Tanti i motivi che stimolano i peloritani: l’annunciata svolta societaria alle porte, l’assenza dei tifosi, una classifica bugiarda influenzata dalla doppia rinuncia con Cittanova e Nocera. Contro la Nissa la squadra ha dimostrato che gettare il cuore oltre l’ostacolo si può
Ancora un appuntamento cruciale per l’Acr Messina, atteso al “Tupparello” dall’Acireale nel match in programma per la 12^ giornata del campionato di serie D. I peloritani feriti da una classifica bugiarda, fortemente influenzata dalle due rinunce consecutive, sono determinati a tirare fuori ancora una volta l’orgoglio per dimostrare il proprio attaccamento alla piazza, al di là del valore tecnico innegabile dei singoli atleti che compongono la rosa.
Partita molto interessante per varie ragioni. Intanto per l’ultimo precedente in campionato: 16 aprile 2000. L’Fc Messina, con Stefano Cuoghi in panchina, pareggia 0-0 conquistando matematicamente la promozione in C1. Dunque ricordi positivi per i colori giallorossi, ma non esclusivamente. C’è infatti da ricordare quanto avvenuto lo scorso anno nel corso dell’amichevole precampionato, quando le due tifoserie, con la granata “accompagnata” da alcuni esponenti della curva del Savoia, presenti allo stadio perché gemellati con gli acesi, finirono a contatto. Un tifoso campano rischiò di perdere un occhio, mentre non fu mai fatta chiarezza fino in fondo sulla dinamica degli incidenti, pur se a pagare furono principalmente, e forse ingiustamente, solo i sostenitori del Messina.
La tifoseria giallorossa non potrà assistere al match con l’Acireale, in virtù del provvedimento del Prefetto di Catania adottato sulla base delle decisioni del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, che ha inserito quella con i granata tra le “partite con alti profili di rischio per la sicurezza pubblica”. Alla squadra mancherà sicuramente il supporto dei tifosi, decisivo in molte occasioni quest’anno. Certamente i calciatori proveranno a dare il massimo per regalare loro ancora una soddisfazione.
D’Ambrosio e compagni hanno ancora voglia di sorprendere, in attesa di mercoledì, giorno in cui è fissato l’appuntamento davanti ad un notaio per il passaggio ufficiale di proprietà. La grinta di questi ragazzi è il punto di partenza per disegnare un Messina finalmente orgoglioso di sé. Un Messina pulito, forte e determinato. Vincente? Anche, ma in questo momento l’importante è che sia degno di portare questo nome, fiero della lunga storia sportiva.
«Andiamo ad Acireale sicuramente con uno spirito positivo – ha dichiarato stamattina il tecnico Loris Beoni -, perché la partita di mercoledì ci ha dato una spinta in più, ed anche le notizie societarie ci stanno restituendo piano piano serenità. I ragazzi sono estremamente motivati e pronti a cercare di continuare a conseguire risultati positivi. Adesso dobbiamo cercare di fare punti sempre, ce lo impone non solo la classifica, ma ce lo impone anche il fatto di essere “il Messina” e siamo pronti a migliorare di volta in volta le nostre prestazioni per raggiungere l’obiettivo che tutti ci siamo preposti e che una piazza come Messina merita».
Per quanto riguardo infine la formazione che giocherà domani, recuperato D’Ambrosio, che dovrebbe riprendere il posto al centro della difesa accanto a Lo Piccolo. In mediana indisponibile Marino (stop di almeno 2 settimane per lui), probabile l’impiego di Conti al suo posto.