Avvio da brividi per i peloritani, che passano subito in svantaggio. Ma già al 12' la partita si rimette sui giusti binari, col pari di Milinkovic e l'espulsione di Squillace. Poi il Messina preme ma non riesce a concretizzare
Un'altra occasione sprecata. Solo due punti (che potevano essere sei) contro Akragas e Fondi che non consentono di chiudere la pratica salvezza diretta, tutt'altro se si pensa che potrebbe arrivare anche la penalizzazione. A quattro giornate dalla conclusione, il Messina ha la necessità di vincere lo scontro diretto interno di sabato prossimo, contro il fanalino di coda Melfi. A Fondi il Messina è andato subito sotto, ha pareggiato al 12' e in quel momento è passato in superiorità numerica, mantenuta per tutto il resto della partita senza riuscire ad affondare il colpo del ko. I peloritani ci sono andati qualche volta vicini ma hanno anche rischiato e dunque, alla fine, il pari è il risultato più giusto.
IL PREPARTITA:
Una volta sfatato ad Andria il tabù trasferta, il Messina deve continuare a fare punti anche nel Lazio, per tenere a distanza le più dirette inseguitrici. Dopo un campionato sempre condotto nella parte medio alta della classifica, il Fondi si ritrova fuori dalla zona play off, un punto in meno del terzetto composto da Andria, Catania e Paganese e solo tre in più del Messina, in caduta libera, solo un punto nelle ultime cinque partite. Lucarelli deve fare a meno di Rea (coppia di centrali difensivi formata da Bruno e Maccarrone) e lascia in panchina Grifoni, Foresta e Madonia. Al loro posto ci sono Palumbo, Ciccone e il giovane Ventola, all'esordio stagionale. A centrocampo rientra Mancini, mentre riposa il diffidato Musacci.
IL PRIMO TEMPO:
Passano appena 28 secondi e il Fondi è già in vantaggio: cross di D'Angelo dalla linea di fondo e Giannone è libero di girare a rete. La partita cambia all'11': cross in area per Ciccone, contrastato da Squillace, dal quale subisce un duro colpo. Per l'arbitro è cartellino rosso e calcio di rigore, che Milinkovic trasforma. Al 22' sembra di vedere un'azione fotocopia, con Ciccone di nuovo colpito in area, stavolta da De Martino, ma in modo più lieve, l'arbitro sorvola. Gran botta da fuori di Da Silva al 24', palla sopra la traversa di un soffio. Al 26', sull'altro fronte, Palumbo scivola, Giannone recupera palla e si fa largo in area, prova la puntata ma è fuori misura. Al 28' Sanseverino serve Ciccone, che rientra sul sinistro ma conclude debole, facile la parata di Baiocco. Alla mezz'ora, sull'altra fascia, è bravo Ventola ad accentrarsi e ad andare al tiro ma la palla sorvola la traversa. Al 35' altro tentativo di sinistro di Ciccone, Baiocco non trattiene e Da Silva si fa anticipare sulla respinta. Al 43' la punizione diretta di Giannone finisce di poco sull'esterno della rete. Il Messina fa la partita ma non riesce a concretizzare.
IL SECONDO TEMPO:
Il Messina continua a fare gioco ma si spegne negli ultimi 16 metri. La prima occasione più pericolosa della ripresa è del Fondi al 57', con Gambino, che riceve palla vicino alla porta, si gira e batte a rete, bravo Berardi a respingere. Esce Ventola, entra Grifoni e si passa al 3-5-2. Al 63' ci prova Da Silva da fuori area, Baiocco respinge. Messina davvero vicino al gol per due volte tra il 65' e il 66': prima Ciccone serve al limite Milinkovic, il suo piazzato viene deviato e finisce in angolo. Proprio sul corner, palla buona per Mancini, il suo sinistro dentro l'area va vicino al palo. Altra occasionesprecata al 68': bella triangolazione tra Da Silva e Ciccone, il tiro del brasiliano, da solo all'interno dell'area, è in bocca a Baiocco. Lucarelli ci prova con Madonia al posto di Ciccone ma il Messina rischia di nuovo grosso al 75': cross di Pompei, liscio di Bruno, e pallonetto di Varone di poco oltre la traversa. Bravo Berardi in uscita, nell'occasione, a chiudere lo specchio della porta. Il Messina porta palla ma il Fondi è arroccato e non si trovano sbocchi. Entra Foresta per Sanseverino, a fare da collante tra centrocampo e attacco ma l'inerzia della partita non cambia.
