20 dipendenti non vaccinati

Calabria. Dopo l’Asp di Reggio, anche quella cosentina sospende oltre 20 dipendenti non vaccinati

Dario Rondinella

Calabria. Dopo l’Asp di Reggio, anche quella cosentina sospende oltre 20 dipendenti non vaccinati

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martedì 11 Gennaio 2022 - 14:18

Tra essi, figurano anche, 2 tecnici, 1 di laboratorio e 1 di radiologia, 3 dirigenti medici, 3 infermieri, un medico di medicina generale e 6 amministrativi

Oltre alla difficoltà della pandemia, all’aumento esponenziale dei  contagi Covid in questo periodo, bisogna fare i conti con i non vaccinati che  non sono pochi e sono quelli più vulnerabili. Questo problema riguarda anche il mondo del lavoro, come per  esempio  la pubblica amministrazione. Numerosi poi  sono i dipendenti sanitari, ancora non vaccinati e nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti disciplinari, ovvero, la sospensione dal lavoro. L’Asp di Reggio Calabria, come tra l’altro riportato dalla nostra testata nei giorni scorsi (https://www.tempostretto.it/news/asp-reggio-21-medici-e-infermieri-no-vax-sospesi-fino-al-31-marzo.html), non è stata l’unica a dover prender provvedimenti del genere. In Calabria anche nell’Asp di Cosenza, i vertici aziendali son dovuti ricorrere alla sospensione di personale sanitario ed amministrativo, come ha spiegato il direttore amministrativo, Francesco Marchitelli.  Stiamo parlando di oltre 20 dipendenti tra personale sanitario e amministrativo.

Tra essi, figurano,  anche  un tecnico di laboratorio, 3 dirigenti medici, 3 infermieri, un tecnico di radiologia, un medico di medicina generale e 6 amministrativi, che sono già sospesi dallo scorso mese di ottobre, ma allo stesso tempo  c’è anche chi nel frattempo, 6  dipendenti in tutto,  si adeguato  alla normativa vaccinandosi.

La procedura, ha sottolineato sempre il direttore amministrativo Francesco Marchitelli, prima della sospensione prevede che una volta individuato il personale sanitario non ancora vaccinato questi hanno cinque giorni di tempo dopo la notifica dell’azienda in modo che si possano regolarizzare o produrre la necessaria documentazione con le dovute motivazioni che li hanno portati a non vaccinarsi, naturalmente il tutto viene esaminato in modo scrupoloso dall’azienda stessa che si riserva se accettare o meno o procedere alla sospensione

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