Partita intensa e ricca di emozioni quella andata in scena a Santa Lucia del Mela tra il Meriven di mister Di Dio e la Pgs Luce di mister Fazio. I biancoblu, ultimi in classifica con un solo punto, erano alla ricerca di punti pesanti in uno dei campi più difficili della Sicilia.
Partita pirotecnica quella andata di scena a Santa Lucia del Mela. Nella gara valida per il campionato di calcio a 5, serie C1, La Pgs Luce in cerca di punti utili per allontanarsi dall'ultima posizione in classifica, si è opposta alla Meriven, in uno dei campi più difficili della Sicilia. La spettacolarità del match è stata aiutata dalle dimensioni ridotte del campo di gara,
Nel primo tempo partono forte gli ospiti con il mancino di Pannuccio che trova il vantaggio dopo un bel pallone recuperato da Costanzo. Rispondono i locali con i tiratori scelti ma De Francesco risponde sempre presente. L'estremo difensore messinese non può far nulla sul destro di Scucchia che ristabilisce la parità. Le occasioni fioccano ma gli estremi difensori sono sempre attivi nel rispondere agli attacchi. Benny Costanzo è impreciso su assist di Bucca mentre due minuti dopo D’Angelo di giustezza finalizza un’azione confusa per il vantaggio locale. A fine primo tempo scintille in campo tra Accetta e Costanzo, il duo arbitrale, forse troppo fiscale, opta per la doppia espulsione. In campo quattro contro quattro, ne approfitta Gitto che dalla lunga distanza insacca con un bel destro. Si va sul riposo con il punteggio di 3-1 per il Meriven.
Nella ripresa pronti via e Gitto realizza la sua doppietta personale trafiggendo ancora De Francesco in uscita ed è così che mister Fazio gioca la carta del quinto di movimento inserendo Fiumara. Gli schemi tattici della Pgs Luce danno i frutti sperati e nel giro di cinque minuti Daniele Irrera si prende la scena finalizzando due assist di Smedile, riaprendo il match. Sul 4-3 il Meriven alza di nuovo la pressione e Fiumara è chiamato al miracolo sul Giordano. Due minuti dopo Bucca salva un pallone sulla linea di porta sul solito Gitto.