FONDI – MESSINA 1-1
FONDI (4-3-3): Baiocco, Galasso, Signorini, Marino, Squillace, Varone, De Martino, D'Angelo (18' Pompei), Giannone (56' Tommaselli), Gambino (73' Addessi), Calderini. All. Pochesci
MESSINA (4-3-3): Berardi, Palumbo, Maccarrone, Bruno, De Vito, Da Silva, Mancini, Sanseverino (82' Foresta), Milinkovic, Ventola (59' Grifoni), Ciccone (69' Madonia). All. Lucarelli
ARBITRO: Luca Zufferli di Udine. ASSISTENTI: Lucia Abruzzese di Foggia e Vincenzo Madonia di Palermo
RETI: 1' Giannone, 12' Milinkovic
AMMONITI. 23' Maccarrone, 39' Signorini e Galasso, 67' Mancini, 92' De Vito
ESPULSI: 11' Squillace
(Marco Ipsale)
SCOMMETTIAMO CHE IL MESSINA RISCHIA DI PERDERE CON L’ULTIMA DELLA CLASSIFICA? TENERE UNA PARTITA IN SUPERIORITA’ E NON SFRUTTARLA, PER IL SOTTOSCRITTO, PUO’ ESSERE MOLTO PERICOLOSO. CERTO L’ARTICOLO CI OFFRE, COME SEMPRE BEN ARTICOLATO DI PARTICOLARI CHE POTREBBERO SFUGGIRE A TUTTI GLI ELETTORI, MA ALLA FINE IL MESSINA TIENE? LA SQUADRA TIENE L’ANSIA DI NON ESSERE RAGGIUNTA O DI NON POTER RAGGIUNGERE LA SQUADRA CHE HA 2 OPPURE 3 PUNTI DAVANTI? IL MESSINA HA LA CALMA? QUESTO SI VEDRA’ NELLE ULTIME 5 PARTITE. NON SONO DISFATTISTA, MA LA MENTALITA’ DI 11 RAGAZZI NON E’ UNICA MENTALITA’. SONO SOGGETTI CHE POSSONO ESSERE TRASCINATI DAL NERVOSISMO DELLE GIORNATE CHE CAPITANO. IN PAROLE POVERE IL CARATTERE DEVE ESSERE FORTE, ALTRIMENTI.
SCOMMETTIAMO CHE IL MESSINA RISCHIA DI PERDERE CON L’ULTIMA DELLA CLASSIFICA? TENERE UNA PARTITA IN SUPERIORITA’ E NON SFRUTTARLA, PER IL SOTTOSCRITTO, PUO’ ESSERE MOLTO PERICOLOSO. CERTO L’ARTICOLO CI OFFRE, COME SEMPRE BEN ARTICOLATO DI PARTICOLARI CHE POTREBBERO SFUGGIRE A TUTTI GLI ELETTORI, MA ALLA FINE IL MESSINA TIENE? LA SQUADRA TIENE L’ANSIA DI NON ESSERE RAGGIUNTA O DI NON POTER RAGGIUNGERE LA SQUADRA CHE HA 2 OPPURE 3 PUNTI DAVANTI? IL MESSINA HA LA CALMA? QUESTO SI VEDRA’ NELLE ULTIME 5 PARTITE. NON SONO DISFATTISTA, MA LA MENTALITA’ DI 11 RAGAZZI NON E’ UNICA MENTALITA’. SONO SOGGETTI CHE POSSONO ESSERE TRASCINATI DAL NERVOSISMO DELLE GIORNATE CHE CAPITANO. IN PAROLE POVERE IL CARATTERE DEVE ESSERE FORTE, ALTRIMENTI.