Acr Messina, ora o mai più: settimana decisiva per il futuro del club

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Acr Messina, ora o mai più: settimana decisiva per il futuro del club

lunedì 18 Ottobre 2010 - 11:09

La partita di ieri è l’ultimo allarme di una situazione che non più andare avanti. Non basta la grinta se non si ha la serenità necessaria per scendere in campo. Il gruppo calabrese proverà l’affondo finale per rilevare il Messina. Senza il cambio di proprietà diventa dura. I tifosi, soprattutto quelli presenti ieri a Reggio, meritano una risposta definitiva

La sconfitta di ieri contro l’HinterReggio ha lanciato segnali “definitivamente preoccupanti”. Nonostante l’impegno non sia ancora una volta mancato, la squadra ha bisogno di un briciolo di tranquillità per rendere. Non diciamo il massimo, basterebbe il minimo. La formazione calabrese ha conquistato i tre punti sfruttato “semplicemente” il buono stato di forma di Lavrendi, Crucitti e Picci, mentre il Messina è psicologicamente crollato dopo avere incassato il gol. Chiaro, la serenità societaria non deve diventare un alibi. Lo ha detto al termine della gara l’allenatore Loris Beoni, ma lo hanno ripetuto a se stessi anche i calciatori. Il problema è che non si può andare avanti senza sapere se per l’Acr ci sarà un domani. E non parliamo di futuro, parliamo proprio di domani, martedì.

La mancata reazione dopo il gol subito ha fatto comprendere nella sua interezza quanto fragile sia in questo momento la condizione mentale della squadra, che fino ad oggi ha sopperito a tutte le lacune palesate attraverso la forza del gruppo e l’unione di intenti. Ma non sempre questo anatema può e potrà funzionare. Le sconfitte poi, adesso due consecutive, non fanno altro che aggravare questa condizione, che merita, per rispetto nei confronti di tutta la piazza, di essere risolta nel più breve tempo possibile. Le parole del portiere Esposito e dell’attaccante Cocuzza negli spogliatoi del Comunale di Ravagnese non lasciano spazio ad interpretazioni: dover pensare ad altro toglie concentrazione sulla partita. E non si tratta della sola corresponsione dello stipendio, ma anche, ad esempio, dell’incertezza dei pranzi e delle cene, della sicurezza di avere il pullman per le trasferte, etc.

L’impressione emersa dalle gradinate dell’impianto reggino è che questa settimana dovrà essere decisiva per le sorti dell’attuale prima squadra cittadina. Se la proprietà non dovesse passare di mano, continuare così sarebbe troppo difficile, per non dire impossibile. A seguire la partita contro l’HinterReggio c’erano anche due dei componenti della cordata calabrese che da mesi si dichiara pronta ad acquisire il club: Pasquale Leonardo e Bruno Martorano. Ancora una volta si sono dichiarati possibilisti sulla buona riuscita dell’operazione, al di là dei problemi finanziari e giuridici. E’ previsto per oggi un incontro tra i legali delle parti in causa per delineare un quadro certo della situazione. Martedì invece, il nuovo gruppo inviterà vecchia e attuale proprietà a Reggio per definire, qualora ci fossero le condizioni, l’accordo. Molto, ormai è chiaro, dipenderà dalle richieste di Arturo Di Mascio, ex patron che la scarsa trasparenza nel trasferimento delle quote societarie rende ancora “presidente virtuale” dell’Acr.

Ai tifosi ancora una volta non resta che sperare. Incrociano le dita gli oltre settanta rumorosissimi supporters che hanno seguito la squadra ieri in Calabria. Quelli che nel settore a loro riservato hanno esposto lo striscione: “Se il destino è contro di noi, peggio per lui” (vedi foto). Quel pubblico generoso che capendo il momento ha voluto ringraziare la squadra nonostante la sconfitta, applaudendo comunque i calciatori a fine partita. Gli stessi che hanno comprato i guanti ad Esposito e hanno pagato il pullman per la trasferta di Reggio. Coloro che meritano per primi una risposta. Anche negativa, ma che stavolta sia davvero definitiva. Vivere o morire, ora o mai più. (Cliccando in basso photogallery altre foto della partita di ieri)

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