II Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, ha prosciolto l'ex patron del Messina, Pietro Lo Monaco e la società Catania Calcio da ogni addebito in merito all'accusa di violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità del Codice di Giustizia Sportiva
Risale all'estate di quest'anno la vicenda giudiziaria che ha colpito l'ex patron del Messina Pietro Lo Monaco e la società del Catania Calcio. L'Amministratore Delegato nonchè Direttore Generale, insieme alla società rossoblu, erano stati deferiti dal Tribunale Federale Nazionale in seguito a degli episodi avvenuti durante il matach Catania – Matera.
La nota emessa dal Tribunale Nazionale Fedcerale parlava di violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità di cui all’art. 1 bis, I° comma, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver richiesto alla Lega Pro l’autorizzazione ad osservare un minuto di silenzio prima dell’inizio della gara (Lega Pro, Girone C) Catania-Matera e ad indossare una fascia nera in segno di lutto per commemorare il tifoso Francesco Famoso, storico supporter del Catania, deceduto pochi giorni prima, distintosi negli anni per avere perpetrato condotte violente anche in contesti extrasportivi per i quali era stato sottoposto a provvedimento di Daspo, nonché per aver consentito la diffusione dell’immagine del predetto tifoso sul maxi schermo dello Stadio “Angelo Massimino” di Catania durante il minuto di raccoglimento osservato prima dell’inizio della gara, nonostante il diniego di proiezione espresso dalla Questura di Catania nei giorni precedenti la gara" e la Società Calcio Catania Spa "per rispondere a titolo di responsabilità ex art. 4, commi 1 e 2 CGS per il comportamento posto in essere dal Signor Pietro Lo Monaco Direttore Generale ed Amministratore Delegato della Società Calcio Catania Spa".
La Procura Federale, per i fatti descritti, aveva chiesto nei confronti di Lo Monaco l’inibizione per nove mesi e l’ammenda di 900 euro per la società. Nella serata di ieri invece, anche grazie ai legali del Direttore Generale e della società etnea, si è registrato il ribaltone, con il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare che ha di fatto rigettato e di conseguenza prosciolto Lo Monaco e la società etnea da ogni addebito.